Serie A

La serata dedicata ai 125 anni di storia del Milan rovinata dal pareggio col Genoa

Scritto da Luca Turtulici, 15 Dicembre 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

Le critiche dei tifosi e l’appello alla squadra di reagire segnano un momento cruciale per il futuro dei rossoneri, che devono ritrovare lo spirito e l’ambizione necessari per tornare ai vertici

La serata dedicata ai 125 anni di storia del Milan, celebrata a San Siro prima della partita contro il Genoa, si è trasformata in un evento ricco di emozioni contrastanti. Se da un lato il club ha reso omaggio ai suoi campioni del passato, dall’altro il clima non è stato dei più sereni, con il pubblico di San Siro che non ha risparmiato fischi e polemiche, rivolti anche a Zlatan Ibrahimovic.

Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic, ora dirigente del club, è stato accolto dai fischi del pubblico mentre veniva mostrato sul maxi schermo dello stadio. L’atmosfera tesa è il riflesso di una stagione complicata per il Milan, che fatica a mantenere ambizioni da scudetto. Intervistato da DAZN, Ibrahimovic ha commentato lo sfogo del tecnico Paulo Fonseca dopo la recente partita contro la Stella Rossa, invitando la squadra a una reazione decisa:
Se fossi ancora un calciatore reagirei subito. Quando l’allenatore non è soddisfatto, bisogna fare di più. Siamo tutti d’accordo con Fonseca, è necessario spingere affinché la squadra dia il massimo“.

Durante la celebrazione, sono stati premiati Marco van Basten, Filippo Inzaghi e Andriy Shevchenko, quest’ultimo assente ma che sarà onorato in un evento dedicato. Anche in un momento di festa, non sono mancate le polemiche. La Curva Sud ha esposto uno striscione che recitava:
Rendiamo onore ai nostri campioni, simboli di un Milan che non esiste più“. Un messaggio che riflette la disillusione dei tifosi per le prestazioni della squadra attuale.

Sul fronte tecnico, ha fatto discutere l’esclusione di Theo Hernandez dall’undici titolare, una decisione che Ibrahimovic ha difeso sottolineando l’importanza di mantenere alto il livello fisico e mentale dei giocatori: “Theo è uno dei migliori terzini sinistri al mondo, tornerà presto al top. Le scelte del mister vanno rispettate e chi rientra deve fare la differenza“. Complice l’emergenza infortuni, in campo sono stati schierati i giovani Jimenez e Liberali. Ibrahimovic si è detto fiducioso nei loro confronti: “Per loro è un’opportunità unica. Questi giovani si allenano ogni giorno con la prima squadra: quando arriva la possibilità, bisogna saperla cogliere“.

Il Pareggio e le Critiche alla Squadra

La partita contro il Genoa si è conclusa con un deludente 0-0, rovinando la festa ai rossoneri. Il pubblico di San Siro non ha nascosto la propria frustrazione. L’ex centrocampista Massimo Ambrosini, intervenuto al termine del match, ha analizzato il momento difficile del Milan:
Le scelte forti di Fonseca, come quella di schierare Jimenez, sono tra le poche note positive. Ma manca energia, manca quella forza che San Siro aveva ritrovato negli ultimi anni. Per riaccendere l’entusiasmo, una scintilla non basta“.

Nel posticipo della 15ª giornata di Serie A, il Milan non va oltre lo 0-0 contro il Genoa: a San Siro i rossoneri dominano il possesso, ma il muro difensivo del Genoa resiste fino al fischio finale. Tra i protagonisti, il giovane Jimenez si distingue come uno dei migliori, mentre Emerson Royal crea le principali occasioni pericolose, senza però trovare il gol. Morata, entrato nella ripresa, sfiora il vantaggio colpendo una traversa al 79’. Con questo risultato, il Milan, che ha una partita in meno, scivola a -14 dall’Atalanta capolista, allontanandosi sia dalla lotta scudetto che dalla zona Champions.

Nonostante la presenza di tante leggende del passato sugli spalti, la prestazione del Milan non riesce a ravvivare l’entusiasmo dei tifosi, che esprimono delusione con fischi e critiche. Il tecnico Fonseca aveva già fatto scelte forti, lasciando in panchina Theo Hernandez e Calabria dopo lo sfogo post Stella Rossa, e schierando giovani come Jimenez e Liberali, quest’ultimo all’esordio assoluto. I rossoneri confermano la difficoltà di sbloccare gare contro squadre chiuse in difesa. Gli sforzi non mancano, ma precisione e cinismo risultano insufficienti.

Nel primo tempo, il Milan cerca di prendere il controllo con un ottimo Reijnders a centrocampo e un intraprendente Jimenez, che si distingue per personalità e qualità nei cross. Le conclusioni di Emerson Royal e Chukwueze non trovano il bersaglio. Nella ripresa, Morata spreca due grandi occasioni, inclusa una clamorosa traversa. Nonostante l’ingresso di Camarda e Okafor nel finale, i rossoneri non riescono a scardinare la difesa del Genoa, che porta a casa un punto prezioso in ottica salvezza.

La serata, che avrebbe dovuto celebrare i 125 anni del club, lascia invece il Milan in una situazione difficile: la corsa scudetto appare ormai fuori portata e la qualificazione alle coppe europee sempre più complicata. Il rallentamento rossonero è evidente, con prestazioni che non riescono a infondere quella scintilla necessaria per risollevarsi.

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