Wimbledon-Sinner: è il primo italiano a scrivere la storia, batte Alcaraz in 4 set e trionfa sull’erba di Londra
Nel 2025 di Jannik è un attimo passare dalla doppia delusione al super trionfo, e noi italiani siamo tutti orgogliosi di lui
A poco più di un mese dalla dolorosa sconfitta nella finale del Roland Garros, Jannik Sinner firma una delle pagine più gloriose dello sport italiano, trionfando sul prato verde di Wimbledon. Con una prestazione di altissimo livello, il numero uno del ranking mondiale supera il rivale spagnolo Carlos Alcaraz nella sfida decisiva e diventa il primo azzurro di sempre a sollevare il celebre trofeo del torneo londinese.

Dallo spauracchio Alcaraz al trinfo netto sull’erba. La vittoria di Sinner lo riporta lì dove deve stare, ovvero nell’Olimpo di tennisti. Jannik Sinner ha firmato una pagina indimenticabile dello sport italiano diventando il primo azzurro, uomo o donna, a sollevare il trofeo di Wimbledon in quasi un secolo e mezzo di storia. In 148 anni di edizioni, nessun italiano era mai riuscito a imporsi sull’erba sacra di Londra: il trionfo dell’altoatesino assume dunque un valore epocale. Con questa affermazione, il campione completa il suo personale Grande Slam, dopo le vittorie agli Australian Open (2024 e 2025) e agli US Open (2024)
Mai prima d’ora un tennista italiano era riuscito a imporsi sui campi dell’All England Club. In passato, giocatori come Matteo Berrettini e Jasmine Paolini sono arrivati fino all’atto conclusivo, ma si sono dovuti arrendere all’ultimo ostacolo. Sinner ha rotto lo storico tabù, centrando il suo quarto Slam e imprimendo il proprio nome tra i grandi di questo sport.
Un avvio in salita, poi la rimonta in tre set fotocopia
La finale non è iniziata nel migliore dei modi per l’atleta altoatesino, a dire il vero era in vantaggio, ma lo spagnolo ha vinto 4 game consecutivi aggiudicandosi il primo set e minando le certezze del primo tennista del circuito. Sinner perde il primo parziale dopo essere stato avanti 4-2. Alcaraz sembrava inizialmente più a suo agio sulla superficie erbosa, ma Sinner ha saputo riorganizzarsi rapidamente. Nonostante una percentuale di prime palle piuttosto bassa, ha subito conquistato un break nel secondo set, riportando in equilibrio l’incontro dopo circa un’ora e mezza.
Il giovane spagnolo ha alternato momenti di grande spettacolo a errori ingenui, mostrando il suo stile imprevedibile ma confermando anche la sua necessità di strafare per poter tirare fuori il meglio del rendimento. Dall’altro lato, Sinner ha mantenuto freddezza e lucidità, aumentando l’efficacia al servizio e prendendo il comando degli scambi da fondo campo, mettendo in mostra il miglior rovescio del torneo e una straordinaria freddezza che gli hanno consegnato diversi break. Decisivo il nono gioco del terzo set, in cui ha strappato il servizio ad Alcaraz, approfittando del suo momentaneo smarrimento.
Nel quarto parziale, l’inerzia è rimasta saldamente nelle mani dell’italiano, che ha subito allungato con un break iniziale. Nel delicato ottavo gioco ha annullato due palle-break, difendendo con coraggio il vantaggio. Al secondo match point, l’urlo di gioia è esploso: le mani al cielo, lo sguardo emozionato verso il suo box, poi l’abbraccio ai tecnici Simone Vagnozzi e Darren Cahill, ai genitori Hanspeter e Siglinde, e al fratello Mark.
Le statistiche del match:
| Statistica | J. Sinner | C. Alcaraz |
|---|---|---|
| Aces | 8 | 15 |
| Doppi falli | 2 | 7 |
| % 1° servizio | 62 % | 53 % |
| Punti vinti al 1° servizio | 74 % | 75 % |
| Punti vinti al 2° servizio | 61 % | 51 % |
| Break point realizzati | 44 % | 33 % |
| Punti in risposta | 36 % | 31 % |
| Winners | 40 | 38 |
| Errori non forzati | 40 | 36 |
| Punti totali | 124 | 113 |
| Games vinti | 22 | 18 |
| (Wikipedia, Talksport, Tennis.com) |
Oltre a portarsi a casa uno dei titoli più ambiti, Sinner rafforza la sua leadership nel ranking mondiale e interrompe la serie di cinque sconfitte consecutive contro Alcaraz, che non perdeva contro di lui dalla semifinale di Pechino del 2023. Questo successo cancella definitivamente le occasioni sprecate a Parigi, dove aveva mancato tre match point in finale: “Quella sconfitta mi ha dato la forza per arrivare sin qui”, ha dichiarato al termine della gara.
