Serie A

Zanetti, da quasi esonerato a confermato dopo il Parma: e stasera c’è il Milan per giocarsi la fiducia

Scritto da Luca Bortuzzo, 20 Dicembre 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

Hellas Verona, caos Zanetti: prima sfiora l’esonero e viene conferma a sorpresa per il cambio di proprietà

C’è una terza chance per Zanetti al Verona. Ebbe si, prima del Parma (partita che ha visto vincere gli scaligeri) Zanetti aveva praticamente fatto le valigie. Ma dobbiamo tornare al 10 dicembre.

Ciò che sta accadendo a Verona ha dell’incredibile e sfiora il surreale. Paolo Zanetti, tecnico dell’Hellas, era stato virtualmente esonerato (per poi essere richiamato) a causa di una mancanza di alternative valide. Una fiducia precaria, dettata più dalla necessità che dalla convinzione, che ora l’allenatore dovrà cercare di meritare sul campo.

Tuttavia, proprio il contesto non giocava a suo favore: la squadra occupava il terzultimo posto con 12 punti, pari al Como quartultimo, e ha subito ben 13 gol nelle ultime quattro partite. L’ultima vittoria risaliva a cinque turni prima del 10 dicembre, in un 3-2 rocambolesco contro la Roma in crisi di quest’anno. Da allora, è iniziata una spirale negativa culminata nella pesante sconfitta contro l’Empoli, che ha fatto traballare la panchina di Zanetti.

Le riflessioni della società e illa mancanza di candidati ideali

Dopo il ko contro l’Empoli, il direttore sportivo Sean Sogliano aveva dichiarato la necessità di una profonda riflessione. E così è stato: si è discusso a lungo, ma alla fine la scelta è stata quella di mantenere tutto invariato. Questo perché le alternative considerate non hanno convinto.

Il primo nome in lizza era quello di Salvatore Bocchetti, già protagonista della salvezza miracolosa nella stagione 2022/2023. Bocchetti non dispone ancora dell’abilitazione per allenare in Serie A e, durante la sua precedente esperienza, figurava ufficialmente come vice dell’allora tecnico Marco Zaffaroni.

Un altro possibile sostituto era Paolo Sammarco, attuale allenatore della Primavera del Verona ed ex centrocampista di Sampdoria e Chievo. Anche in questo caso, però, la mancanza del patentino necessario avrebbe reso necessaria la presenza di un’altra figura tecnica accanto a lui. Inoltre, la dirigenza non era pienamente convinta che Sammarco fosse pronto per un salto così importante, soprattutto in una fase tanto delicata della stagione.

Il fattore cessione societaria come salvezza provvisoria per la panchina di Zanetti

A complicare ulteriormente il quadro c’è la questione della cessione del club. Il presidente Maurizio Setti è prossimo a passare la mano al fondo Presidio-Investors, anche se potrebbe mantenere un ruolo all’interno della società. Questo passaggio di proprietà ha influenzato le decisioni: i potenziali nuovi proprietari preferiscono non impegnarsi con nuovi contratti onerosi per il momento, lasciando che sia Zanetti a gestire la situazione attuale.

Dal quasi esonero al ritorno sul campo

Martedì 10 dicembre, con un esonero dato ormai per certo, Zanetti aveva lasciato la guida dell’allenamento al suo staff. Ma il giorno successivo, mercoledì 11 dicembre, il tecnico si è regolarmente presentato al centro sportivo per dirigere la seduta. Questo curioso ribaltamento di decisioni si è concluso con la sua conferma in panchina per la delicata sfida salvezza di domenica contro il Parma. Un match decisivo, in cui Zanetti si è guadagnato la permanenza momentanea sulla panchina gialloblù, forse per molto più tempo di quanto si potesse immaginare pochi giorni fa.

Ora ci sarà il Milan, stasera. Certo, la tradizione non rema molto in senso contrario al Verona, dove il Milan storicamente ha lasciato più di uno scudetto.

Zanetti potrà dire ancora la sua sulla panchina de Verona, se la squadra vorrà seguirlo. Col Parma ha funzionato, tra orgoglio e carattere, partita fortunata e che non deve essere isolata: ai rossoneri ne mancano parecchi, da Pulisic alla tonsillite di Morata. Non poi neanche la squadra di Fonseca se la sta passando bene. Complici la sfiducia dei tifosi, le vicende di alcuni giocatori come Leao e Theo Hernandez, un modulo che non convince in zona gol e un mercato che ha reso poco rispetto alle aspettative e la zona Champions che diventa sempre più inaccessibile.

Stasera sarà tempo di verdetti, se il Verona dovesse vincere a scricchiolare allora sarà Fonseca.

Potrebbe interessarti anche: