Ecco il passo falso del Napoli: la Lazio vince 0-1 (anche in campionato) e fa un favore alle nerazzurre
La vittoria della Lazio non è più una sorpresa: è il risultato di un progetto solido e di una mentalità vincente, che guarda con ambizione alle sfide future
La Lazio di Marco Baroni vive un momento straordinario, così come anche Noslin, confermandosi protagonista anche in campionato dopo l’impresa in Coppa Italia. A pochi giorni dall’eliminazione del Napoli dalla competizione nazionale, la squadra biancoceleste si è imposta nuovamente contro i partenopei, questa volta al Diego Armando Maradona, con un gol decisivo di Gustav Isaksen al 79’. Questa vittoria non solo mette in crisi il Napoli di Antonio Conte, alla sua seconda sconfitta interna consecutiva, ma regala anche il primo posto in classifica all’Atalanta di Gian Piero Gasperini.
La Lazio, dopo il successo in Coppa Italia relega la squadra di Conte, costringendola a scendere al secondo posto in classifica, superata dall’Atalanta. In una gara combattuta e intensa, il Napoli si distingue nella prima frazione con occasioni per Politano e Anguissa, mentre la Lazio risponde con Zaccagni e Castellanos. Nella ripresa, Dele-Bashiru colpisce la traversa, ma è Isaksen a decidere il match con un sinistro preciso all’79’. Gli assalti finali del Napoli risultano inefficaci.
La partita in dettaglio
La partita si apre con il Napoli subito aggressivo. Al 3’, una combinazione tra Di Lorenzo e Politano porta McTominay alla conclusione ravvicinata, ma Provedel si oppone con un ottimo intervento. La Lazio non tarda a rispondere: al 20’, Isaksen tenta una potente conclusione dal limite, ma Meret devia in angolo.
Al 22’, i biancocelesti vanno ancora vicini al gol con un colpo di testa di Castellanos su cross di Nuno Tavares, ma il pallone sfila di poco a lato. Il Napoli torna a farsi pericoloso al 36’ con Politano, il cui mancino dal limite finisce fuori di poco. Sul finire del primo tempo, Kvaratskhelia sfiora il vantaggio con una punizione violenta che lambisce l’incrocio dei pali. Nella ripresa, la Lazio parte forte e al 51’ Dele-Bashiru lascia partire un missile dai venti metri che si stampa sulla traversa, facendo tremare la difesa partenopea. Il Napoli risponde al 71’ con Anguissa, il cui colpo di testa su calcio d’angolo di Kvaratskhelia si infrange sul palo, lasciando i tifosi azzurri con il fiato sospeso.
Al 79’, arriva il momento decisivo. Noslin lancia Isaksen, che controlla con precisione, sterza sul sinistro e calcia con precisione nell’angolo più lontano, superando Meret. La giocata beffa Olivera e regala il vantaggio alla Lazio.
La rete di Isaksen
Il gol vittoria della Lazio nasce da un contropiede ben orchestrato. Il Napoli, sbilanciato in avanti, lascia spazio alla ripartenza biancoceleste. Olivera sbaglia nella lettura dell’azione, e il danese Isaksen sfrutta l’occasione con un tiro potente e preciso, leggermente deviato dal difensore uruguaiano, che sorprende il portiere Meret. La Lazio dimostra una maturità crescente, capace di coniugare solidità difensiva e incisività in attacco, anche in una partita condizionata dagli infortuni e dalle assenze, come quella di Romagnoli.
Rispetto alla sfida di Coppa Italia, Baroni ha schierato ben nove volti nuovi, dimostrando la profondità della rosa e la capacità di adattarsi. Al contrario, Antonio Conte ha optato per i suoi titolari abituali, ma il Napoli non è riuscito a concretizzare le poche occasioni avute. La partita è stata equilibrata, caratterizzata da una fase difensiva impeccabile da parte della Lazio, che ha rischiato soltanto in due episodi: una girata di McTominay al 3’ e una punizione insidiosa di Kvaratskhelia allo scadere del primo tempo. Provedel, portiere della Lazio, si è dimostrato decisivo in entrambe le circostanze.
La partita si è giocata su duelli a tutto campo: Di Lorenzo contro Zaccagni, Guendouzi su McTominay, Politano sfidato dal rientrante Tavares. Il gioco ha vissuto di lampi e azioni improvvise, ma le due squadre hanno faticato a riempire le aree di rigore. Dele-Bashiru, per esempio, ha sfiorato il gol con un tiro dalla distanza che ha colpito la traversa al 52’. Anguissa, al 72’, ha invece centrato il palo di testa, simbolo di un Napoli che non è riuscito a finalizzare le poche opportunità avute.
Nei minuti finali, il Napoli tenta il tutto per tutto inserendo forze fresche come Neres, Gilmour e Raspadori. Nonostante il pressing e qualche situazione pericolosa, la difesa della Lazio regge e Provedel non viene mai seriamente impegnato.
Con questa sconfitta, il Napoli perde l’occasione di tornare al primo posto in classifica e scivola al secondo, a pari merito con l’Inter, che ha ancora una partita da recuperare. La Lazio, invece, sale a 31 punti, raggiungendo Fiorentina e Inter al quinto posto. La serata, segnata dalla pioggia incessante, si chiude con l’esultanza della squadra di Baroni e il rammarico degli azzurri, costretti a fare i conti con una crisi di risultati che mette in discussione il loro cammino in campionato.
Dati salienti e statistiche
- La Lazio ha mantenuto la porta inviolata in tre delle ultime quattro gare, dopo aver ottenuto un solo clean sheet nelle prime undici.
- Per la prima volta, i biancocelesti hanno vinto tre partite di fila in casa del Napoli in Serie A.
- Il Napoli ha subito due sconfitte interne nelle ultime tre gare, tante quante nelle precedenti 17.
- Isaksen ha raggiunto quota quattro partecipazioni attive in gol in campionato (2 reti e 2 assist).
- La Lazio si distingue per aver segnato 12 gol nell’ultimo quarto d’ora, record in questa Serie A.
La Lazio di Baroni si è dimostrata tatticamente preparata e mentalmente solida. I cambi hanno portato freschezza e incisività, culminando nella rete decisiva di Isaksen, il migliore in campo. Al contrario, il Napoli ha mostrato difficoltà nel finalizzare, nonostante buoni spunti iniziali e il palo colpito da Anguissa. Conte ha schierato i titolari ma è stato tradito da un atteggiamento poco incisivo nella ripresa, con Lukaku e Kvaratskhelia sottotono ed una timidezza nei cambi che manifestano forse non troppa fiducia nella rosa partenopea.
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