Serie A

Chi è Comolli e perchè va alla Juventus

Scritto da Manuel Bendoni, 28 Maggio 2025 - Tempo di lettura: 3 minuti

In un momento di rinnovamento per la Juventus, si prepara un’importante novità nell’organigramma societario: Damien Comolli, dirigente francese ed ex presidente del Tolosa, è pronto a iniziare una nuova avventura a Torino come direttore generale

Comolli risponderà direttamente all’amministratore delegato Maurizio Scanavino e rappresenterà un punto di riferimento centrale per l’attività di Cristiano Giuntoli, attuale responsabile dell’area sportiva. La sua nomina, ormai imminente, segna un deciso passo in avanti nella riorganizzazione gestionale voluta dalla proprietà, con il chiaro intento di potenziare la struttura operativa del club bianconero.

Chi è Comolli e perchè va alla Juventus?

Chi è Comolli e perchè va alla Juventus?

L’introduzione di questa figura porterà inevitabilmente a un riequilibrio nei processi decisionali, introducendo un ulteriore livello tecnico-gestionale nel percorso di sviluppo del club. Si valuta anche il suo ingresso nel Consiglio di Amministrazione, dove potrà offrire un supporto strategico alle dinamiche aziendali legate al calcio.

Comolli lascia il Tolosa: il saluto e il bilancio della sua esperienza

La sua esperienza a Tolosa si è conclusa ufficialmente con le dimissioni presentate in questi giorni, chiudendo un ciclo iniziato nel 2020 sotto la guida di RedBird Capital Partners. Durante il suo mandato, Comolli ha guidato il club francese alla promozione in Ligue 1 nel 2022 e alla conquista della Coppa di Francia nel 2023, riportando prestigio e risultati in una piazza storica. Il comunicato del club ha sottolineato l’impatto positivo e il progresso strutturale e sportivo raggiunto sotto la sua gestione.

Attraverso un lungo messaggio pubblicato su X, Comolli ha espresso la propria gratitudine verso la città di Tolosa, lo staff, i giocatori e i tifosi. Ha definito quella della sua uscita “la decisione professionale più difficile mai affrontata”, rivelando che la riflessione era in corso da mesi. Ha ricordato i successi, la crescita del centro sportivo e il modello di sostenibilità economica adottato. Ha anche parlato dello sviluppo di un nuovo stadio e di una sessione di mercato già pianificata nei minimi dettagli, a testimonianza di una gestione completa e lungimirante.

Rimescolamento ai vertici bianconeri

Il suo arrivo a Torino coincide con l’uscita di scena di Francesco Calvo, destinato a diventare CEO dell’Aston Villa. Giorgio Chiellini, già entrato nei quadri dirigenziali juventini, assumerà un ruolo più ampio, subentrando proprio nell’area politico-istituzionale lasciata da Calvo. Inoltre, è previsto anche il ritorno di Matteo Tognozzi, precedentemente a capo dello scouting internazionale e reduce dall’esperienza come direttore sportivo del Granada.

Nonostante il lavoro di Cristiano Giuntoli abbia portato a un netto ridimensionamento del monte ingaggi, alcune operazioni di mercato non avrebbero convinto la proprietà. La cessione di Dean Huijsen, passato dal Bournemouth al Real Madrid per una cifra elevata, è stata oggetto di critiche, così come altri movimenti poco strategici. Il ritorno in organico di Tognozzi, scopritore dello stesso Huijsen e di Kenan Yildiz, potrebbe contribuire a rafforzare ulteriormente l’area scouting.

Il nodo allenatore: Conte o Tudor?

Chiellini, uomo di fiducia della proprietà, avrebbe già sondato Antonio Conte per un eventuale ritorno sulla panchina bianconera. L’opzione resta in bilico, complice la corte serrata di De Laurentiis, deciso a soddisfare le richieste del tecnico sul mercato. Intanto, non è da escludere una conferma di Igor Tudor, che ha chiuso la stagione alla guida della Juventus. Le sue parole, incentrate sulla valorizzazione dei giovani e sulla necessità di inserire esperienza, potrebbero influenzare le scelte della nuova dirigenza.

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