Coppa Italia

Le prime pagine del 15 maggio: “Bologna in Paradiso”, “Conceiçao agli sgoccioli”

Scritto da Manuel Bendoni, 15 Maggio 2025 - Tempo di lettura: 3 minuti

I temi del giovedì sono caldi e sanno di Coppa Italia: il Bologna tocca il cielo con un dito, mentre appare imminente l'addio per Conceição al Milan

La finale di Coppa Italia 2024-2025 ha rappresentato molto più di una semplice sfida: è stata la consacrazione del Bologna di Vincenzo Italiano e, al tempo stesso, la definitiva caduta del Milan di Sérgio Conceição. Mentre i felsinei vengono elevati al cielo dai principali quotidiani sportivi italiani, i rossoneri si preparano all’ennesima rivoluzione, con l’addio annunciato dell’allenatore portoghese.

Italiano festeggiato dai proprio giocatori durante la premiazione della Coppa Italia vinta contro il Milan

Italiano festeggiato dai proprio giocatori durante la premiazione della Coppa Italia vinta contro il Milan

Bologna sugli altari: un trionfo atteso da mezzo secolo

La vittoria per 1-0 all’Olimpico di Roma ha riportato la Coppa Italia a Bologna dopo ben 51 anni. Il gol di Dan Ndoye ha deciso una finale dominata dai rossoblù, sia sul piano del gioco che dell’intensità. La squadra di Italiano ha messo in campo determinazione e qualità, sostenuta da oltre 30.000 tifosi accorsi da ogni parte d’Italia. I titoli dei giornali rendono omaggio a un’impresa storica: La Gazzetta dello Sport scrive “Bologna in paradiso”, riprendendo una celebre frase di Fulvio Bernardini, mentre il Corriere dello Sport proclama “Siamo Dei”, celebrando l’Olimpo conquistato dai rossoblù. Anche Tuttosport esalta il successo con un chiaro “Bologna Paradiso”, evidenziando come la squadra non abbia mai perso il controllo del match.

Italiano si prende la rivincita, Bologna raccoglie i suoi frutti

Dopo tre finali perse nella sua carriera da allenatore, Vincenzo Italiano si gode una rivincita tanto attesa quanto meritata. Il tecnico è riuscito a dare continuità e valore a un progetto già solido, raccogliendo l’eredità di Thiago Motta – soprattutto senza farlo rimpiangere. La vittoria della Coppa Italia si aggiunge a una stagione già brillante, culminata con la qualificazione diretta all’Europa League. Italiano ha voluto dedicare il trionfo a Joe Barone, mentre ha elogiato il carattere e la dedizione della propria squadra.

Milan al capolinea: Conceição verso l’addio

Sul versante opposto, la sconfitta del Milan sancisce la fine di un ciclo mai iniziato. Già da tempo il malcontento nell’ambiente rossonero era palpabile, e ora le voci sull’addio imminente di Sérgio Conceição si fanno sempre più insistenti. La Gazzetta dello Sport parla chiaramente di “altra delusione” e sottolinea come il futuro dell’allenatore sembri segnato. Anche Tuttosport conferma che il secondo trofeo della carriera resterà un miraggio per il tecnico portoghese e che la separazione è ormai data per certa.

Le indiscrezioni non si fermano alla panchina. Anche alcuni giocatori, come Joao Felix e Kyle Walker, sembrano destinati a lasciare Milanello. Il club, in crisi d’identità e risultati, si appresta ad affrontare l’ennesima ripartenza dopo una stagione ritenuta “fallimentare” dallo stesso amministratore delegato Giorgio Furlani. I rossoneri faticano a trovare continuità, mentre il Bologna ha costruito una squadra solida, competitiva e proiettata verso il futuro.

Il trionfo del Bologna e il declino del Milan rappresentano due traiettorie diametralmente opposte. I rossoblù si godono un momento magico, frutto di un lavoro costante e ben indirizzato. Al contrario, il Milan sembra smarrito, costretto a ricostruire nuovamente da zero, alla ricerca di una stabilità che appare sempre più lontana: l’impressione è quella che non vanno cercati investimenti sostanziosi ma coraggiosi. Il progetto Bologna, che sembrava agli sgoccioli sia dopo la partenza di Thiago Motta (ritenuto il vero artefice dei successi rossoblu della scorsa stagione) e soprattutto dopo l’inizio altalenante di Italiano, si è rivelato alla lunga vincente. Non soltanto gioco, ma anche risultati, dove le idee del tecnico sono trasferite a pennello sui giocatori in campo, in uno spogliatoio sano, avvolto dal calore di una città che ha saputo aspettare, come nel caso della Coppa Italia, e che ora si gode il frutto della grande competenza della famiglia Saputo. Un modello sportivo che si mette in antitesi con la stagione del Milan e che la finale del 14 maggio ha atto da specchio alla stagione rossonera, modello da cui probabilmente dovrebbero ripartire dalle parti di Milano.

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