Con grande eleganza, Carlos Alcaraz ha reso omaggio al nuovo campione: “Perdere non è mai facile, ma voglio fare i complimenti a Jannik. È un amico vero fuori dal campo e un rivale stimolante dentro. Hai meritato di vincere, hai mostrato un tennis eccezionale per tutta la durata del torneo”.
Una finale da sogno, anche sugli spalti
L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza di figure di primo piano nel Royal Box. Accanto alla principessa Kate, che ha avuto l’onore di consegnare il trofeo a Sinner, erano presenti il principe William con i figli George e Charlotte, e il sovrano spagnolo Felipe VI, giunto nella capitale britannica per tifare Alcaraz. Una cornice regale per un duello che resterà nella memoria collettiva.

Sinner e il trofeo conquistato a Londra
Sinner ha dimostrato di aver saputo trasformare una sconfitta dolorosa in carburante per la crescita personale e sportiva. Come ha affermato lui stesso, il vero segreto nei grandi tornei è comprendere gli errori, lavorarci sopra e migliorare: un percorso che lo ha condotto a stringere tra le mani la coppa più ambita del circuito. E oggi, sull’erba di Wimbledon, risplende l’orgoglio di un’intera nazione.
Molto più di una rivincita del Roland Garros
Questo successo arriva a distanza di poco più di un mese dalla cocente sconfitta nella finale del Roland Garros, quando Sinner si era arreso allo stesso avversario in cinque set, pur avendo avuto tre match point nel quarto set. Oltre a vendicare quella sconfitta, l’italiano ha interrotto una lunga serie negativa contro lo spagnolo, che lo aveva battuto negli ultimi cinque confronti diretti, e ha posto fine alla striscia di 24 vittorie consecutive di Alcaraz a Wimbledon.
Con la vittoria londinese, Sinner rafforza la propria posizione di vertice nella classifica mondiale. La sua costanza e il rendimento negli Slam – ne ha conquistati tre negli ultimi cinque tornei disputati – lo confermano come uno dei principali volti della nuova era del tennis, insieme proprio ad Alcaraz.
I due giovani, infatti, si sono divisi sette degli ultimi otto Major, dando vita a una rivalità destinata a diventare storica, simile a quella vissuta ai tempi di Federer e Nadal.
Nonostante la giovane età – 23 anni e 318 giorni – Sinner è già entrato in una ristretta élite: è il secondo tennista più giovane nell’era Open ad aver raggiunto quattro finali consecutive nei tornei del Grande Slam. Un traguardo che sottolinea la sua rapidissima ascesa e la solidità mentale e tecnica già sviluppata.
La vittoria ha scatenato un’ondata di entusiasmo, sia in Italia sia all’estero. Non solo per il risultato sportivo, ma per ciò che rappresenta simbolicamente: è il primo Slam vinto da un giocatore diverso dal “Big Four” (Federer, Nadal, Djokovic, Murray) o da Alcaraz negli ultimi vent’anni. Un segnale forte di cambiamento generazionale e di nuove gerarchie nel tennis maschile.
Al termine della finale, Sinner ha condiviso la propria emozione, raccontando come da bambino non avrebbe mai immaginato di poter raggiungere simili vette. Ha ringraziato il proprio team, la famiglia e tutte le persone vicine: “È un sogno che si realizza, qualcosa che da piccolo sembrava lontanissimo. Essere qui oggi con questo trofeo, con le persone che mi sono state accanto, è qualcosa di indescrivibile. Lavoriamo ogni giorno per diventare tennisti migliori, ma soprattutto persone migliori”.
Sinner ha spiegato che la chiave del successo è stata accettare la delusione di Parigi e usarla come spinta per migliorarsi. “La sconfitta al Roland Garros è stata dura, soprattutto dal punto di vista emotivo. Ma nei tornei importanti non conta tanto vincere o perdere, quanto imparare da ciò che non ha funzionato e lavorare per correggerlo. È proprio quello che abbiamo fatto”, ha dichiarato.
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