Milan-Udinese 0-1, prima vittoria di Cioffi in campionato con un rigore di Pereyra e poche emozioni. Momentaccio Milan
Questo Milan sembra lontano anni luce dalle prime squadre al vertice: lento e senza idee, si fa imbrigliare da un'Udinese ordinata che senza troppi patemi d'animo controlla il match.
Una partita terribile. Così si potrebbe riassumere una gara con pochissime emozioni, un Milan scarico e l’Udinese che vince facendo il minimo indispensabile.
Due squadre scariche sin dalle prime battute del primo tempo, con poche occasioni e tante leziosità fino al calcio di rigore che al minuto 61 ha cambiato la gara. Pereyra lo trasforma spiazzando Maignan e l’Udinese è in vantaggio. Da quel momento la squadra ospite che sceglie di giocare unicamente di rimessa, il Milan invece che fa fatica a costruire, con le chiavi del centrocampo consegnate ad Adli, entrato nel primo minuto del secondo tempo.
Le fatiche di Pioli
Lecito pensare che il Milan abbia la testa rivolta alla Champions, con la gara casalinga contro il PSG da giocare. Plausibile, ma non permesso alla squadra di Pioli, che le ha tentate tutte, nei cambi e nelle idee, pur di arrivare in zona gol. Adli è spaesato in mezzo al campo, costretto a costruire senza mezz’ali che accompagnano l’azione, con un Leao che si intestardisce dal primo all’ultimo minuto della partita in azioni e corse personali che si stampano sulla fisica difesa bianconera che controlla le azioni d’attacco di un Milan lento e prevedibile.
Giroud, dopo il gol subito, è stato praticamente isolato davanti a fare a sportellate in maniera disperata, ma non è l’unico ad aver sfoderato questa prestazione sottotono. Non possono – i rossoneri – dipendere dagli strappi del loro numero 10 ed è lecito chiedersi, probabilmente, il senso della campagna acquisti estiva fatta di tanti nomi ma anche da tante scommesse: l’infermeria è piena dei nuovi arrivati, turnover per la coppa a parte.
Senza pressing e senza anima, Pioli dovrebbe farsi qualche esame di coscienza sul proprio assetto tattico, sulla capacità di cambiare modulo a gara in corso e sugli uomini che da subentrati dovrebbero dare lo sprint necessario per incanalare una gara nata storta e finita male. La testardaggine di Leao è la sintesi perfetta del Milan visto stasera, incapace di sfruttare i 7 lunghi minuti di recupero concessi: il portoghese corre, li vuole dribblare tutti, ma viene raddoppiato e fermato con regolarità. Solo Giroud alla fine impegna Silvestri in una parata plastica per un colpo di testa ravvicinato ed un tiro di Florenzi deviato in angolo, dopo le proteste per un tocco di braccio presunto di un giocatore dell’Udinese.
Si può dire che quei lunghi sette minuti di recupero possano contenere gli highlights dell’intera prestazione dei padroni di casa, con un’ottima occasione per Okafor che si fa togliere palla ad un metro e mezzo dalla porta da un scivolata dei difensori friuliani, un altro tiro di Florenzi da fuori area che fa fare bella figura a Silvestri e poi poche altre emozioni ancora, tra cui un tiro di Leao a lato di poco.
Gioia friuliana
L’Udinese dimostra una buona condizione fisica con giocatori che hanno gamba e capacità di raddoppiare e di sovrapporsi. Eppure, rigore a parte, una delle situazioni più pericolose per gli uomini di Cioffi arrivano dalla conclusione di Thauvin a dieci minuti dalla fine e dagli inserimenti di Lucca, mese per cercare di strappare qualche contropiede finale, e per poco non ci riesce a porta quasi vuota. Arriva così la prima vittoria in campionato per l’Udinese, che pare finalmente resuscitata.