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World’s Best Vineyards 2024, tra i migliori vigneti in classifica l’Irpinia è 14ª

Scritto da Silvia Marzari, 8 Novembre 2024 - Tempo di lettura: 5 minuti

La classifica svela i migliori vigneti a livello mondiale, valutando non solo la qualità dei vini ma anche l'attrattiva delle cantine, le esperienze per i visitatori e le strutture ricettive

La classifica “World’s Best Vineyards 2024” ha svelato i dieci migliori vigneti al mondo, valutando non solo la qualità dei vini ma anche l’esperienza complessiva riservata agli enoturisti, inclusi i servizi di ospitalità e il fascino delle strutture.

Migliori vigneti al mondo

Migliori vigneti al mondo

1. Hotel Marqués de Riscal – Rioja, Spagna
Al vertice della classifica si trova l’Hotel Marqués de Riscal, nella Rioja spagnola. Fondato nel 1858, questo vigneto è celebre per l’innovazione della rete dorata che avvolge le sue bottiglie, un sigillo di autenticità adottato nel XX secolo per proteggere i suoi vini, all’epoca molto richiesti. I rossi della tenuta sono prevalentemente a base di Tempranillo, mentre i rosati robusti provengono da Castilla y León e i bianchi dai vigneti di Rueda, fatti con Verdejo e Sauvignon Blanc.

2. VIK – Millahue Valley, Cile
Al secondo posto si colloca VIK, situato su 4.300 ettari nella Valle Millahue in Cile. La tenuta è il frutto di un sogno visionario di Alex e Carrie Vik, che scelsero questa valle, definita dai Mapuche come il “luogo d’oro”. L’esperienza enoturistica include una visita al ristorante La Huerta, dove vengono serviti piatti preparati con ingredienti freschi e raccolti direttamente sul posto.

3. Hemel-en-Aarde – Sudafrica
In terza posizione si trova Hemel-en-Aarde, una tenuta sudafricana situata a qualche ora da Città del Capo. Il suo clima fresco è ideale per la produzione di Chardonnay e Pinot Noir di alta qualità. JC Martin, enologo svizzero, e sua moglie sudafricana Carolyn hanno fondato questa tenuta nel 2002, trasformandola in un esempio di lusso enologico. Le bottiglie della gamma premium sono numerate singolarmente e confezionate in eleganti scatole di legno.

4. Bodegas Ysios – Rioja Alavesa, Spagna
Il quarto posto è occupato da Bodegas Ysios, situato nella Rioja Alavesa. Ispirato alla mitologia egizia, il nome della tenuta rende omaggio a Osiride e Iside, simboli della vegetazione e della fertilità. Specializzata nella varietà Tempranillo, la cantina include anche piccole quantità di Garnacha, Graciano e Viura, mantenendo viva la tradizione enologica spagnola.

5. Schloss Johannisberg – Valle del Reno, Germania
Schloss Johannisberg, situato sulla valle del Reno, occupa la quinta posizione. Fondata nell’817, questa è la più antica cantina esclusivamente dedicata al Riesling. Originariamente un monastero benedettino, oggi la tenuta comprende un castello neoclassico costruito nel 1716, che continua a coltivare Riesling di alta qualità.

6. Champagne Ruinart – Reims, Francia
Il sesto posto è di Champagne Ruinart, fondata nel 1729 a Reims, in Francia. È la più antica casa di champagne al mondo e utilizza le sue cantine storiche di gesso, Les Crayéres, oggi patrimonio UNESCO, per invecchiare il vino. La gamma include cuvée di prestigio e rosé provenienti da uve Grand Cru.

7. Château Smith Haut Lafitte – Bordeaux, Francia
Al settimo posto si trova Château Smith Haut Lafitte, nei pressi di Bordeaux. La tenuta, risalente al XIV secolo, è nota per la sua produzione biodinamica, introdotta dai proprietari Florence e Daniel Cathiard negli anni ’90. Circondata da boschi e frutteti, la tenuta produce miscele di rossi e bianchi utilizzando i classici vitigni di Bordeaux.

