Lunedì si gioca Italia Israele, una partita diversa dalle altre
La Nazionale italiana di calcio si sta preparando a Coverciano per affrontare Israele nel match di ritorno della Nations League, che si terrà lunedì 14 ottobre alle 20:45 a Udine
L’Italia affronterà Israele nel quarto turno della Nations League 2024-2025, dopo il recente pareggio contro il Belgio. La partita si giocherà lunedì 14 ottobre alle 20:45 presso il Bluenergy Stadium di Udine. Gli Azzurri, guidati da Luciano Spalletti, cercheranno di mantenere il primo posto nel Gruppo 2, con la Francia in seconda posizione a un punto di distanza.
Italia e Israele si sono incontrate sei volte in passato. L’ultimo scontro, lo scorso 9 settembre a Budapest, è stato vinto dagli Azzurri 2-1 grazie ai gol di Frattesi e Kean. Storicamente, l’Italia non ha mai perso contro Israele, con cinque vittorie e un pareggio, risalente ai Mondiali del 1970. Negli ultimi cinque incontri, Israele ha segnato solo due gol contro la Nazionale italiana.
Per questa partita, Spalletti non potrà contare su Lorenzo Pellegrini, espulso contro il Belgio, sostituito da Nicolò Zaniolo, che torna in azzurro dopo sette mesi di assenza. Ci saranno alcune modifiche nella formazione: Buongiorno dovrebbe sostituire Bastoni in difesa, mentre sugli esterni è previsto il riposo di Cambiaso e Dimarco, con Bellanova e Udogie in campo. In attacco, Raspadori e Retegui formeranno il duo offensivo. A centrocampo è in corso un ballottaggio tra Fagioli e Ricci per la regia.
La probabile formazione dell’Italia sarà un 3-5-2 con Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Buongiorno e Calafiori in difesa, Bellanova, Frattesi, Fagioli, Tonali e Udogie a centrocampo, e Raspadori e Retegui in attacco.
Israele, reduce da una sconfitta per 4-1 contro la Francia, dovrebbe schierarsi con un 4-2-3-1, con Baribo in attacco supportato da Abada, Peretz e Gloukh, mentre Kanikovski e Abu Fani giocheranno a centrocampo. La difesa sarà composta da Feingold, Nachmias, Shlomo e Leidner, con Gerafi in porta.
Il contesto geopolitico
La partita della Nazionale a Udine contro Israele, prevista per domani sera, è caratterizzata da un’atmosfera di forte tensione, non tanto per l’importanza sportiva della Nations League, quanto per il contesto geopolitico. L’incontro si svolge in un momento in cui i recenti attacchi dell’esercito israeliano contro la missione UNIFIL in Libano hanno acuito il clima di tensione. L’area intorno allo stadio è già stata blindata, con l’installazione di barriere e dissuasori, e la sicurezza sarà garantita da 450 steward e forze dell’ordine provenienti da tutto il Nord Italia.
Poche ore prima dell’inizio della partita, nel centro di Udine si terrà una manifestazione promossa dalla Comunità Palestinese e da altre associazioni, che protestano contro l’operato di Israele. Il corteo, che si svolgerà lontano dallo stadio, richiederà un’ulteriore sorveglianza della città, già sotto stretta vigilanza mediatica. I manifestanti chiedono il boicottaggio della partita, evidenziando le morti causate dal conflitto israeliano-palestinese e criticando la FIFA e la UEFA per non aver preso posizione, a differenza di precedenti situazioni come l’apartheid in Sudafrica o il conflitto in Jugoslavia.
Il sindaco di Udine, De Toni, aveva proposto di devolvere i proventi della partita alle vittime di guerra, ma l’iniziativa non è stata accolta. Il clima attorno all’incontro resta quindi teso, anche a causa della presenza di una tifoseria di estrema destra, sia tra i sostenitori della Nazionale che tra i tifosi dell’Udinese, eredi di gruppi noti per atteggiamenti antisemiti in passato.
Né la FIGC, né il ct Spalletti, né i giocatori hanno commentato le richieste di boicottaggio, mantenendo la posizione che “il calcio non è politica“. Tuttavia, storicamente il calcio ha sempre avuto implicazioni politiche, come dimostrato in passato, ad esempio, durante lo spareggio per il Mondiale del 1974 tra Cile e URSS. Il silenzio della Federcalcio italiana viene criticato, poiché, secondo alcuni, la squadra avrebbe dovuto ritirarsi per protestare contro la situazione in Palestina, lasciando Israele a giocare da sola.
Nel frattempo, Udine si prepara ad accogliere la partita in un contesto di massima sicurezza. Attorno allo stadio Bluenergy sono state installate barriere alte più di due metri, progettate per impedire l’accesso non autorizzato e facilitare i controlli sui tifosi. Circa 7.000 spettatori hanno già acquistato i biglietti, e saranno sottoposti a verifiche accurate prima di accedere ai tornelli. Il sistema di sicurezza sarà particolarmente rigido, con 450 steward impiegati per i controlli.
Per prevenire possibili attacchi vandalici o terroristici, sono stati collocati dissuasori massicci lungo le aree pedonali per impedire il passaggio di veicoli diretti a folle, misura precauzionale ispirata a tragici eventi accaduti in altre città europee. Le operazioni di bonifica, affidate agli artificieri, sono già in corso, e la zona rossa attorno allo stadio sarà accessibile solo a pochissime persone.
Il commento dei protagonisti
Il centrocampista dell’Inter, Davide Frattesi, ha dichiarato che, sebbene il Mondiale non debba diventare un’ossessione, è inevitabile che lo diventi, poiché l’Italia non può permettersi di mancare nuovamente l’appuntamento. Frattesi, che è il giocatore più utilizzato sotto la guida di Luciano Spalletti con 16 presenze e 6 gol, ha sottolineato l’importanza della Nations League anche in vista del sorteggio per il Mondiale. L’obiettivo, secondo il centrocampista, è vincere il girone per garantirsi un gruppo più agevole nelle qualificazioni.
Riguardo al recente flop agli Europei, Frattesi ha difeso il ct Spalletti, affermando che la responsabilità è condivisa tra squadra e allenatore. Pur ammettendo che Spalletti avrebbe potuto gestire la situazione in modo diverso, ha precisato che le difficoltà in campo sono state causate dagli errori dei giocatori stessi. Inoltre, ha sottolineato come l’eccessiva pressione, interna ed esterna, abbia influito negativamente sul rendimento della squadra durante la competizione, mentre ora il clima in squadra è decisamente più sereno e piacevole.
Frattesi ha anche evidenziato l’importanza dello spirito italiano, riconosciuto a livello internazionale, che permette alla Nazionale di rimanere competitiva, anche contro squadre tecnicamente superiori. Lo ha dimostrato l’Italia nella recente partita contro il Belgio, quando ha resistito con dieci uomini. Riguardo alla sfida imminente con Israele, Frattesi ha espresso fiducia, pur riconoscendo la qualità degli avversari e l’importanza di evitare errori come quello commesso all’andata, quando l’Italia ha concesso un gol evitabile.
Nel corso di lunedì, mentre la Nazionale si prepara alla partita, anche l’Udinese riprenderà gli allenamenti in vista del prossimo impegno di campionato contro il Milan, utilizzando alcuni degli spogliatoi dello stadio prima di lasciarlo nelle ore precedenti al match. Nonostante la concomitante manifestazione pro Palestina che si terrà nel centro di Udine, le forze dell’ordine non prevedono particolari problemi, grazie ai rigidi controlli di sicurezza che separano lo stadio dal centro cittadino.
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