Serie A

Inter, è stanchezza o il segnale di qualche problema tattico? Dopo Firenze si accende la spia del motore

Scritto da Gennaro Manzari, 7 Febbraio 2025 - Tempo di lettura: 4 minuti

Inter: un momento di difficoltà o segnali di crisi? La vetta non è lontana, anzi. E la prestazione al Franchi è troppo brutta per essere vera

Dopo la pesante sconfitta contro la Fiorentina, l’Inter si trova a un bivio tra due interpretazioni opposte: un semplice passo falso in una stagione lunga e dispendiosa o l’inizio di una fase di stanchezza che potrebbe compromettere gli obiettivi stagionali?

Diciamoci la verità. A guardare le formazioni iniziali, le indisponibilità di Palladino e il calendario, gli uomini di Inzaghi pensavano forse di fare una passeggiata al Franchi. Inzaghi se ne è accorto e sta già prendendo le contromisure.

Inzaghi sta già prendendo le contromisure per la sua Inter, apparsa stanca e sottotono

Inzaghi sta già prendendo le contromisure per la sua Inter, apparsa stanca e sottotono

Il clima tra i tifosi è piuttosto incerto, tuttavia, diviso tra la delusione per il ko e la fiducia in una squadra ancora competitiva su più fronti. I nerazzurri, infatti, sono ancora in corsa in tutte le competizioni, pur avendo perso la Supercoppa Italiana, e possono contare sull’esperienza maturata nelle ultime stagioni per superare momenti difficili.

L’incubo del recupero e la storia del Bologna che si ripete

La situazione attuale dell’Inter richiama alla mente quanto accaduto nel 2022, quando la squadra di Inzaghi inseguiva il Milan con la convinzione che una vittoria nel recupero contro il Bologna sarebbe bastata per superare i rossoneri. Quella famosa sconfitta a causa dell’errore di Radu segnò invece la fine delle speranze scudetto. Anche quest’anno si è creata un’illusione simile: con una partita da recuperare, si dava per scontato di poter affiancare il Napoli in vetta, ma la dura realtà ha raccontato un’altra storia. L’impatto psicologico di questa situazione potrebbe farsi sentire nelle prossime settimane.

C’è però un aspetto positivo che caratterizza la stagione nerazzurra: ogni volta che l’Inter è caduta, ha saputo reagire immediatamente. La sconfitta nel derby di settembre è stata seguita dalla vittoria contro l’Udinese. Dopo il ko contro il Bayer Leverkusen in Champions, la squadra ha risposto con un roboante 6-0 in casa della Lazio. Anche la delusione della Supercoppa è stata superata con una vittoria di misura a Venezia. Questo trend si ripeterà anche ora?

Un calendario complicato e la fatica che si accumula

Già prima del derby, Inzaghi aveva manifestato un certo malcontento per la programmazione delle partite di febbraio, sottolineando che i suoi giocatori avrebbero meritato un periodo di recupero. Le ultime prestazioni, tra cui la partita contro la Fiorentina, confermano un calo di brillantezza, sia fisico che mentale. Anche contro il Milan, pur colpendo tre volte i legni e trovando il gol di de Vrij nel finale, l’Inter non aveva dato l’impressione di una squadra al massimo della forma. Il tecnico stesso ha ammesso che “è mancato tutto”, segno di un evidente momento di difficoltà.

Il precedente del 2023: un insegnamento da ricordare

Nel 2023, il progetto Inter-Inzaghi sembrava destinato al fallimento dopo una serie di sconfitte pesanti contro Spezia, Juventus, Fiorentina e Monza, oltre a un pareggio con la Salernitana. In campionato i nerazzurri erano addirittura quinti, con il rischio concreto di restare fuori dalla Champions. Ma la squadra trovò la forza di reagire, inanellando sette vittorie nelle ultime otto giornate, conquistando la Coppa Italia e arrivando fino alla finale di Champions, persa contro il Manchester City. Questo dimostra che il gruppo è in grado di superare momenti di crisi.

Uno dei problemi che emergono in questa stagione è invece la difficoltà dell’Inter contro le squadre di alto livello. Nonostante i successi contro Atalanta, Roma e Lazio e la vittoria di misura contro l’Arsenal, i nerazzurri hanno perso entrambe le sfide con il Milan (in campionato e in Supercoppa), oltre alla gara di Champions contro il Bayer Leverkusen. Il pareggio con il Manchester City, il 4-4 con la Juventus e l’1-1 con il Napoli dimostrano che la squadra fatica a imporsi nei match più importanti.

Nonostante le difficoltà, la stagione dell’Inter è ancora apertissima. La squadra è già agli ottavi di Champions, con la possibilità di un suggestivo euroderby nei quarti. In campionato, il distacco di tre punti dal Napoli è colmabile, soprattutto considerando lo scontro diretto ancora da giocare. Inoltre, c’è ancora la Coppa Italia, con il quarto di finale contro la Lazio. In altre parole, i nerazzurri hanno ancora tutto nelle loro mani.

Uno dei problemi più evidenti è la scarsa affidabilità delle alternative ai titolari. De Vrij è costretto agli straordinari per l’assenza di Acerbi, Bastoni non ha un sostituto naturale, Asllani non offre le stesse garanzie di Calhanoglu e Dumfries non ha avuto un’alternativa credibile fino all’arrivo di Zalewski. Ma la vera difficoltà è in attacco: senza Lautaro e Thuram, mancano soluzioni offensive di pari livello.

Nonostante la prestazione opaca contro la Fiorentina, Lautaro Martinez sta vivendo un 2025 di alto livello. L’argentino ha segnato otto gol e fornito due assist nelle dieci partite disputate da gennaio, dimostrando di essere ancora il leader della squadra. L’Inter e Inzaghi ripartiranno proprio da lui, con la determinazione di non dichiarare finita la stagione già a febbraio.

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