Serie A

Il Venezia vince in casa con la Fiorentina e si candida seriamente per la salvezza

Scritto da Michael Sousa, 12 Maggio 2025 - Tempo di lettura: 2 minuti

Grazie a questo risultato, i lagunari possono prepararsi con rinnovata fiducia alla delicata sfida salvezza contro il Cagliari. Una vittoria che pochi avrebbero pronosticato settimane fa, ma che oggi ridà speranza e concretezza all’obiettivo della permanenza in Serie A

Il Venezia centra un successo fondamentale nella corsa per la permanenza in Serie A, imponendosi per 2-1 sulla Fiorentina allo stadio Penzo. Per la prima volta dall’inizio del 2025, la squadra lagunare lascia le ultime tre posizioni della classifica, rilanciandosi in vista dello scontro diretto di domenica prossima contro il Cagliari. Al contrario, per la Fiorentina sfuma ogni residua ambizione europea.

Le scelte iniziali e un primo tempo vivace di entrambe le formazioni

Il tecnico Eusebio Di Francesco punta sul duo offensivo formato da Oristanio e Yeboah, con Kike Perez recuperato dopo il trauma cranico patito a Torino. Palladino, privo di Zaniolo per squalifica e senza Kean e Gudmundsson, opta per Beltran in attacco, supportato da Ndour e Richardson.

Per il Venezia si riaprono le speranze salvezza. Per i viola invece l'Europa si allontana definitivamente

Per il Venezia si riaprono le speranze salvezza. Per i viola invece l’Europa si allontana definitivamente

Il Venezia parte forte e, dopo mezz’ora, Yeboah spreca un’ottima occasione non trovando l’assist vincente per Oristanio. I viola rispondono con un paio di tiri dalla distanza di Mandragora. Al 27’, un errore di Zerbin rischia di costare caro, ma Radu salva su Fagioli con un grande intervento. Zerbin prova a riscattarsi pochi minuti dopo, ma la sua conclusione è centrale e facile preda di De Gea. Nel recupero, Yeboah fallisce clamorosamente un contropiede in solitaria, sparando lontano dai pali.

Partita condizionata per gli ospiti anche dalle numerose assenze nella Fiorentina, con Gudmundsson costretto al forfait dell’ultimo minuto per problemi fisici, dopo Kean e Cataldi.

La squadra viola è schierata con Beltran unico riferimento offensivo, supportato da Ndour e Fagioli in posizione di mezzali. Il primo tempo si sviluppa su ritmi blandi, con poche occasioni degne di nota che possiamo così riassumere: al 27’ Fagioli impegna Radu con un tiro insidioso, mentre nel finale Ndour sfiora il gol e Yeboah spreca da buona posizione.

Il Venezia accelera e gira la gara a proprio favore nella ripresa

Nella seconda frazione, i padroni di casa alzano il ritmo approfittando anche della stanchezza accumulata dai viola nei 120 minuti della Conference League. Al 13’ Yeboah sfonda sulla destra e serve Oristanio, che sfiora il palo esterno. Due minuti dopo arriva il vantaggio: Perez attira su di sé la difesa ospite e trova Candè in area, che controlla di petto e insacca con decisione.

Palladino risponde con i cambi, ma al 22’ la Fiorentina va vicina al pari con Ranieri, fermato solo da un intervento miracoloso di Radu che devia sul palo. Dalla ripartenza successiva nasce il raddoppio veneziano: Zerbin serve un assist perfetto per Oristanio, che di testa batte De Gea.

La Fiorentina sembra al tappeto, ma al 31’ Mandragora accorcia le distanze con un gran tiro in caduta, trovato da Adli in mezzo a una selva di gambe. Il tecnico ospite tenta il tutto per tutto inserendo Colpani, mentre Di Francesco risponde con cambi difensivi e fisicità in mezzo al campo.

L’ingresso di Condè dura poco: il centrocampista francese si infortuna dopo un contrasto e viene subito sostituito. Nonostante gli assalti finali dei viola e alcune situazioni confuse in area lagunare, il Venezia resiste con determinazione.

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