Israele-Italia, torna la Nazionale e Gattuso punta al duo in attacco: le probabili formazioni
Dopo il 5-0 al debutto, l’Italia è ancora alle spalle della Norvegia in classifica, con la differenza reti che gioca un ruolo determinante per la qualificazione
È di nuovo serata Nazionale. Stasera 8 settembre 2025, infatti, l’Italia del neo CT Gennaro Gattuso scenderà in campo a Debrecen, Ungheria, per affrontare Israele in un incontro chiave delle qualificazioni al Mondiale 2026. Dopo il ridondante 5-0 contro l’Estonia, gli Azzurri mirano a mantenere l’adrenalina del loro slancio positivo e a ridurre il divario nella differenza reti con la Norvegia, leader del girone. Con un modulo tattico rivisitato e l’energia di un gruppo determinato, Gattuso sembra orientato verso un 4-3-3 rivisitando il suo fluido 4-2-4, con Retegui, Kean e Politano a formare il tridente d’attacco.

Gli Azzurri sono chiamati a combinare l’energia di una squadra operaia con il talento di una grande, senza sottovalutare un avversario che, pur 76° nel ranking FIFA, ha dimostrato di poter tenere testa a squadre di calibro
La sfida con Israele è un ostacolo sicuramente più impegnativo. Alla vigilia del suo secondo match sulla panchina azzurra, Gattuso ha enfatizzato la necessità di un atteggiamento “sicuro ma rispettoso”, evitando di lasciarsi trascinare dall’euforia del recente successo. Israele, guidato da Ben Simon, si presenta come un avversario tecnico e rapido nelle ripartenze, con un ruolino di marcia che include vittorie contro Belgio, Slovacchia, Moldova ed un pareggio contro la Francia. La partita di Debrecen sarà un banco di prova per verificare la capacità dell’Italia di gestire le fasi difensive e mantenere la lucidità per l’intera durata del match, evitando errori come quello che portò al gol subito all’ultimo minuto nella sfida di Budapest dell’anno precedente.
Zaccagni in dubbio, ma il il 4-3-3 sembra il modulo ideale per bilanciare il gioco
Dopo aver adottato un 4-2-4 (trasformabile in 4-4-2 in fase difensiva) contro l’Estonia, Gattuso sembra intenzionato a passare a un 4-3-3 per affrontare Israele, cercando un equilibrio tra spinta offensiva e solidità a centrocampo. Questo modulo è pensato per contrastare la velocità dell’avversario nelle transizioni. In attacco, Mateo Retegui sarà il fulcro centrale, supportato da Moise Kean, che agirà sull’ala sinistra con libertà di convergere verso il centro, e Matteo Politano, posizionato a destra. La coppia Kean-Retegui, che ha mostrato grande intesa contro l’Estonia con gol e sinergia, sarà confermata, ma con Kean in un ruolo più fluido. La difesa vedrà Gianluigi Donnarumma in porta, protetto da una linea a quattro con Giovanni Di Lorenzo, Gianluca Mancini, Alessandro Bastoni e Federico Dimarco. A centrocampo, l’ingresso di Manuel Locatelli al posto di Mattia Zaccagni, fermato da un problema fisico, affianca Nicolò Barella e Sandro Tonali per offrire maggiore stabilità e qualità nella gestione della palla.
La probabile formazione azzurra contro Israele conferma gran parte dell’ossatura vista contro l’Estonia, con alcuni aggiustamenti. Donnarumma sarà il baluardo in porta, davanti a una difesa composta da Di Lorenzo a destra, Mancini e Bastoni al centro, e Dimarco a sinistra, con Riccardo Calafiori probabilmente in panchina. A centrocampo, Locatelli sostituirà Zaccagni, affiancando Barella e Tonali per garantire equilibrio. In attacco, il tridente Politano-Retegui-Kean avrà il compito di sfruttare gli spazi, con il 4-3-3 che in fase offensiva potrà trasformarsi in un 3-2-5, con Politano e Andrea Cambiaso (in ballottaggio con Dimarco) pronti a spingere sulle fasce. Giacomo Raspadori, pur avendo avuto un impatto positivo contro l’Estonia, dovrebbe partire come riserva.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Locatelli, Tonali; Politano, Retegui, Kean.
Rispetto alla squadra affrontata un anno fa sotto la guida di Luciano Spalletti, l’Israele attuale si presenta più strutturato e temibile. I recenti successi contro squadre di buon livello e il pareggio con la Francia evidenziano un miglioramento tecnico, grazie anche all’innesto di giovani promesse e a un gioco che combina fasi di difesa compatta con rapide controffensive. Gattuso ha messo in guardia contro il rischio di errori in uscita palla, che potrebbero essere sfruttati dalla velocità degli israeliani. L’Italia dovrà controllare il ritmo sulla trequarti, giocando con precisione e sfruttando la prestanza fisica di Retegui e Kean contro una retroguardia avversaria descritta come “tecnica ma non particolarmente solida”. Evitare distrazioni, come quella che costò un gol al 90° un anno fa, sarà fondamentale.
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