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Primi scioperi dei trasporti il 9 e 10 gennaio, che minacciano la viabilità

Scritto da Alberto Bencivenga, 7 Gennaio 2025 - Tempo di lettura: 3 minuti

Il 10 gennaio rappresenta solo l’inizio di un periodo di elevata conflittualità che interesserà molti settori, con scioperi anche a livello locale e regionale

Il mese di gennaio 2025 inizia con un forte fermento sindacale, segnando il primo venerdì nero dell’anno. Questo evento avrà luogo il 10 gennaio e vedrà una serie di mobilitazioni che interesseranno vari settori, creando disagi significativi per la mobilità, tanto nelle città quanto su scala nazionale. Dopo un 2024 che ha registrato ben 622 scioperi, il 2025 si apre con una continuazione di proteste legate ai rinnovi contrattuali e alle condizioni di lavoro.

Sciopero dei trasporti

Sciopero dei trasporti

Settori coinvolti e disagi attesi

I settori più colpiti dalle proteste riguarderanno principalmente il trasporto aereo, quello pubblico locale, le ferrovie e la scuola. Molte di queste mobilitazioni sono legate ai rinnovi contrattuali, con particolare attenzione alle difficili condizioni di lavoro. Le astensioni dal lavoro non si limiteranno al 10 gennaio, ma si protrarranno durante tutto il mese, con scioperi anche a livello regionale e provinciale. Già dal 7 gennaio, sono previsti disagi per il trasporto marittimo, con uno stop proclamato dall’Ugl, che coinvolgerà il trasporto tra le isole minori siciliane.

Le mobilitazioni principali coinvolgeranno il trasporto aereo, pubblico locale, le ferrovie e il settore scolastico, con scioperi motivati dalla richiesta di rinnovi contrattuali e miglioramenti delle condizioni di lavoro. I disagi inizieranno il 10 gennaio e proseguiranno per tutto il mese, includendo anche proteste a livello regionale e provinciale, con impatti non solo sui trasporti ma anche su altri settori lavorativi.

Proteste nel settore ferroviario

Il 9 gennaio, dalle 21 e per 24 ore, i lavoratori del Cub Trasporti di RFI, impegnati nella manutenzione ferroviaria, interromperanno il servizio, in un periodo già critico per le ferrovie, con numerosi lavori in corso su diverse tratte. Il giorno successivo, il 10 gennaio, altre categorie di ferrovieri, tra cui quelli aderenti ai Cobas Lavoro Privato e al Coordinamento Ferrovieri, si uniranno alla protesta, aumentando i disagi per il settore.

Difficoltà nel trasporto aereo e locale

Per chi si sposterà in aereo il 10 gennaio, non sarà semplice raggiungere alcune città italiane come Milano, Venezia e Pisa. I lavoratori dei principali aeroporti di queste città, tra cui Linate, Malpensa, Venezia e Pisa, si fermeranno, causando interruzioni nei voli. Le modalità di sciopero varieranno a seconda della città e delle specifiche organizzazioni sindacali, ma in generale, si prevede che l’astensione durerà per l’intera giornata.

Nel settore del trasporto pubblico locale, i lavoratori del sindacato Confail Fasa si fermeranno per quattro ore, protestando contro l’accordo sul rinnovo del contratto raggiunto poco prima di Natale. Le modalità dello sciopero varieranno in base alla città, ma le interruzioni sono previste in numerosi comuni. Anche nel settore scolastico potrebbero verificarsi disagi, con uno stop previsto per i dipendenti della Confederazione Sindacale Lavoratori Europei Autonomi, che sollevano diverse rivendicazioni in ambito salariale e professionale.

Il 10 gennaio segnerà anche l’inizio di una serie di scioperi a livello locale, con alcuni avvocati delle Camere penali a Salerno e Nocera Inferiore che si fermeranno per un’intera settimana. Un altro elemento di preoccupazione riguarda i circa 6 milioni di lavoratori con contratti scaduti, tra cui i metalmeccanici, che stanno vivendo un periodo di incertezze a causa della sospensione delle trattative per il rinnovo contrattuale. In particolare, il 13, 14 e 15 gennaio sono previste ulteriori proteste a livello regionale.

Il trasporto pubblico veneziano e la situazione a Venezia

Il trasporto pubblico di Venezia, gestito da Avm/Actv, non subirà interruzioni durante lo sciopero del 10 gennaio. La società ha infatti comunicato che i servizi saranno regolari su tutte le tratte, inclusi bus, vaporetti, people mover e ferry. Nonostante lo sciopero indetto dal sindacato Confail Faisa, che coinvolgerà altre città italiane, a Venezia non ci saranno conseguenze sul trasporto pubblico gestito da Actv. Altre aziende di trasporto pubblico, come Atvo, Arriva Veneto e BusItalia, non hanno ancora fornito informazioni ufficiali riguardo l’adesione o meno allo sciopero.

L’aeroporto di Venezia, invece, sarà interessato da uno sciopero di 24 ore, indetto dal sindacato Flai. La protesta coinvolgerà il personale della Aviation Services, responsabile del servizio di handling, con possibili disagi nelle operazioni di gestione bagagli e assistenza ai passeggeri. Inoltre, nel settore ferroviario, è previsto uno sciopero anche per il 10 gennaio, ma al momento non sono chiare le ripercussioni sul trasporto ferroviario.

Il mese di gennaio 2025 si preannuncia intenso dal punto di vista sindacale, con una serie di proteste che continueranno per tutto il mese. I disagi per i cittadini italiani saranno notevoli, con interruzioni nei trasporti e in altri servizi pubblici, mentre le trattative per il rinnovo dei contratti continuano a tenere alta la tensione.

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