Juventus e Roma pareggiano 0-0, piccolo passo indietro per i bianconeri, che fanno debuttare tutti i nuovi acquisti
Sorride De Rossi, rimasto impressionato dalla forza d'attacco della Juventus tamponata grazie ad un 5-3-2 difensivo che gli permette di portare a casa il pareggio.
Pareggio allo Stadium nel posticipo della domenica sera della terza di campionato, con la Juventus che aggancia in vetta Inter, Udinese e Verona. Un inizio di campionato positivo per i bianconeri, dai quali però era lecito aspettarsi qualcosa di più nel loro primo big match. Chiaramente la squadra di Motta è un cantiere aperto e lo stesso tecnico potrebbe aver avvertito il salto di classe allenando una squadra dichiaratamente costruita per portare a casa lo scudetto, ma le indicazioni sono un po’ positive, ma anche qualche dubbio è lecito porsi all’orizzonte.

Pareggio che delude le aspettative ed ora in vetta sono in quattro
Partiamo dall’attacco, un poco sterile con un Vlahovic in serata no, ben tamponato dai forti centrali giallorossi: d’altronde De Rossi l’ha studiata così e nel finale sembrava che la sua Roma ne avesse di più addirittura per tentare il colpaccio a Torino. Tanto pressing per i bianconeri, ma poca sostanza in zona tiro. Complice anche la scialba prestazione del nuovo numero 10, il giovane Yildiz che ha reso più al centro della trequarti davanti che spostato sulla sinistra.
La cronaca della gara
La Juventus mantiene dunque la vetta della classifica, ma la sua prestazione contro la Roma dimostra che la squadra non è ancora pronta per allontanarsi dalle inseguitrici. All’Allianz Stadium, la partita si è conclusa con un pareggio senza reti, 0-0, contro una Roma ben organizzata da De Rossi, che è riuscita a strappare un punto prezioso e morale in casa dei bianconeri. Per Motta, l’unico allenatore ad avere mantenuto la porta inviolata nelle prime tre giornate di campionato, il prossimo passo verso la consacrazione definitiva richiede maggiore forza e tecnica, elementi che sono stati forniti dal mercato estivo. Con l’arrivo di giocatori come Koopmeiners, Conceicao e successivamente Douglas Luiz, lo Stadium ha mostrato entusiasmo, vedendo una squadra di livello superiore, quello che sarà necessario in Europa, quando la nuova creatura di Giuntoli si presenterà, magari con la terza maglia elegante, ma in una serata di gala della Champions League.
Nonostante l’ampia qualità a disposizione, Motta decide di iniziare la partita con una panchina stellare: i nuovi acquisti, tra cui Gonzalez, Conceicao e Koopmeiners, restano inizialmente fuori dall’undici titolare. La Juventus scende in campo con la formazione più giovane della sua storia, confermata dopo la vittoria contro il Verona. Dall’altra parte, De Rossi opta per il giovane Pisilli a centrocampo insieme a Cristante e Pellegrini, con Saelemaekers titolare, Dybala parte dalla panchina. La partita inizia in salita per Fagioli, che dopo in minuto e mezzo scarso commette subito un errore con un lancio impreciso e un fallo su Pellegrini che gli costa un cartellino giallo, ma riesce a riscattarsi con un recupero provvidenziale che gli vale gli applausi dello Stadium. Le prime occasioni non mancano: Cabal sfiora il gol di testa e Soulé inizia a farsi vedere, con Pellegrini che prova a impensierire il portiere bianconero con un tiro deviato in angolo.
La Roma si è dimostrata la prima vera sfida per la Juventus, grazie ad un attacco più pesante rispetto agli avversari incontrati in precedenza. Il gioco della squadra di De Rossi, caratterizzato dai movimenti di Pellegrini sulla trequarti e da un pressing alto, complica la manovra della Juve. La partita si sviluppa come una partita a scacchi, dove a fare la differenza sono spesso i rimpalli e le seconde palle. La Juventus riesce a farsi vedere soprattutto sulla destra con Savona e Cambiaso, mentre Mbangula è più impegnato ad aiutare Cabal a contenere Soulé. L’azione più pericolosa, però, arriva dalla sinistra, con Yildiz che serve Vlahovic, il cui tiro al volo viene deviato in angolo da Svilar.
Dopo un primo tempo equilibrato e senza reti, Motta decide di cambiare le carte in tavola, inserendo subito Koopmeiners e Conceicao, che fanno il loro esordio togliendo dal campo Cabal e Mbangula, con Cambiaso e Yildiz che si spostano sulla fascia sinistra. Subito arriva una buona occasione per Vlahovic, costruita grazie a una palla recuperata e verticalizzata da Locatelli, ma il serbo spreca calciando fuori da posizione favorevole. Dall’altra parte, Gatti si dimostra decisivo nel fermare Soulé in area di rigore. Il match rimane bloccato, ma l’ingresso di Dybala e Douglas Luiz aggiunge qualità in campo. Con mezz’ora da giocare, Dybala prende il posto di Soulé, segnando una staffetta che ricorda altri tempi.
Troppi cambi in casa Juve?
La Juventus continua a cambiare, con McKennie e Douglas Luiz che sostituiscono Fagioli e Locatelli. La squadra alza il baricentro e schiaccia la Roma, ma spreca due grandi occasioni con Yildiz e McKennie all’interno dell’area avversaria. Anche Vlahovic contribuisce alla sagra degli errori, sbagliando uno stop facile che lo avrebbe messo in una situazione favorevole. Nel finale, viene sostituito da Nico Gonzalez. L’assalto finale della Juventus, sospinta dal tifo dello Stadium, rischia di trasformarsi in beffa quando Angelino tenta un tiro da fuori area che sfiora il palo di Di Gregorio. Alla fine, la partita si conclude sullo 0-0, con la Juventus che mantiene la vetta della classifica ma dimostra di essere ancora troppo leggera per prendere il largo.
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