8. Abbazia di Santa María de Retuerta – Sardón de Duero, Spagna
L’ottava posizione è occupata dall’Abbazia di Santa María de Retuerta, un’antica struttura del 1146. Situata su una tenuta di 700 ettari a Sardón de Duero, include un lussuoso hotel e un ristorante stellato Michelin. I vigneti, estesi su 192 ettari lungo il fiume Duero, producono principalmente Tempranillo, oltre a Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot.

9. Ernie Loosen – Mosel, Germania
Al nono posto si trova la tenuta di Ernie Loosen, maestro del Riesling in Germania. Con oltre 200 anni di storia familiare, Ernie ha elevato la tenuta a livelli di eccellenza, ricevendo innumerevoli riconoscimenti. Membro della VdP, l’associazione dei coltivatori di qualità tedeschi, produce una vasta gamma di Riesling, dal secco al dolce.

10. Finca Victoria Durigutti Family Winemakers – Luján de Cuyo, Argentina
Chiude la top ten Finca Victoria Durigutti, fondata nel 2002 dai fratelli Héctor e Pablo Durigutti nella regione vinicola argentina di Mendoza. I vigneti, certificati biologici, utilizzano lieviti autoctoni e non filtrano i vini, rendendoli adatti anche ai vegani.

Menzione per la Tenuta Cavalier Pepe – Irpinia, Italia
L’Italia ottiene una menzione con la Tenuta Cavalier Pepe, che si posiziona al quattordicesimo posto. Situata in Irpinia, la tenuta si estende su 70 ettari di vigneti, uliveti e noccioleti. Oltre alla produzione di vini Aglianico di alta qualità, la tenuta offre un ristorante panoramico e alloggi immersi nel verde, per un’esperienza enoturistica completa. La produzione è incentrata su vitigni autoctoni campani come Falanghina, Aglianico, Fiano e Greco, che sono alla base dei suoi vini distintivi.

Le altre cantine italiane

Nella classifica dei migliori vigneti del mondo, diverse cantine italiane si sono distinte per la qualità dei loro vini e per l’esperienza enoturistica offerta. Tra le italiane abbiamo appena nominato la Tenuta Cavalier Pepe in Campania, che si è classificata al 14° posto. Questa tenuta irpina è gestita dalla famiglia Pepe e offre ai visitatori un’immersione completa nella tradizione vinicola locale, con una cantina, un ristorante panoramico e alloggi immersi nella natura.

Un’altra eccellenza italiana è la Cantina Ceretto delle Langhe, in Piemonte, che occupa la 20° posizione. Fondata nel 1930, la Ceretto è una delle famiglie simbolo dell’enogastronomia della zona. Oltre ai vigneti, la famiglia gestisce noccioleti e un ristorante di alta cucina. La produzione della cantina è focalizzata su vitigni autoctoni come Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Arneis, che danno vita a rossi e bianchi di grande pregio. Nel 2009, la Ceretto ha ampliato le sue strutture, aprendo la Tenuta Monsordo Bernardina.

Castello Banfi, celebre per la sua produzione di Brunello di Montalcino, si trova al 22° posto. Fondata nel 1978 dagli imprenditori americani John e Harry Mariani, la tenuta ha sede nel Castello di Poggio alle Mura, un antico edificio medievale situato a Montalcino. Grazie alla famiglia Mariani, Banfi è diventata uno dei nomi di punta della viticoltura toscana, con vini che esaltano il territorio del Brunello.

Alla 25° posizione troviamo la Tenuta Castelbuono in Umbria, parte delle Tenute Lunelli, che ha conquistato l’attenzione internazionale anche grazie al suo “Carapace”, un’opera architettonica di Arnaldo Pomodoro che rappresenta una cantina scultorea. Questa è la new entry più alta della classifica.

Infine, la Catena Zapata, rinomata cantina argentina fondata nel 1902 dall’italiano Nicola Catena, è stata premiata con il titolo di “World’s Best Vineyards Hall of Fame” dopo aver conquistato il primo posto nel 2023.

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