La sonora sconfitta della Lazio non è un passo indietro per gli uomini di Baroni (è stata troppo forte l’Inter)
La sconfitta contro l’Inter segna una battuta d’arresto importante, ma il tecnico e il suo staff sembrano determinati a trasformare questa caduta in un’opportunità di crescita per la Lazio, che dovrà ritrovare presto fiducia ed equilibrio per proseguire il proprio cammino in campionato
La Lazio subisce una sconfitta storica e pesante all’Olimpico, cedendo per 6-0 contro un’Inter spietata. Questo risultato, mai visto nella storia ultracentenaria del club, rappresenta un duro colpo per i biancocelesti, reduci da un ottimo inizio di stagione. L’ultima debacle casalinga risaliva a marzo 2024 contro l’Udinese, ma questa volta la squadra di Baroni ha mostrato fragilità emotiva e organizzativa contro una delle migliori squadre del campionato.

Baroni commenta la sonora sconfitta della sua Lazio
L’analisi di Baroni: “Mi assumo tutte le responsabilità”
Marco Baroni non cerca scuse dopo la pesante sconfitta. Intervistato ai microfoni di DAZN, il tecnico si è detto profondamente deluso per la prestazione della squadra e ha riconosciuto le proprie colpe: “Abbiamo ceduto dal punto di vista nervoso alla prima difficoltà. È mia responsabilità: non sono stato in grado di gestire l’emotività della squadra. Contro un avversario come l’Inter non si possono perdere le distanze così e disunirsi”.
Baroni ha sottolineato che la Lazio ha tenuto bene per i primi 40 minuti, dimostrando equilibrio e ordine in campo, ma il rigore concesso per un fallo di mano di Gigot ha cambiato l’inerzia del match. Da quel momento, i biancocelesti hanno perso lucidità e organizzazione, permettendo agli avversari di dilagare.
Gli episodi chiave e le difficoltà fisiche
La partita è stata condizionata anche da alcune situazioni sfavorevoli: l’uscita anticipata di Mario Gila, colpito da forti giramenti di testa, e il cambio obbligato di Gigot, che ha subito un duro colpo e non è riuscito a rientrare dopo l’intervallo. Baroni ha spiegato:
“Gila aveva giramenti di testa e stava male. Gigot, dopo il colpo ricevuto, non era nelle condizioni di continuare. Abbiamo cercato soluzioni, ma le difficoltà sono state evidenti“. Inoltre, il tecnico ha ammesso di aver visto segnali di nervosismo nella squadra dopo il gol su rigore e di non essere riuscito a trasmettere calma e solidità: “Abbiamo reagito con disordine e nervosismo, perdendo le distanze e gestendo male le transizioni“.
Un incidente di percorso da superare
Nonostante la gravità della sconfitta, Baroni si dice convinto che questa debacle possa rappresentare un momento di crescita per la squadra:
“Dobbiamo ripartire immediatamente, trasferendo il dolore di questa sconfitta in energia positiva. Non cerco alibi, ma è evidente che c’è stanchezza per le tante partite giocate. Questo però non giustifica il nostro cedimento nervoso. È un incidente di percorso, ma sono sicuro che non accadrà più“.
Baroni ha voluto ringraziare i tifosi biancocelesti, che hanno sostenuto la squadra nonostante la prestazione negativa: “L’abbraccio del pubblico è un segnale importante. A loro posso solo dire grazie. Questa situazione mi farà crescere come allenatore, e non vedo l’ora di ritrovare la squadra per ripartire con il lavoro”.
Baroni ha infine analizzato alcuni aspetti tattici della partita, sottolineando come la squadra sia apparsa sfilacciata nelle distanze, una situazione inusuale per il gruppo: “Di solito siamo bravi a mantenere compattezza anche con quattro giocatori offensivi, ma oggi non è stato così. Questo è il vero problema, indipendentemente dal modulo adottato“.
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