Il trasferimento di Nicolò Fagioli alla Fiorentina e il retroscena nascosto
Gli ultimi passi per concludere l’affare sono stati determinati dagli interventi di Daniele Pradè e Raffaele Palladino
L’ultimo giorno di mercato invernale ha segnato una svolta importante nella carriera di Nicolò Fagioli, che ha lasciato la Juventus dopo undici anni per trasferirsi alla Fiorentina. L’accordo definitivo è stato raggiunto alle 22:30, quando il club viola ha presentato il quarto e ultimo rilancio, convincendo la dirigenza bianconera. Il trasferimento è stato finalizzato in extremis, con la firma del giocatore e la conclusione della procedura a soli dieci minuti dalla chiusura della sessione.

Fagioli alla Fiorentina è l’ultimo colpo in uscita del calciomercato invernale della Juventus
L’interesse del Marsiglia e il ruolo di De Zerbi
Già da alcuni giorni la Fiorentina aveva trovato un’intesa di massima con il giocatore, ma la vera concorrenza è arrivata dal Marsiglia. Roberto De Zerbi, da tempo estimatore di Fagioli, lo aveva contattato a novembre per illustrargli il progetto tecnico e il metodo di lavoro. Il club francese, pur offrendo un ingaggio leggermente inferiore, era convinto di poter concludere l’operazione e nella mattinata dell’ultimo giorno di mercato ha avviato i primi contatti ufficiali con la Juventus.
Il confronto con Allegri e il dietrofront sul Marsiglia
Durante il viaggio verso Torino, Fagioli ha ripensato alla sua esperienza in bianconero e ha iniziato a nutrire dubbi sulla possibilità di trasferirsi all’estero. Questo lo ha portato a ignorare le chiamate del Marsiglia, mettendo a rischio la trattativa. Per cercare di sbloccare la situazione, la dirigenza del club francese ha coinvolto Massimiliano Allegri, ex tecnico della Juventus, con cui Fagioli si è confrontato per un consiglio. Allegri lo ha invitato a fare chiarezza sulle proprie intenzioni, portandolo a contattare De Zerbi per ringraziarlo e comunicargli la decisione di non accettare la proposta del Marsiglia.
Trascorsa la serata al centro sportivo della Juventus in attesa di sviluppi, Fagioli ha visto concretizzarsi il passaggio alla Fiorentina tra le 20 e le 21. Con il Marsiglia fuori dalla corsa, il club viola ha intensificato i rilanci, trovando l’accordo con la dirigenza bianconera. Nonostante le perplessità di Giuntoli e del suo staff, che ritenevano l’operazione meno vantaggiosa del previsto, la Juventus ha accettato la cessione per rispettare la volontà del giocatore, ormai ai margini del progetto tecnico di Thiago Motta.
Pradè, direttore sportivo viola ha rassicurato Fagioli sulla chiusura della trattativa, mentre Palladino ha illustrato i motivi per cui il progetto della Fiorentina fosse la scelta migliore per il suo percorso. Palladino, che ha vissuto un’esperienza simile nei suoi anni alla Juventus prima di proseguire la carriera altrove, ha saputo toccare i punti giusti per convincere il centrocampista. Un approccio simile era stato adottato con Moise Kean nell’estate precedente, contribuendo al suo rilancio in Serie A. Ora Fagioli è pronto per la nuova avventura a Firenze, dove indosserà la maglia numero 44 e cercherà di riconquistare spazio, anche in ottica nazionale.
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