Derby di rissa e provocazioni, finisce 2-0 per la Roma: ma il calcio non fa una gran bella figura
Questo derby numero 184 della storia resta impresso non solo per il risultato, ma per l’infuocato finale che, pur tra polemiche e cartellini, ha trovato una chiusura all’insegna dello sport
Il derby della Capitale, conclusosi con la vittoria della Roma per 2-0 contro la Lazio, non è passato inosservato solo per il risultato sul campo, ma anche per un finale esplosivo. La partita, giocata allo Stadio Olimpico il 5 gennaio 2025, è stata caratterizzata da una maxi rissa negli istanti conclusivi, avvenuta nei pressi della panchina giallorossa. Questo episodio ha portato a due espulsioni: il rosso diretto per Taty Castellanos della Lazio e per un membro dello staff di Claudio Ranieri. Inoltre, Evan Ndicka della Roma è stato ammonito per il suo coinvolgimento nella confusione generale.

Pellegrini si è ripreso l’affetto dei propri tifosi
La Roma si aggiudica il derby della Capitale, superando la Lazio con due reti segnate tra l’11° e il 18° minuto. Il capitano Lorenzo Pellegrini, al rientro da titolare, ha sbloccato il risultato con un gol spettacolare, seguito pochi minuti dopo dal raddoppio di Saelemaekers su ribattuta. Nonostante i tentativi della Lazio, soprattutto nel secondo tempo, la difesa giallorossa ha resistito. Nel finale, una rissa a bordocampo ha portato all’espulsione di Castellanos. La Roma conquista il secondo derby consecutivo e risale nella parte sinistra della classifica.
Il momento clou: cosa è successo nel recupero
Al minuto 93, vicino alla panchina della Roma, un secondo pallone finisce in campo e viene rapidamente lanciato fuori. Poco dopo, quasi sulla linea di metà campo, si consuma uno scontro tra Mats Hummels e Castellanos. Entrambi cadono a terra, ma al momento di rialzarsi la situazione degenera. Il difensore tedesco della Roma si avvicina con atteggiamento provocatorio al giocatore argentino, scatenando la reazione di quest’ultimo. Castellanos risponde al confronto, e Hummels cade a terra con le mani sul volto, come se fosse stato colpito.
L’episodio ha provocato l’immediata corsa delle due panchine verso il centro della contesa, trasformando il campo in un luogo di caos. L’arbitro Luca Pairetto, insieme ai suoi collaboratori, ha tentato di ristabilire l’ordine senza riuscirci immediatamente. Alla fine, la spinta di Ndicka ai danni di Castellanos è stata l’unica azione rilevata ufficialmente dall’arbitro, mentre Hummels è stato risparmiato da ulteriori sanzioni.
Nonostante la tensione palpabile, il derby si è concluso con un gesto di fair play tra i due allenatori. Claudio Ranieri e Marco Baroni si sono salutati cordialmente al termine della gara, cercando di smorzare il clima incandescente. Baroni ha elogiato la prestazione della Roma, mentre Ranieri ha espresso dispiacere per gli episodi accaduti nel finale. In un’intervista a Dazn, il tecnico giallorosso ha dichiarato: “Mi dispiace per quello che è successo alla fine. La partita era filata via serenamente e non dovevamo fare questa cosa qua“.
L’arbitraggio, che ha visto l’estrazione complessiva di ben dieci cartellini, ha cercato di gestire una sfida intensa e ricca di significato emotivo. Nonostante il caos, il momento finale tra Ranieri e Baroni ha rappresentato una nota positiva in una serata tanto spettacolare quanto controversa.
La Lazio, colpita dai due gol iniziali, è apparsa sottotono rispetto alla squadra capace finora di esprimere un calcio brillante. Baroni, dopo aver raggiunto l’intervallo senza ulteriori danni, ha cambiato strategia inserendo Dia e Tchaouna, rendendo la ripresa un assedio alla porta di Svilar. Nonostante numerose occasioni create da Zaccagni, Dia, Castellanos e Guendouzi, i biancocelesti non sono riusciti a concretizzare, lasciando il risultato invariato. La Roma, grazie a una solida prestazione difensiva chiesta da Ranieri, ha resistito alla pressione avversaria, conquistando la vittoria nel derby. Nonostante la superiorità in classifica della Lazio (+12 punti), la Roma ha dato segnali di ripresa con la nuova gestione tecnica. Il finale, tuttavia, è forse una delle poche cose che ricorderemo di questo derby incolore.
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