Calhanoglu, cosa è cambiato? Quel fastidio muscolare non giustifica i meno gol e i meno minuti giocati
Hakan Calhanoglu, centrocampista turco dell'Inter, sta attraversando un'annata particolarmente difficile, con prestazioni meno incisive rispetto alla stagione precedente
Problemi muscolari ricorrenti hanno costretto Calhanoglu a rimanere fuori per dieci partite, limitando significativamente il suo apporto alla squadra nerazzurra. Ma si tratta di un momento della stagione o Hakan è in involuzione?

Hakan Çalhanoglu
Il derby e la delusione personale, culminata con la sostituzione
Uno dei momenti più emblematici delle sue difficoltà si è verificato nell’ultimo derby contro il Milan. Determinato a giocare contro la sua ex squadra, il numero 20 interista ha accelerato il recupero per essere presente in campo. Tuttavia, la sua performance è stata al di sotto delle attese: appariva ancora lontano dalla forma migliore e un suo errore in fase di impostazione ha portato al gol del vantaggio rossonero. La sua espressione al momento della sostituzione, visibilmente contrariata e carica di frustrazione, ha evidenziato la delusione per una prestazione non all’altezza delle sue capacità.
Paragonando questa annata con quella precedente, emergono differenze notevoli. Al 4 febbraio dello scorso anno, l’Inter aveva disputato 26 partite e Calhanoglu era stato assente solo una volta, a causa di una squalifica. Quest’anno, invece, ha già saltato 11 incontri: uno per turnover e ben dieci per problemi fisici. Nonostante la sua assenza, l’Inter ha ottenuto comunque buoni risultati, collezionando otto vittorie e tre pareggi (contro Monza, Juventus e Bologna), ma lasciando per strada sei punti preziosi.
Anche le statistiche individuali confermano il calo di rendimento del turco. Il suo minutaggio medio per partita si è ridotto, passando da 81 a 65 minuti. Inoltre, il contributo in termini di reti e assist è sceso: dai 14 partecipazioni dirette ai gol della scorsa stagione (11 gol e 3 assist) alle attuali 8 (6 reti e 2 passaggi decisivi). Anche il numero di tiri tentati e di lanci lunghi è diminuito, segno di una minore centralità nel gioco della squadra.
L’influenza negativa degli infortuni sulla stagione di Calhanoglu è evidente. Ora l’allenatore Simone Inzaghi spera di recuperarlo al massimo della forma per affrontare il cruciale periodo tra febbraio e marzo, una fase che sarà decisiva per le ambizioni dell’Inter sia in campionato che nelle competizioni europee.
Calo nei numeri offensivi. Dal punto di vista delle statistiche offensive, Calhanoglu sta vivendo un’annata meno prolifica. Se la scorsa stagione aveva registrato 11 gol e 3 assist fino a questo punto, quest’anno si è fermato a 6 reti e 2 assist. Anche il numero di tiri tentati e di passaggi lunghi effettuati è diminuito, segnale di una partecipazione meno incisiva nella manovra nerazzurra. Nonostante la sua assenza in molte partite, l’Inter è riuscita a ottenere 8 vittorie e 3 pareggi nelle gare giocate senza di lui, perdendo però 6 punti complessivi. Questo dimostra che, sebbene la squadra abbia trovato soluzioni alternative, la mancanza di un regista come Calhanoglu ha comunque inciso sul rendimento generale.
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