Atalanta, Milan e Roma: la classifica mente, ma non troppo. Siamo solo alla quarta giornata ed è già tempo di certezze
Le tre squadre sono chiamate a dare una risposta importante in questa gara di campionato: ecco come arrivano alle sfide della quarta giornata.
Siamo alla quarta giornata di campionato, con alcuni match fondamentali per dare un senso alla stagione di Roma, Atalanta e soprattutto Milan. Il quattordicesimo posto degli uomini di Fonseca getta qualche dibattito sulla scelta del tecnico di quest’estate e la squadra è attesa da una gara – quella col Venezia – apparentemente agevolissima. Ma è nel lungo periodo che sono attese le risposte di questo Milan ancora troppo acerbo e che deve già affrontare la prima di Champions e poi il derby di Milano in meno di dieci giorni. La classifica dopo quattro giornate parla chiaro: Milan e Roma con due soli punti, Atalanta 3.
La Roma, dal canto suo, deve dare qualche certezza lì davanti dopo aver stoppato la Juventus allo Stadium. I nuovi arrivi promettono maggiore solidità difensiva, ma davanti bisogna sbloccarsi: il Genoa non è la squadra migliore per una prestazione in scioltezza. E poi l’Atalanta, che contro la Fiorentina deve dimostrare che le sue ambizioni “da grande” non si sono esaurite lo scorso campionato.
Genoa-Roma
La partita tra Genoa e Roma, in programma domenica al Ferraris, vedrà due squadre a caccia della loro prima vittoria in campionato: per i padroni di casa si tratterebbe della prima vittoria casalinga, mentre per la Roma sarebbe la prima in assoluto. Il Genoa ha ottenuto finora 4 punti, grazie al pareggio con l’Inter, alla vittoria contro il Monza e alla sconfitta con il Verona. La Roma ha accumulato 2 punti, frutto dei pareggi con Cagliari e Juventus, e della sconfitta contro l’Empoli.
Per il Genoa, l’allenatore Alberto Gilardino deve fare i conti con diversi assenti, tra cui Fabio Miretti, Brooke Norton Cuffy, Alessandro Zanoli e Alan Matturro. Junior Messias potrebbe non recuperare, con Ruslan Malinovskyi pronto a sostituirlo. Tuttavia, Koni De Winter e Mattia Bani potrebbero tornare titolari. Johan Vasquez, rientrato dal Nord America poco prima della partita, rimane in dubbio.
Per la Roma, l’unico dubbio riguarda le condizioni di Artem Dovbyk, che si sta riprendendo da un infortunio muscolare ma potrebbe comunque essere titolare accanto a Paulo Dybala. In caso contrario, giocherebbe Soulé. A centrocampo sarà confermato Manu Koné, mentre Enzo Le Fée è fuori dai giochi. In difesa, potrebbe debuttare Mario Hermoso, con Mathias Hummels inizialmente in panchina.
Fonseca ha le idee chiare per questo Milan
Per il Milan è il momento in cui le prestazioni in campo devono mettere in ombra le voci intorno alla squadra, che si prepara alla sfida di sabato 14 settembre contro il Venezia, in programma alle 20:45 a San Siro, con il tecnico Paulo Fonseca che, nonostante la pressione per i risultati deludenti delle prime tre partite (due punti in tre incontri), rimane fiducioso. Fonseca ha sottolineato l’importanza di vincere per rendere orgogliosi i 70.000 tifosi attesi allo stadio e ha ribadito che l’obiettivo della squadra resta la vittoria dello scudetto.
L’allenatore ha minimizzato le discussioni sul caso del “cooling break” e non ha confermato se Theo Hernandez e Leao saranno titolari. Ha spiegato di essere sempre sotto esame, ma che la sua attenzione è rivolta esclusivamente al lavoro sul campo e al miglioramento della squadra. Sul piano tattico, ha confermato l’intenzione di non cambiare sistema difensivo, poiché per lui contano le dinamiche di gioco più che la posizione iniziale dei giocatori.
Durante la sosta, il lavoro si è concentrato soprattutto sulla difesa, dato il numero limitato di giocatori a disposizione. Fonseca ha ribadito la volontà di rendere il Milan una squadra dominante, capace di controllare il gioco attraverso il possesso palla, per subire meno gol. Infine, ha parlato dei suoi rapporti con la società, confermando contatti frequenti con i dirigenti e con Ibrahimovic. Il tecnico rimane convinto che il Milan debba puntare a vincere sempre, ribadendo che lo scudetto resta l’obiettivo principale. Intanto, a Milano si inizia a respirare una certa aria di derby.
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