Coppa Italia

Vincenzo Italiano è l’allenatore del momento: non solo a Bologna, la concretezza del tecnico venuto dal basso che piace a tutti

Scritto da Luca Turtulici, 15 Maggio 2025 - Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo le tre finali perse, finalmente la soddisfazione a livello personale. Un merito alla (giovane) carriera, ma che sia l'inizio di tanti successi

Il 14 maggio 2025 si è trasformato in una data indimenticabile per Vincenzo Italiano grazie all’impresa del suo Bologna, che ha messo in bacheca la terza Coppa Italia della sua storia. Allo Stadio Olimpico di Roma, la formazione rossoblù ha conquistato la Coppa Italia superando il Milan con il punteggio di 1-0, grazie a una prestazione solida e determinata. È un successo che interrompe un digiuno lungo oltre cinquant’anni e che rappresenta una svolta nella storia recente del club emiliano.

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna

Con questa vittoria, Vincenzo Italiano ha scritto una pagina importante della sua carriera e della storia del Bologna, dimostrando che il lavoro, la visione e il cuore possono davvero portare in alto

Le parole dell’allenatore dopo il successo e la dedica speciale: non solo rivincita personale

Intervistato da Marco Nosotti alla stazione ferroviaria di Bologna, Italiano ha mostrato con fierezza il trofeo ai microfoni, sottolineando l’emozione di vivere un momento così significativo. “Siamo felici di aver sollevato un trofeo così prestigioso – ha detto – il gol è arrivato al momento giusto. Da bambino sognavo di vivere una gioia come questa”. Il tecnico siciliano ha voluto estendere la dedica non solo alla città di Bologna, ma anche alla sua terra natale: “Questa vittoria è anche per la mia Sicilia, che porto sempre nel cuore”.

Quello ottenuto da Italiano è più di un trofeo: è la rivincita di un allenatore che, prima di arrivare a questo traguardo, ha dovuto affrontare tre dolorose sconfitte in finale – una con l’Inter in Coppa Italia nel 2023 e due in Conference League con la Fiorentina. “Non credevo di poter tornare subito in finale e prenderci una rivincita”, ha confessato. Questa Coppa Italia rappresenta quindi una consacrazione personale e professionale.

Un pensiero particolarmente toccante è stato riservato alla famiglia di Joe Barone, storico dirigente della Fiorentina scomparso nel marzo 2024. “Stamattina ho ricevuto un messaggio da suo figlio – ha rivelato Italiano – e questa vittoria la dedico a loro. Con Joe siamo arrivati vicini al successo e non lo dimenticherò mai”. Parole che dimostrano quanto il tecnico sia rimasto legato al suo passato con il club toscano e alle persone che lo hanno aiutato a crescere.

La carriera di Italiano: dai campi di provincia ai vertici del calcio italiano

Nato nel dicembre 1977 a Karlsruhe, in Germania, ma cresciuto a Ribera, in Sicilia, Vincenzo Italiano ha costruito la propria carriera con pazienza e determinazione. Ex centrocampista dai piedi buoni con oltre 300 presenze tra Serie A e B, ha vestito le maglie di Verona, Chievo, Genoa e Padova. Come allenatore, ha mosso i primi passi in Serie D con l’ArzignanoChiampo e il Trapani, portando entrambe le squadre oltre le aspettative. Il grande salto è arrivato con lo Spezia, che ha guidato alla storica promozione in Serie A nel 2020.

Il suo talento tattico è stato poi confermato alla guida della Fiorentina, con cui ha centrato due finali europee e una qualificazione in Champions League. Ora, con la Coppa Italia vinta con il Bologna, Italiano può considerarsi definitivamente tra i migliori allenatori del panorama italiano.

L’arrivo di Italiano al Bologna nella stagione 2024-2025 ha segnato una svolta tecnica e mentale per la squadra. Il tecnico ha introdotto un calcio moderno, fatto di pressing alto e palleggio intelligente, senza poter puntare su talenti come Ferguson per via dell’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo, rinunciando a colonne come Zirkzee e Calafiori per via del calciomercato estivo. Il suo approccio ha restituito comunque al club ambizione e identità, culminando con la vittoria della Coppa Italia, non solo come traguardo sportivo, ma anche come conferma della bontà del progetto tecnico della famiglia Saputo.

Italiano si inserisce nel gruppo emergente di allenatori italiani che stanno innovando il calcio nazionale, insieme a nomi come De Zerbi, Palladino e Thiago Motta. Si tratta di una generazione che valorizza il coraggio, la preparazione e la visione tattica, portando le squadre italiane a competere con dignità anche in ambito internazionale.

Italiano non dimentica le sue radici: “Spero che la mia storia possa essere di ispirazione per tanti ragazzi del Sud – ha detto – non importa da dove vieni, conta dove riesci ad arrivare”. Il trionfo in Coppa Italia proietta il Bologna in Europa League e apre nuovi scenari per il futuro dell’allenatore, che potrebbe attirare l’interesse di club ancora più ambiziosi.

Al termine della finale, Italiano ha parlato con soddisfazione del percorso della sua squadra: “Abbiamo avuto qualche difficoltà iniziale, ma poi siamo cresciuti come gruppo e come singoli. È stato un cammino entusiasmante e ora lasciatemi godere questo momento”.

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