La Lazio si ferma e recrimina un rigore: pareggio senza reti in casa contro il Ludogorets
La Lazio, pur frenata sullo 0-0, guarda avanti con fiducia, consapevole della qualità e del potenziale per proseguire il cammino in Europa
La Lazio interrompe la striscia di quattro vittorie consecutive in Europa League con un pareggio casalingo contro il Ludogorets. Nonostante il dominio del gioco, i biancocelesti non riescono a superare la difesa bulgara, restando comunque al primo posto nel girone con 13 punti. La partita, giocata all’Olimpico, si è chiusa sullo 0-0, con qualche rimpianto per un possibile rigore negato e un tiro di Guendouzi finito sulla traversa.

Lazio-Ludogorets
Una sfida complicata già dal primo tempo
Baroni, fedele al turnover in Europa League, schiera una formazione con sette cambi rispetto alla vittoria contro il Bologna. Mandas difende i pali, mentre il quartetto arretrato vede Marusic, Gigot, Patric e Pellegrini. In attacco, Noslin guida il reparto supportato da Dia, Pedro e Tchaouna.
Sin dai primi minuti, la Lazio cerca di imporre il proprio gioco con un possesso palla insistito, ma la densità difensiva del Ludogorets rende difficile penetrare centralmente. I bulgari, ben organizzati, si affidano a rapide ripartenze con Rwan, ma la retroguardia laziale tiene bene. Dia prova a sbloccare il risultato nel finale del primo tempo, ma il portiere avversario Banmann si oppone con due parate decisive.
Nella seconda metà, Baroni manda in campo Lazzari, Isaksen e Castellanos per dare maggiore vivacità e ampiezza al gioco. La Lazio aumenta la pressione, cercando di sfondare sugli esterni. Il Ludogorets risponde con ordine e compattezza, concedendo pochi spazi. Non mancano le occasioni: Pedro ci prova senza fortuna e un tiro dalla distanza di Lazzari sfiora il palo.
Al 29’ episodio controverso: Isaksen viene atterrato in area, ma l’arbitro Strukan, nonostante la revisione al VAR, decide di non concedere il rigore. Questo alimenta le proteste dei biancocelesti. Nel finale, Guendouzi colpisce una clamorosa traversa, e Castellanos sfiora il gol con un tiro che termina di poco a lato.
Le prestazioni individuali
Tra i migliori in campo, Guendouzi si distingue per la grinta e la capacità di impostare il gioco, pur non riuscendo a scardinare la difesa bulgara. Noslin, invece, appare poco incisivo come terminale offensivo, mentre Tchaouna fatica a rendersi pericoloso nella prima frazione, venendo sostituito nell’intervallo. Tra i bulgari, Rwan si mette in luce per la capacità di difendere palla e creare pericoli in contropiede.
A fine gara, Baroni elogia la squadra per l’impegno ma sottolinea la difficoltà di affrontare un avversario così compatto. La Lazio mantiene comunque il primato nel girone e resta una delle favorite per il passaggio del turno. L’assenza di concretezza in attacco e gli episodi arbitrali lasciano qualche rammarico.
Il tabellino della gara
- Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gigot, Patric, Pellegrini (1’ st Lazzari); Guendouzi, Vecino (16’ st Rovella); Tchaouna (1’ st Isaksen), Dia (1’ st Castellanos), Pedro (35’ st Zaccagni); Noslin.
- Ludogorets (4-1-4-1): Banmann; Witry, Kurtulus, Almeida, Son (36’ st Camara); Naressi; Marcus, Chochev (44’ st Piotrowski), Duarte, Gropper (36’ st Yordanov); Rwan (23’ st Duah).
- Arbitro: Strukan
- Ammoniti: Pellegrini, Tchaouna, Gigot, Rovella, Patric, Isaksen (Lazio); Witry, Naressi (Ludogorets).
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