Arbitri, polemiche che mettono tutti i club d’accordo: così non ci siamo, dopo 7 giornate troppi errori e record cartellini
E sull'utilizzo del VAR rimane la linea dell'uniformità, l'inizio di campionato ha evidenziato una serie di problemi legati all’arbitraggio e all'uso del Var
L’inizio della stagione calcistica ha messo in evidenza una serie di errori e confusioni che hanno coinvolto arbitri e Var, suscitando numerose polemiche tra gli appassionati e gli esperti del settore. Le prime sette giornate di campionato, insieme alle partite di Coppa Italia, hanno rivelato ben 16 errori e situazioni problematiche che hanno sollevato interrogativi riguardo l’affidabilità delle decisioni arbitrali. Le controversie riguardano rigori contestati e decisioni variegate sui contatti in campo, rendendo evidente l’assenza di uniformità nelle valutazioni.
Errori nella Tecnologia e Decisioni Arbitrali
Sin dalla prima giornata, le partite hanno visto episodi discutibili. Un caso emblematico è quello di Milan-Torino, dove l’arbitro Maresca ha mancato un gol per il Torino a causa di un malfunzionamento della “Goal Line Technology“. Nonostante la situazione complessa, il Var ha successivamente corretto la decisione iniziale. Queste dinamiche dimostrano che, sebbene il Var abbia spesso la funzione di correggere le decisioni errate, ci sono casi in cui non riesce a farlo in modo efficace.
In particolare, il tema del “pestone” ha generato confusione. Nella partita Como-Verona, l’arbitro Giua ha dato rigore per un contatto ritenuto dubbio, mentre in altre situazioni simili non è stata concessa la stessa decisione. In Monza-Roma, ad esempio, il romanista Baldanzi non ha ricevuto il rigore nonostante il chiaro contatto, evidenziando la mancanza di coerenza nelle valutazioni arbitrali. Queste discrepanze hanno alimentato il dibattito su cosa costituisca realmente un fallo.
La quarta giornata ha mostrato ulteriori problemi. Pairetto ha dovuto scusarsi per aver interrotto un’azione promettente per il Monza a causa di un fischio prematuro. Inoltre, il mancato secondo giallo a Pierret in Torino-Lecce ha lasciato perplessi. Anche in Coppa Italia, ci sono stati episodi controversi, come il contatto fra Caprile e Le Douaron che sarebbe dovuto essere valutato come rigore.
Aumento dei Cartellini Rossi e Sanzioni Ingiustificate?
I cartellini rossi sono aumentati, ma non senza polemiche. In Empoli-Juventus, la testata di Pellegri a Gatti non è stata sanzionata con il rosso, mentre nel match Milan-Lecce l’arbitro ha mostrato il rosso al giovane Bartesaghi per un’entrata che avrebbe meritato solo un giallo. Anche nella partita Inter-Torino, le decisioni arbitrali sono state oggetto di discussione, con un cartellino rosso corretto dal Var per un’entrata pericolosa.
Errori, incoerenze e mancanza di uniformità nelle decisioni sono diventati temi ricorrenti, mettendo a rischio la credibilità del sistema arbitrale. La necessità di una maggiore chiarezza e precisione nelle decisioni appare più urgente che mai, per garantire il rispetto delle regole e la serenità delle competizioni.
La settima giornata di campionato si è conclusa con un record di nove rigori concessi in dieci partite. Tuttavia, il vero errore evidenziato è stato il mancato riconoscimento di un decimo rigore per la Roma, in seguito a un intervento considerato irregolare del difensore del Monza, Kyriakopoulos, su Baldanzi. Nonostante le polemiche, si è notato che gli arbitri e il Var hanno commesso pochi errori nel gestire le situazioni di gioco.
Molti dei rigori assegnati sono stati oggetto di discussione, soprattutto per coloro che sono abituati a un calcio più fisico, in cui anche un lieve contatto non giustificava un calcio di rigore. Le critiche, pertanto, si sono concentrate non solo sulle decisioni degli arbitri, ma anche sul comportamento dei giocatori in campo, evidenziando una necessità di maggiore chiarezza e uniformità nelle valutazioni delle situazioni di gioco.
L’opinione di Rocchi
A seguito delle controversie emerse durante l’ultima giornata del Campionato di Serie A, Gianluca Rocchi, responsabile della Commissione Arbitri Nazionale (CAN), ha espresso il suo disappunto riguardo agli arbitraggi. Durante la presentazione del nuovo Codice di Giustizia Sportiva, svoltasi allo Stadio Meazza di Milano, Rocchi ha affermato: “Soddisfatto degli arbitraggi dell’ultima giornata? Direi di no”.
Rocchi ha sottolineato l’importanza della formazione degli arbitri, ma ha anche riconosciuto che ogni direttore di gara ha una propria interpretazione e filosofia. Ha dichiarato che, sebbene l’ideale sarebbe una totale omogeneità, ciò è irrealizzabile poiché gli arbitri sono esseri umani e ogni decisione è soggettiva.
In merito a possibili miglioramenti, Rocchi ha aperto alla possibilità di implementare il Var a chiamata e il tempo effettivo nel gioco. Ha spiegato che queste sono soluzioni in fase di valutazione e che il Var a chiamata potrebbe fungere da supporto per gli arbitri. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di affrontare il tema delle perdite di tempo, affermando che l’introduzione del tempo effettivo comporterebbe significativi cambiamenti, ma garantirebbe che tutte le squadre giochino lo stesso numero di minuti.
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