Il Milan vince la Supercoppa Italiana dopo una rimonta storica che gli vale il Derby di Riad
L'ingresso di Leão cambia le sorti del match: ottiene il fallo che porta al gol su punizione di Theo Hernandez, ispira l'assist per il pareggio di Pulisic e nel recupero serve ad Abraham la palla decisiva per il trionfo del Milan a Riad
Il Milan ha conquistato la Supercoppa Italiana in una serata indimenticabile a Riad, piegando l’Inter con un’incredibile rimonta che ha visto i rossoneri ribaltare uno svantaggio di 2-0 per imporsi 3-2. Una vittoria al cardiopalma che regala il primo trofeo dell’era RedBird e segna il cinquantesimo titolo nella storia del club. Decisivi i gol di Theo Hernandez, Pulisic e Tammy Abraham, quest’ultimo protagonista con la rete al 93° minuto che ha sigillato il successo.

Leao, uno degli eroi rossoneri nella notte di Riad
Un derby infuocato con Conceição l’eroe della serata
Sergio Conceição, arrivato da appena una settimana sulla panchina del Milan, si è già guadagnato un posto speciale nei cuori dei tifosi. Il tecnico portoghese ha orchestrato una rimonta da manuale, prima quella contro la Juventus e poi quella contro i cugini nerazzurri dimostrando di saper fare la differenza anche nei momenti più difficili. Fondamentale anche la prestazione di Rafael Leão, nonostante fosse in condizioni fisiche precarie, e quella di Theo Hernandez, che ha ribaltato le sorti di una carriera che sembrava destinata al mercato. Una notte magica per il Milan, che non viveva emozioni simili da maggio 2022.
Per Simone Inzaghi, quella di Riad è stata la terza finale persa in carriera, un ko che pesa soprattutto per il modo in cui è maturato. L’Inter sembrava in controllo fino al 75°, avanti per 2-1 grazie ai gol di Lautaro Martinez e Mehdi Taremi. I cambi con l’inserimento di Darmian e Asllani si sono rivelati controproducenti. Errori difensivi e poca lucidità hanno permesso al Milan di ribaltare il risultato e alzare il trofeo.

Il Milan in quattro giorni ritrova la solidità di gruppo e la voglia di sacrificio per la squadra
La partita era iniziata in modo molto più prudente. Il primo tempo si è giocato a ritmi blandi, con poche occasioni significative. Il Milan ha mostrato un atteggiamento più difensivo, schierando una linea compatta e cercando di limitare le iniziative nerazzurre. L’Inter, dal canto suo, è apparsa poco ispirata e prevedibile, con qualche sporadico spunto offensivo come quello di Dimarco al 23°, neutralizzato da un attento Maignan. A sbloccare la gara è stato Lautaro Martinez, che nel recupero del primo tempo ha approfittato di una serie di errori difensivi del Milan per segnare il gol dell’1-0.
Il secondo tempo si è aperto con il raddoppio immediato dell’Inter, firmato da Taremi al 50°, che ha sfruttato un lancio lungo di De Vrij per battere Maignan con un preciso tiro a giro. Il Milan ha risposto immediatamente, grazie a un calcio di punizione di Theo Hernandez che ha sorpreso Sommer. Questo gol ha dato nuova linfa ai rossoneri, che hanno iniziato a premere sull’acceleratore.
Tra il 16° e il 20° minuto, il Milan ha avuto tre grandi occasioni per pareggiare, ma Sommer e la difesa interista sono riusciti a salvarsi. L’Inter ha risposto con altrettante opportunità, tra cui un palo clamoroso di Carlos Augusto. Il destino sembrava scritto: al 75°, Pulisic ha trovato il gol del 2-2 con un’azione fulminea, riaccendendo le speranze rossonere.
Con il risultato in parità, tutto sembrava indicare una soluzione ai rigori. Ma il Milan aveva altri piani. Nel recupero, una giocata straordinaria di Pulisic ha permesso a Leão di servire Abraham, che con freddezza ha battuto Sommer per il definitivo 3-2. Il gol ha scatenato la gioia incontenibile dei tifosi rossoneri e sancito una vittoria storica per il Milan, che ha dimostrato carattere, qualità e una resilienza straordinaria.
La vittoria nella Supercoppa Italiana rappresenta molto più di un semplice trofeo per il Milan. È un segnale di rinascita, un momento che resterà impresso nella memoria dei tifosi e un trionfo che rafforza la fiducia nella nuova gestione. Una serata che dimostra come il calcio possa regalare emozioni uniche, soprattutto quando tutto sembra perduto.
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