Como, non chiamatela “piccola”: un mercato da top club con investimenti record e strategia da squadra internazionale
Il Como non si accontenta di essere una sorpresa in Serie A, ma vuole diventare un punto di riferimento per il calcio italiano ed europeo, con una visione che unisce sport, economia e valorizzazione del territorio
Il Como ha letteralmente dominato la sessione invernale di calciomercato con una spesa superiore ai 57 milioni di euro, cifra che pochi club in Europa hanno eguagliato. Solo giganti come Manchester City, Rennes e Paris Saint-Germain hanno investito di più in nel mese di gennaio. La dirigenza del club lombardo preferisce parlare di “investimenti” piuttosto che di spese, poiché l’obiettivo è costruire una squadra solida e competitiva in Serie A.

Lo stadio del Como, al centro di un progetto di ampliamento e ristrutturazione
Dopo il ritorno nella massima serie lo scorso anno, il Como punta a stabilizzarsi nel campionato, seguendo il modello dell’Atalanta, che in un decennio è passata dall’essere una realtà provinciale a competere e vincere in Europa. Per farlo, il club ha rinforzato la rosa in ogni reparto con acquisti mirati: dal portiere francese Jean Butez all’attaccante greco Anastasios Douvikas, passando per un trio di giovani talenti spagnoli (Diao, Alex Valle e Azon) con un’età complessiva di appena 61 anni.
A livello di spesa, il Como è stato il club italiano più attivo in questa finestra di mercato e si è classificato al quarto posto tra le società europee con il maggiore esborso, dietro solo al City (218 milioni), al Rennes e al PSG. Se si considerano anche gli investimenti effettuati in estate, il totale per la stagione 2024-25 raggiunge la cifra record di 105,1 milioni di euro.
La filosofia di Fabregas: giovani e crescita, ma dalla proprietà arrivano anche i soldi
L’attenzione ai giovani è un elemento chiave della strategia del Como, in perfetta sintonia con la visione del tecnico Cesc Fabregas. L’allenatore spagnolo, che ha iniziato la sua carriera in panchina proprio con la Primavera del club, è stato promosso in prima squadra nel novembre 2023, dopo l’esonero di Moreno Longo, allora in zona playoff in Serie B.
Da quel momento, Fabregas ha dimostrato di credere nei giovani, lanciandoli con coraggio: Diao ha segnato due reti nelle sue prime partite da titolare, mentre Alex Valle ha mostrato grande carattere contro un Bologna particolarmente agguerrito. L’investimento sui giovani non è solo una scelta tecnica, ma anche economica. Come spiegato dal presidente Mirwan Suwarso, rappresentante italiano della proprietà indonesiana dei fratelli Hartono, il settore giovanile è fondamentale per il club.
Suwarso ha sottolineato che il mercato italiano impone restrizioni finanziarie e lunghe procedure burocratiche, rendendo più difficile operare con rapidità. Per questo motivo, il Como sta sviluppando un proprio vivaio e sfruttando collaborazioni con club prestigiosi come l’Ajax, così da poter crescere talenti in casa e ridurre la dipendenza dagli acquisti internazionali.
Un progetto globale: il “Comotainment”
L’ambizione del Como non si limita al calcio giocato. La società ha una visione più ampia che punta a trasformare il club in un marchio globale, sfruttando l’attrattiva unica del Lago di Como, definito “il più bello del mondo“. L’obiettivo è fare della città un punto di riferimento internazionale, con il calcio come vetrina privilegiata.
In questa strategia rientra anche l’invito di celebrità internazionali alle partite casalinghe, un’iniziativa che va oltre il semplice marketing. Il progetto prevede anche interventi concreti di riqualificazione urbana e sviluppo turistico, per migliorare non solo l’immagine del club, ma anche la qualità della vita dei cittadini. Un tassello fondamentale di questa espansione è la costruzione del nuovo stadio Sinigaglia, che proprio di recente ha compiuto il primo passo ufficiale verso la realizzazione.
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