Serie A

La Roma vince in pieno recupero contro un coraggioso Lecce, che non meritava di perdere

Scritto da Gennaro Manzari, 5 Novembre 2023 - Tempo di lettura: 3 minuti

D'Aversa stava ormai pregustando la vittoria, con un Lecce in vantaggio di una rete (che poteva tranquillamente raddoppiare): nel finale il tour de force dei padroni di casa ha dato i suoi frutti.

Nell’ultimo istante, con il cuore palpitante, quando tutto sembrava essere già scritto. Per il Lecce, è un’ingiustizia, mentre per la Roma rappresenta una gioia inaspettata e anche un respiro profondo di sollievo. Questo perché fino al 46′ del secondo tempo, la squadra di Mourinho si trovava in svantaggio (con un gol di Almqvist) e sembrava affacciarsi sull’orlo del baratro.

La Roma soffre per 91 minuti, poi la ribalta

La Roma soffre per 91 minuti, poi la ribalta

Ci pensa un colpo di testa di Azmoun (che si sta dimostrando sempre all’altezza, come ha fatto contro il Monza) e un gol all’ultimo minuto da parte di Lukaku a regalare alla Roma un successo insperato. Questo risultato permette a Mourinho di superare Sarri in classifica, in attesa del derby della capitale di prossima domenica.

Mourinho fa all in e raccoglie il successo ribaltando il Lecce

Mourinho ha riaccolto Dybala nella formazione iniziale e ha assegnato ad Aouar il compito di marcare da vicino Ramadani nella costruzione del gioco del Lecce dal basso. D’altro canto, D’Aversa ha optato per un 4-2-3-1, con la peculiarità rappresentata da Rafia, che agisce sia come mezzala (partecipando alla costruzione del centrocampo) sia come trequartista. La Roma avrebbe potuto prendere immediatamente in mano le redini della partita, ma Lukaku ha fallito miseramente un rigore concesso dopo appena 2′ di gioco per un fallo di mano di Baschirotto su un tiro di Dybala. Questa occasione d’oro sprecata ha costretto i ragazzi di Mourinho a tenere il controllo del gioco (con opportunità per El Shaarawy e Aouar e un dribbling di Dybala in area concluso con una rabona troppo alta). Nonostante ciò, alla fine la difesa leccese ha retto bene.

Il primo tiro ospite (che è finito fuori) è arrivato solo al 29′ con Ramadani, ma il Lecce ha gradualmente guadagnato fiducia e ha creato un paio di altre occasioni con Banda. Nella prima di queste occasioni, lo zambiano ha chiesto un rigore per un presunto tocco di mano di Karsdorp, mentre nella seconda ha sprecato tutto nel momento cruciale. Nel frattempo, Dybala ha iniziato a orchestrare il gioco al centro del campo, con la Roma che stavolta si è concentrata maggiormente sul gioco centrale rispetto alle fasce laterali. Una mossa di genio da parte dell’argentino (con un mini-sombrero e un tiro al volo) ha portato la Roma nuovamente vicina al gol, ma senza riuscire a concretizzare: la palla gira appena a lato del palo difeso da Falcone.

Nel finale, D’Aversa ha compreso che poteva ancora giocarsela, soprattutto perché il Lecce ha guadagnato fiducia con il passare dei minuti. La velocità di Banda e Almqvist sulle fasce ha creato problemi alla difesa romanista, sebbene Pongracic abbia avuto un’opportunità gigante grazie a una palla persa da Aouar. Lukaku ha sprecato un’altra occasione contro Falcone, mentre El Shaarawy ha mancato a sua volta un’opportunità potenziale per segnare. Ora la partita è più equilibrata, poiché la ricerca del gol da parte della Roma ha aperto spazi invitanti per le ripartenze degli ospiti. Quindi, dopo un mese e mezzo, Renato Sanches è tornato in campo, ma è stato Almqvist al 26′ a superare Rui Patricio e a portare in vantaggio il Lecce (con un clamoroso doppio errore di Mancini su Banda). Mourinho ha risposto cambiando prima in un 3-4-3 (inserendo Azmoun) e poi in un 4-2-4 (con Belotti a supporto di Lukaku e Azmoun, mentre Dybala e Azmoun si allargavano).

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L’argentino ha sfiorato il pareggio, poi Strefezza è stato ad un soffio dal 2-0 (poteva servirla in mezzo per uno smarcato Piccoli). Al 91′ è arrivata la svolta all’Olimpico, quando tutto sembrava ormai concluso: prima Azmoun ha pareggiato con un colpo di testa nel recupero, grazie a un assist di Zalewski, poi Lukaku ha trovato il guizzo decisivo in area per il 2-1 al minuto 94, facendosi perdonare l’errore dal dischetto dopo 3 minuti di gioco ad inizio gara.

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