Serie A

Modric al Milan: “Voglio portare la mia fame di vittorie, questo club non può accontentarsi della mediocrità”

Scritto da Luca Bortuzzo, 17 Luglio 2025 - Tempo di lettura: 3 minuti

Modric arriva al Milan non solo per giocare, ma per incidere. Vuole essere un mentore per i giovani, un riferimento per lo spogliatoio, un uomo squadra che con il suo esempio possa elevare il livello di tutta la rosa

Luka Modric ha iniziato ufficialmente la sua nuova avventura al Milan e in Italia. Dopo oltre un decennio di trionfi con la maglia del Real Madrid, il fuoriclasse croato si è trasferito in rossonero, deciso a scrivere – forse l’ultimo – capitolo sportivo importante della sua carriera. Intervistato da Milan TV, Modric ha reso noti i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta del club milanese, sottolineando la sua ambizione e il legame affettivo con i colori rossoneri, risalente ai tempi dell’infanzia. “Da piccolo guardavo molto la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita. Boban era il mio idolo e questo ha influito tanto. Quando è arrivata la chiamata del Milan non ho avuto dubbi”.

Modric si presenta al Milan

Il suo approdo a Milano, in fondo, è un ritorno alle origini: a quella maglia rossonera che da bambino sognava indossare. Ora che quel sogno è realtà, il suo obiettivo è uno solo: vincere ancora

Il ruolo decisivo di Igli Tare

A convincere definitivamente Modric è stato anche il direttore sportivo del Milan, Igli Tare, che ha personalmente illustrato il progetto tecnico recandosi in Croazia. Un gesto apprezzato dal campione, che ha visto in quella visita la testimonianza della volontà concreta del club di puntare su di lui. “Mi ha colpito molto che il ds sia venuto fino in Croazia per spiegarmi il piano del Milan. Ha fatto la differenza. Ho sentito quanto mi volessero. Il Milan è tra i club più importanti d’Europa, e una squadra così non può accontentarsi della mediocrità: deve puntare ai massimi obiettivi, come vincere e competere con le migliori”.

Nonostante i quasi quarant’anni, Modric è determinato a dimostrare ancora il suo valore. “Ho ancora dentro di me la passione per il calcio e la voglia di lottare. Voglio aiutare i miei compagni, guadagnarmi il posto con il lavoro quotidiano e trasmettere la mia mentalità vincente. Per me il rispetto verso squadra, allenatori e società è fondamentale”. Il croato si pone dunque come punto di riferimento tecnico e morale per una squadra che vuole voltare pagina dopo una stagione complicata.

In patria, il trasferimento al Milan è stato accolto con grande entusiasmo. Secondo Vedran Babic, giornalista sportivo croato, la decisione di Modric di restare in Europa è stata apprezzata non solo per motivi sportivi, ma anche per l’impatto positivo sulla nazionale. “Il pubblico croato è contento perché significa che giocherà almeno un altro anno con la nazionale. I tifosi della Dinamo speravano in un suo ritorno, ma non era realistico. Al Milan potrà essere il leader di una squadra con grandi ambizioni”.

L’assenza dalla Champions un vantaggio

Anche se il Milan non parteciperà alle coppe europee nella prossima stagione, questa situazione potrebbe rappresentare un vantaggio per Modric. “Non dover affrontare il Real Madrid in Champions eviterà emozioni forti. Inoltre, con meno partite, potrà restare fresco fisicamente e dare il massimo con la nazionale”, ha osservato Babic, aggiungendo che l’ambiente del club e la presenza di altri croati in Serie A hanno reso Milano una destinazione perfetta per il centrocampista.

La figura di Modric è vista anche come un elemento chiave per far ritrovare al Milan una mentalità vincente, smarrita nell’ultima stagione segnata da instabilità e risultati deludenti. “Mancava un’identità. Ma con l’arrivo di un campione come lui, che ha vinto tutto ed è un esempio di professionalità, la squadra può ritrovare equilibrio e ambizione”, ha concluso il giornalista croato.

Nonostante l’età, Modric ha appena concluso una stagione con oltre 70 presenze tra club e nazionale. La sua longevità sportiva è frutto di una gestione intelligente e di una condizione fisica ancora invidiabile. “Si è saputo dosare, è in grande forma e potrebbe tranquillamente giocare ancora a lungo. Per lui, una partita a settimana, come succederà ora, è lo scenario ideale”, ha spiegato Babic.

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