Serie A

Atalanta, col Como una gara storta: ma non è l’unica chiave di lettura dell’1-3 casalingo del posticipo

Scritto da Alberto Bencivenga, 24 Settembre 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

La vittoria del Como interrompe un digiuno che durava dal 2003, quando i lariani vinsero l'ultimo match in Serie A. L'Atalanta, dal canto suo, non subiva tre gol contro una neopromossa dal 2018.

L’Atalanta subisce una sorprendente sconfitta casalinga contro il Como, nel recupero della partita rinviata per pioggia, valida per la quinta giornata di Serie A. Nonostante il vantaggio iniziale siglato da Zappacosta nel primo tempo, i nerazzurri crollano nella ripresa sotto i colpi degli avversari, che si impongono 3-2 grazie a Strefezza, a un autogol di Kolasinac e a una prodezza di Fadera. La squadra di Gasperini rimane quindi ferma a sei punti in classifica, mentre il Como conquista la sua prima vittoria stagionale, salendo a quota cinque.

Primo tempo: dominio Atalanta e vantaggio con Zappacosta, poi…

La partita inizia con l’Atalanta subito aggressiva e padrona del campo, con un pressing alto che mette in difficoltà il Como. I nerazzurri, dopo aver sfiorato il gol con Bellanova e Retegui, passano in vantaggio al 18′ con Zappacosta, che piazza un preciso destro dal limite dell’area sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Como, però, non si lascia intimidire e risponde con un paio di azioni pericolose, in particolare con Cutrone e Sergi Roberto, entrambi fermati da un attento Carnesecchi. Il primo tempo si chiude con l’Atalanta avanti 1-0, ma già con segni di cedimento.

Secondo tempo: rimonta lampo del Como e partita girata

Nel secondo tempo, il Como entra in campo con una marcia in più e ribalta la situazione in pochi minuti. Al 46′, Strefezza sfrutta un assist di tacco di Sergi Roberto e pareggia con un tiro preciso. Al 54′, un tiro di Nico Paz viene deviato da Kolasinac, che sfortunatamente mette la palla nella propria rete. Poco dopo, al 58′, Fadera completa la rimonta con un’azione personale, saltando De Roon e segnando il terzo gol per il Como. Gasperini prova a cambiare le carte in tavola inserendo Lookman, Cuadrado e Samardzic, ma l’Atalanta non riesce a reagire in modo efficace.

Se da una parte il Como ha avuto la bravura di finalizzare le occasioni che si sono presentate nel secondo tempo, è da sottolineare la tranquillità con cui gli uomini di Cesc Fàbregas hanno gestito il possesso, sprecando pochi palloni, mentre l’Atalanta è sembrata appannata, appesantita e sulle proprie gambe. Gli impegni di Champions sicuramente hanno dissipato le poche energie dei bergamaschi, che già ieri si sono visti rinviare il match per pioggia a stasera. Tra i peggiori tra gli atalantini la prestazione di Kossounou, che non si è ben integrato con la difesa nerazzurra, perdendo palloni sanguinosi sulla fascia difensiva sinistra come accaduto nel gol del pareggio comasco.

Nel finale di partita, l’Atalanta cerca disperatamente di accorciare le distanze, ma trova sulla sua strada un ottimo Audero, che neutralizza diversi tentativi, tra cui un tiro di Kossounou e una conclusione ravvicinata di Cuadrado. Anche il Como va vicino al quarto gol, ma Carnesecchi evita ulteriori danni. Al 97′, l’Atalanta riesce a ottenere un rigore per un fallo su Vlahovic, che Lookman trasforma, fissando il risultato sul 3-2. Tuttavia, il gol arriva troppo tardi per cambiare le sorti del match.

Questa sconfitta rappresenta un colpo per l’Atalanta, che incassa la terza sconfitta stagionale e dimostra di non aver ancora trovato la giusta continuità in campionato. Il Como, al contrario, ottiene una vittoria storica: è la prima volta in 21 anni che la squadra lariana vince un match di Serie A, e lo fa in modo brillante, sfruttando al meglio le occasioni avute e dimostrando grande compattezza difensiva nel secondo tempo.

Tra i migliori in campo per il Como, spiccano Strefezza, autore del gol del pareggio, Cutrone, sempre in movimento sul fronte offensivo, e Fadera, decisivo con il terzo gol. Per l’Atalanta, invece, Zappacosta si distingue per il gol iniziale, mentre Retegui e Pasalic deludono. Lookman salva la prestazione con il rigore trasformato nel finale.

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