La nuova vita di Giroud in MLS, che segue ancora il Milan e i suoi ex compagni (con non poca nostalgia)
Giroud, primo tifoso milanista, segue la squadra italiana dalla MLS, il campionato americano in forte espansione: un'opinione sull'attuale situazione dei rossoneri.
Olivier Giroud ha iniziato un nuovo capitolo della sua carriera negli Stati Uniti, giocando per il Los Angeles FC, dopo aver lasciato il Milan a 38 anni. Dopo 15 stagioni di successi in Europa, il francese sta ancora adattandosi alla sua nuova realtà nella Major League Soccer (MLS). In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha riflettuto su come la sua vita sia cambiata drasticamente, dai viaggi alla routine delle partite, e ha espresso una forte nostalgia per il club rossonero.
L’Adattamento alla MLS
Giroud ha spiegato che la MLS è molto diversa dal calcio europeo. Ha rivelato che, a differenza dell’Italia, dove i giocatori arrivano allo stadio insieme in autobus, negli Stati Uniti raggiunge il campo autonomamente qualche ora prima della partita. Nonostante queste differenze logistiche, ha ammesso di essersi goduto l’esperienza di esplorare Los Angeles come un turista, visitando luoghi iconici come gli Universal Studios, Hollywood Boulevard e Venice Beach. È anche stato al fianco dei Los Angeles Lakers e dei Clippers per seguire le partite di basket, e ha avuto l’onore di effettuare il primo lancio in una partita di baseball dei Dodgers.
Giroud ha sottolineato che, inizialmente, pensava che giocare nella MLS avrebbe significato meno impegni, ma si è reso conto che le partite sono frequenti, spesso due a settimana, e i viaggi per le trasferte sono lunghi. Nonostante questo, ha già ottenuto il suo primo trofeo con il Los Angeles FC, vincendo la US Open Cup, e si sente parte di un movimento calcistico in crescita negli Stati Uniti.
Nostalgia per il Milan
Nonostante il successo in MLS, Giroud non riesce a dimenticare il Milan. Ha descritto la sua esperienza con il club rossonero come qualcosa di indimenticabile, paragonando il legame con la squadra e i suoi tifosi a una famiglia. Ha ricordato con affetto San Siro, Milanello e tutte le persone che lavorano nel club, evidenziando l’atmosfera speciale che si respira a Milano. Inoltre, ha ammesso di mantenere ancora contatti con l’ambiente del Milan, tanto che ha partecipato virtualmente alla celebrazione di un recente derby vinto dai rossoneri, grazie a una videochiamata con i suoi ex compagni di squadra nello spogliatoio.
Giroud ha parlato positivamente delle recenti mosse di mercato del Milan, lodando i nuovi acquisti e i giocatori già presenti in squadra. Ha citato giocatori come Pulisic, che ha avuto un grande impatto all’inizio della stagione. Secondo il francese, l’attacco del Milan è ora estremamente diversificato e potente, con l’arrivo di attaccanti come Morata, Abraham, Jovic, Okafor e Chukwueze, oltre ai già affermati Leao e Pulisic. Giroud ha espresso fiducia nella possibilità che il Milan possa lottare per vincere lo Scudetto, specialmente se continueranno a mantenere una buona posizione in classifica nei prossimi mesi.
Durante l’intervista, Giroud ha commentato anche le recenti dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, che aveva affermato di essere “il capo” anche fuori dal campo. Giroud non è rimasto sorpreso, conoscendo il carisma e la personalità unica dello svedese. Ha affermato che Ibrahimovic conosce molto bene il calcio e il Milan, e che se il club ha scelto di coinvolgerlo in ruoli dirigenziali, deve dargli piena fiducia e libertà d’azione.
Infine, Giroud ha lasciato aperta la porta a un suo possibile ritorno al Milan in futuro, non necessariamente come giocatore, ma in qualche altro ruolo. Ha espresso chiaramente quanto sarebbe felice di tornare a lavorare con il club rossonero, ma con un tocco di ironia ha detto di non voler avere problemi con il suo amico Ibrahimovic, suggerendo che tra i due c’è un grande rispetto e amicizia. Tuttavia, Giroud ha concluso affermando che, in ogni caso, resterà sempre un grande tifoso del Milan.
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