Basta furbizie e perdite di tempo in campo: così la Serie A dice basta ai furbetti
La riunione, svoltasi a Lissone, ha visto la partecipazione dei vertici della Lega Serie A e dell'Associazione Italiana Arbitri (AIA).
Durante un incontro tra arbitri e allenatori di Serie A, come riportato da gazzetta.it si è discusso su vari temi con l’obiettivo di migliorare il calcio italiano. La riunione, durata novanta minuti, si è concentrata principalmente su tre questioni: combattere i furbi e i perditempo, contrastare il calcio violento e chiarire le regole sui falli di mano. Il designatore Gianluca Rocchi ha mostrato video relativi ai falli di mano, chiedendo il parere degli allenatori, e ha promesso di riflettere su alcuni episodi controversi per fornire indicazioni più chiare agli arbitri.
Anche se alcuni allenatori di primo piano, come Gasperini, Italiano e Conte, erano assenti, i loro vice erano presenti e hanno partecipato al dibattito. Tra gli allenatori più attivi c’erano Simone Inzaghi, De Rossi, Motta e Vanoli. Rocchi ha sottolineato l’importanza di trovare un punto di incontro tra le regole formali degli arbitri e la prospettiva pratica degli allenatori, evidenziando la necessità di una maggiore uniformità nell’interpretazione delle dinamiche di gioco.
Arbitri, allenatori e squadre a confronto per un calcio più fluido
Alle ore 11 a Lissone si è tenuta una riunione tra i vertici della Lega Serie A e dell’AIA, con la partecipazione del designatore Rocchi. Durante l’incontro si sono condivise idee e prospettive, con un focus sull’evoluzione del calcio, come dimostrato dall’incremento della presenza di arbitri giovani in partite di alto livello, accettati dagli allenatori. Rocchi ha invitato i tecnici a evitare critiche eccessive post-gara, sottolineando l’importanza di non aggravare ulteriormente gli errori arbitrali.
Uno dei temi principali è stata la gestione del tempo perso durante le partite. È stato ribadito che, quando una squadra tenta deliberatamente di perdere tempo con simulazioni o ritardi nella ripresa del gioco, gli arbitri assegneranno minuti di recupero proporzionali. Questo, come mostrato in Napoli-Parma con 19 minuti di recupero tra primo e secondo tempo, è considerato una misura efficace contro le furbizie che rallentano il gioco. Tutti concordano sulla necessità di mantenere la fluidità delle partite e contrastare comportamenti scorretti.
Oltre a discutere delle regole e della gestione delle partite, si è parlato dell’importanza di ridurre i comportamenti perditempo. Gli arbitri, infatti, assegneranno più minuti di recupero se una squadra tenta di rallentare il gioco in modo deliberato, come dimostrato dai 19 minuti di recupero in una recente partita tra Napoli e Parma. L’intento è quello di preservare la fluidità del gioco, penalizzando chi cerca di interromperlo con furbizie.
Durante l’incontro non si è parlato del “Challenge“, la possibilità per i tecnici di richiedere l’intervento del VAR, attualmente in fase di sperimentazione nelle competizioni femminili Under 20. Tuttavia, tutti hanno elogiato la maggiore velocità nelle decisioni del VAR rispetto al passato. Si è discusso inoltre del ruolo dei capitani, ai quali sarà ribadito già dal tunnel che saranno gli unici interlocutori degli arbitri, con l’obiettivo di evitare accerchiamenti e proteste di massa.
Infine, è stato affrontato il tema della violenza in campo. Non si è parlato di un aumento dei cartellini rossi, ma è stata ribadita l’intolleranza verso chi mette a rischio l’incolumità degli altri giocatori. Su questo punto, Daniele De Rossi ha espresso il suo punto di vista, evidenziando l’importanza di valutare la gravità degli interventi per garantire una gestione più equilibrata delle sanzioni.
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