Lecce-Empoli 1-0 grazie al gol (quasi) allo scadere di Sansone: i salentini intravedono segnali di salvezza
Doveva vincerla e così è stato, ma quanta sofferenza per il Lecce abbatte le resistenze degli ospiti con un gol di Sansone al minuto 89.
Il Lecce sfrutta il pubblico di casa per battere l’Empoli con un gol decisivo di Sansone nel finale di gara, portandosi così a quota 32 punti e allontanandosi di almeno sei punti dalla zona retrocessione. Non solo una vittoria importante per il risultato in sé, ma anche per il calendario di questa giornata che vede le dirette concorrenti giocarsela in partite molto complicate.
La vittoria arriva poi nel giorno in cui la statua di Sant’Oronzo è stata riposizionata dopo cinque anni, al centro della piazza simbolo dei leccesi e quel tre, gesto fatto con la mano dalla statua, ha il sapore dei 3 punti. Questo successo è di fondamentale importanza punto primo perché permette agli uomini di Gotti di staccare proprio l’Empoli, punto secondo perché conferma la buona dose offensiva nelle giocate con un Dorgu reinventato in un ruolo avanzato (con ottimi risultati) nonostante l’assenza del bomber di casa.
Il match vede il Lecce schierato con il consueto 4-2-3-1, mentre l’Empoli svolta le proprie abitudini passando ad una difesa a tre. La partita ha visto diverse occasioni da parte di entrambe le squadre, ma il Lecce che ha esercitato una pressione maggiore verso la porta avversaria. Nonostante gli sforzi dell’Empoli, il Lecce è riuscito a prevalere con un gol nel finale, segnato da Sansone su assist di Pierotti.
Se nel primo tempo è stato forse il team ospite a rendersi più pericoloso in avanti, nella ripresa non riesce a creare occasioni d’attacco, portando il tecnico Nicola a sostituire tutti e tre i giocatori offensivi con Maleh, Niang e Cambiaghi, cambi che col Torino hanno portato bene. Nel frattempo, il Lecce migliora notevolmente il proprio gioco, ma manca di precisione nei tiri verso la porta avversaria fino a quando non capitalizza solo grazie all’errore degli avversari sul finale.
La prestazione del portiere Caprile dell’Empoli è stata caratterizzata da alti e bassi. Bassi quando decide di prendere la palla di mano fuori aria (sulla cui ripartenza l’Empoli si era addirittura portato in vantaggio), alti quando mette lo zampino su almeno 5 dei 7 tiri nello specchio dei padroni di casa.
Entrambe che hanno lottato fino all’ultimo minuto. Il gol di Sansone ha fatto la differenza, ma la giocata è stata fortemente corale: Piccoli in un tuffo di testa – alla Van Persie – che la rimette in mezzo e Santiago Pierotti – giocatore col numero 50 sulle spalle – che la poggia morbida morbida per Sansone, che non deve far altro che buttarla dentro.
Per l’Empoli, con tutta la 32° giornata ancora da disputarsi, lo spareggio perso al Via del Mare è proprio un boccone amaro da digerire, vedendosi ridotto il proprio vantaggio di + 2 sulla zona retrocessione. Certamente lo stesso calendario strizza la fortuna per Nicola, considerando che la Salernitana ha già perso, il Frosinone andrà a Napoli, il Sassuolo ospiterà il Milan, l’Udinese la Roma. Mentre Cagliari, Genoa e Verona sono chiamate a tre trasferte quasi proibitive.
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