Ottima la Lazio vista contro il Cagliari e che numeri: un attacco tra i migliori in Europa
La Lazio si dimostra ancora una volta una squadra di alto livello con una vittoria sofferta ma importante, dimostrando forza nel superare le difficoltà contro un Cagliari aggressivo e determinato
I biancocelesti conquistano tre punti preziosi, che li collocano al terzo posto in classifica, alla pari con Atalanta e Fiorentina, e a tre lunghezze dalla vetta. Grazie alla determinazione di Pellegrini, abile sostituto di Nuno Tavares, e alla freddezza di Dia e Zaccagni, i quali trasformano al meglio le occasioni a loro disposizione, la Lazio chiude la partita con il rigore decisivo che stabilisce il risultato finale.
Il tecnico Baroni sottolinea come la Lazio non possa sempre vincere con ampi scarti di reti, ma sottolinea che il risultato rispecchia comunque il gran numero di occasioni create dalla sua squadra. L’inizio di gara vede infatti la Lazio partire con grande intensità, trovando il primo gol grazie a Dia e continuando a mettere sotto pressione la difesa avversaria, colpendo un palo e tentando ripetutamente di raddoppiare. In totale, la Lazio totalizza 20 conclusioni, il secondo miglior risultato offensivo stagionale.

La curva della Lazio come fattore di campo
Lo stadio come fattore
L’Olimpico continua a essere un terreno favorevole per la squadra romana, che raggiunge la sua quinta vittoria casalinga consecutiva e la sesta di stagione, mantenendo l’imbattibilità in casa. La Lazio dimostra inoltre una spiccata abilità nel segnare negli ultimi minuti: con nove gol realizzati in questo periodo della gara, è la migliore in Europa sotto questo aspetto. Attualmente, il reparto offensivo della Lazio è il terzo in Europa con 27 gol complessivi, superato solo da Barcellona e Bayern Monaco.
Nonostante il vantaggio iniziale, il Cagliari riesce a pareggiare grazie a una deviazione fortuita su un tiro, difendendo poi strenuamente il risultato. Con i cambi dalla panchina, grazie a Pellegrini e a un ritrovato Zaccagni (uno si procurerà il rigore, l’altro lo calcierà), la Lazio riesce a riportarsi avanti e conquistare la vittoria. Baroni definisce questa partita come una prova di maturità per la sua squadra, sottolineando l’importanza di ottenere punti anche nelle sfide più semplici per restare al passo con le squadre di vertice.
A margine della gara, le proteste del Cagliari e del direttore sportivo Nereo Bonato suscitano polemiche. Bonato accusa l’arbitro Ayroldi di aver favorito la Lazio, lamentando il numero di ammonizioni ricevute, senza però considerare la giustificazione di ogni singola sanzione. A seguito di una doppia espulsione che colpisce Yerry Mina e Adopo nel giro di pochi minuti, Bonato critica la gestione arbitrale, ma sorvola sul comportamento aggressivo dei propri giocatori. In particolare, Mina viene espulso dopo ripetuti interventi duri su Castellanos, mentre Adopo riceve un secondo giallo in una situazione di evidente nervosismo.
Sul rigore che chiude la partita, causato da un intervento di Zortea su Pellegrini, Bonato lo definisce “difficile da interpretare” e contesta l’assegnazione del fallo. Tuttavia, la dinamica appare chiara: Zortea interviene in ritardo e Pellegrini, astuto, ne approfitta anticipando l’avversario. La reazione del Cagliari è criticata in quanto sembra voler spostare l’attenzione dalle proprie responsabilità sul campo e sulle azioni dei propri giocatori, cercando invece giustificazioni sull’arbitraggio.
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