Aumento accise sul gasolio, ecco cosa dice il nuovo decreto
Il decreto accise 2025 prevede rincari sul diesel e tagli sulla benzina per sostenere il trasporto pubblico, generando opinioni contrastanti
La Commissione Finanze del Senato ha approvato il decreto legislativo 2025 sulle accise dei carburanti, che introduce un riallineamento delle aliquote con un incremento di 1-2 centesimi sul gasolio e una riduzione corrispondente sulla benzina. Questo intervento mira a correggere lo storico vantaggio fiscale del diesel rispetto alla benzina, ritenuto più inquinante, allineandosi agli obiettivi europei di sostenibilità ambientale.

Modifiche alle Accise su Diesel e Benzina
La disposizione prevede che le entrate aggiuntive siano destinate al finanziamento del trasporto pubblico locale (TPL), in particolare per sostenere il rinnovo del contratto nazionale 2024-2026. Questa modifica sarà attuata gradualmente, tramite decreti interministeriali, per minimizzare l’impatto su aziende e consumatori.
Impatti Economici e Ambientali
Sul piano ambientale, il provvedimento incentiva la riduzione dell’uso del diesel, che emette particolato ultrafine altamente nocivo per la salute umana e responsabile di patologie cardiovascolari e respiratorie. Questo è un passo fondamentale verso una mobilità più sostenibile, promossa anche a livello europeo.
Dal punto di vista economico, l’aumento delle accise sul gasolio potrebbe influire sui costi delle aziende di trasporto, del settore agricolo e degli autotrasportatori, con possibili ripercussioni sui prezzi al consumo. Tuttavia, la riduzione delle accise sulla benzina rappresenta un vantaggio per gli automobilisti che optano per questo carburante, incentivandone l’uso come alternativa meno impattante sull’ambiente.
Secondo i calcoli del Codacons, l’aumento di 1 centesimo sulle accise del diesel comporterebbe un costo aggiuntivo totale di circa 245 milioni di euro per i proprietari delle 16,7 milioni di auto diesel circolanti in Italia, cifra che raddoppierebbe con un incremento di 2 centesimi.
Reazioni Politiche e Dibattito
La misura ha suscitato un acceso dibattito politico. La maggioranza ha difeso il decreto, definendolo un intervento necessario per garantire un sistema fiscale più equo, basato sul principio “chi inquina di più, paga di più”. Secondo il relatore Antonio Trevisi, il riallineamento non rappresenta un aumento delle accise, ma una scelta obbligata per favorire la sostenibilità ambientale.
Le opposizioni, invece, hanno criticato aspramente il provvedimento, considerandolo una “stangata” per le famiglie e le imprese già alle prese con l’aumento dei costi energetici. Alcuni esponenti hanno accusato il Governo di contraddire le promesse fatte in passato, evidenziando l’effetto domino che i rincari potrebbero avere sull’inflazione e sulla spesa delle famiglie.
Il decreto sulle accise 2025 rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di transizione ecologica e di supporto alla mobilità sostenibile. Tuttavia, il suo impatto economico e sociale richiederà un’attenta gestione per bilanciare la necessità di risorse con le esigenze di cittadini e imprese.
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