Serie A

Una Juventus difensiva vince a Firenze per 0-1, consolida il secondo posto ed ora è fuga a due con l’Inter

Scritto da Francesco Andriani, 5 Novembre 2023 - Tempo di lettura: 2 minuti

Fiorentina-Juventus 0-1, il gol di Miretti regala il successo ad Allegri che non arriva da tempo. Poche le occasioni bianconere, la Fiorentina attacca senza però incidere.

Una partita a due facce, anzi una e mezza. Dopo dieci minuti il gol di Miretti, il primo con la maglia della Juventus in Serie A e poi il nulla, o quasi: è stata la Fiorentina a quel punto a reagire subito e ad impostare una gara d’attacco, ma la Juventus ha fatto la partita difensiva perfetta.

Il gol di Miretti spiana la vittoria ad Allegri

Il gol di Miretti spiana la vittoria ad Allegri

Il commento della partita

Non ci ha messo molto l’incontro a trasformarsi in calcio fiorentino. Il gol di Miretti arrivato dopo appena dieci minuti di gioco è frutto di un’apertura di Rabiot per Kostic che serve l’assist perfetto con una rasoiata dove si è avventato il giovane numero venti bianconero. La gara si è trasformata ben presto in una serie di azioni di rimessa da parte della Juventus, che sperava di chiuderla in contropide.

Statistiche e informazioni della partita

I viola sono sembrati subito molto nervosi e, man mano che gli attacchi portati nel corso dei minuti (a dire la verità tutti molto simili e poco variegati) hanno trovato sempre un difensore avversario pronto a respingere, si è passati ad una partita molto fisica che di calcio ha avuto poco.

I difensori della Juventus, a dir la verità impeccabili dal punto di vista difensivo, non sono riusciti a tenere più di tanto il possesso della palla, con la squadra ospite che per tutto il primo tempo ha varcato la linea di centrocampo solo per i rinvii di Bremer, Locatelli o Kostic. Serve la pausa tra il primo ed il secondo tempo per ricaricare le energie ai bianconeri, che rientrano in campo più decisi. I primi minuti sono di nuovo le azioni d’attacco della Juventus ad essere registrate sul tabellino delle statistiche, ma la pericolosità è tutto dire.

Ci sono voluti dei cambi – da una parte e dall’altra – per rivitalizzare le azioni d’attacco soprattutto per i bianconeri, con Milik (che ha preso il posto di Chiesa) e Vlahovic (che ha preso il posto di Keane) che hanno fatto a sportellate guadagnano numerosi calci di punizione in attacco.

Allegri la vince un po’ come piace a lui, con poche azioni d’attacco ma grande attenzione difensiva, un modo di approcciare la gara che a Bergamo ha fruttato uno zero a zero che ha fatto perdere dei punti per strada. Se la Juventus vuole tenere il ritmo dell’Inter, deve inventarsi qualcosa a livello di gioco, qualcosa che le assenze – per i motivi vari che si conoscono – non bastano a giustificare la pochezza di un gioco per una squadra che ha un solo obiettivo stagionale.

Fra i migliori della Juventus spiccano Miretti (per il gol e per i primi venti minuti del primo tempo giocati con maestria in tutte le zone del campo) e Rugani, veramente attento su ogni colpo di testa. Per i viola spiccano Gonzalez (anche se troppo fumoso ed anche fallo, avendo rischiato un cartellino giallo su una scivolata a piedi uniti su Rugani che poteva avere anche i toni del rosso) e Parisi.

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