Classifica 2024 delle migliori città Italiane dove vivere, secondo il rapporto BesT
Le metropoli del Nord, come Firenze, Milano e Bologna, emergono come i migliori esempi di vivibilità, grazie a una buona gestione della sanità, dell’istruzione e delle reti di supporto sociale, oltre a politiche efficaci per la sostenibilità e la sicurezza urbana
Il rapporto BesT dell’Istat del 2024 rivela un’analisi approfondita delle condizioni di vita nelle città italiane, evidenziando significative differenze tra Nord e Sud del Paese in ambiti fondamentali come salute, istruzione, reti di supporto sociale, qualità dell’aria e sicurezza urbana. Questo studio offre una panoramica su dove si vive meglio in Italia, concentrandosi su come ciascuna delle 14 città metropolitane affronta le sfide legate al benessere equo e sostenibile.
Salute: un’Italia divisa in due
Il rapporto mette in luce una marcata disparità nei servizi sanitari tra il Nord e il Sud. Al Sud, l’8% delle famiglie affronta difficoltà nell’accesso alle cure sanitarie, rispetto al 4% del Nordest e al 5% del Centro. In regioni come Calabria e Campania, l’insufficienza dei servizi sanitari costringe molte famiglie a spostarsi verso il Nord per ricevere trattamenti adeguati. Questo si riflette nella speranza di vita, che risulta inferiore al Sud, e nella maggiore incidenza di mortalità per tumore.
La classifica della speranza di vita vede Firenze al primo posto con 84,7 anni, seguita da Milano (84,4 anni) e Bologna (83,9 anni). Al contrario, città come Napoli e Messina registrano livelli più bassi, rispettivamente con 81,2 e 81,8 anni di speranza di vita.
- Firenze – 84,7 anni di aspettativa di vita
- Milano – 84,4 anni
- Bologna – 83,9 anni
- Venezia – 83,7 anni
- Roma – 83,7 anni
- Genova – 83,4 anni
- Torino – 83,5 anni
- Bari – 83,4 anni
- Cagliari – 83,2 anni
- Reggio Calabria – 82,1 anni
- Palermo – 82,1 anni
- Messina – 81,8 anni
- Catania – 81,8 anni
- Napoli – 81,2 anni
Istruzione: le opportunità educative che fanno la differenza
Anche il settore dell’istruzione presenta notevoli disuguaglianze tra Nord e Sud. Le città del Nord e del Centro offrono migliori infrastrutture educative e maggiori possibilità di accesso alla formazione rispetto a molte città del Sud, dove si registra un alto tasso di abbandono scolastico e una carenza di servizi per l’infanzia. Bologna, Milano e Roma sono ai vertici della classifica per l’istruzione, con tassi elevati di laureati e di iscrizioni ai servizi per l’infanzia.
Bologna si distingue per il 45,2% di laureati e una buona disponibilità di servizi per l’infanzia. Milano e Roma seguono con alte percentuali di laureati e un buon accesso alla formazione continua. Al Sud, invece, Napoli e Palermo evidenziano una situazione difficile, con alti tassi di abbandono scolastico e limitate risorse educative, compromettendo le opportunità di crescita per i giovani.
La classifica delle migliori città per istruzione e formazione:
- Bologna – 45,2% di laureati e 38,2% di bambini iscritti ai servizi per la prima infanzia
- Milano – 42,6% di laureati e alto livello di competenze alfabetiche
- Roma – 42,2% di laureati e il più alto tasso di accesso all’università
- Firenze – Buona adesione alla formazione permanente
- Venezia – 66,9% di persone con almeno un diploma
- Genova – Percentuale di laureati del 34,7%
- Cagliari – Alta percentuale di bambini nei servizi per l’infanzia
- Torino – 56,4% di iscrizioni all’università
- Bari – Tasso di accesso all’università superiore alla media
- Napoli – Tasso di abbandono scolastico elevato
- Messina – Bassa percentuale di diplomati
- Reggio Calabria – Alto numero di NEET e carenza di servizi per l’infanzia
- Palermo – Punteggi bassi nelle abilità alfabetiche e numeriche
- Catania – Tra i più bassi indici di partecipazione scolastica
Reti di aiuto sociale: un nuovo indicatore di vivibilità
Le reti di aiuto sociale, intese come supporto per i cittadini più vulnerabili, rappresentano un nuovo indicatore di benessere. Qui emerge nuovamente un divario tra Nord e Sud. Firenze, Roma e Milano si posizionano in testa alla classifica grazie alla presenza di organizzazioni non profit e di solidi servizi di assistenza sociale. Al contrario, le città del Sud, come Catania e Reggio Calabria, dispongono di reti di aiuto molto più deboli, lasciando spesso isolate le fasce più fragili della popolazione.
La classifica delle migliori città per reti di aiuto:
- Firenze – Alta concentrazione di enti non profit e servizi di assistenza
- Roma – Inclusione sociale e accesso a solidi sistemi di supporto
- Milano – Buona disponibilità di reti di assistenza sociale
- Bologna – Servizi di aiuto e integrazione
- Torino – Presenza di reti locali di sostegno
- Genova – Disponibilità mediamente buona di supporti sociali
- Cagliari – Presenza di reti sociali di assistenza
- Venezia – Sistemi di supporto meno sviluppati
- Napoli – Basso livello di assistenza, ma in miglioramento
- Palermo – Scarsa accessibilità a reti di sostegno
- Reggio Calabria – Poche reti di assistenza e supporto sociale
- Messina – Limitata disponibilità di reti di sostegno
- Bari – Accesso moderato ai servizi di assistenza sociale
- Catania – Tra le reti di supporto più carenti del paese
Qualità dell’aria e sicurezza urbana
Un ambiente salubre e sicuro è essenziale per una buona qualità della vita. I dati del rapporto BesT sottolineano come le città del Nord, in particolare Milano e Bologna, abbiano investito molto nella sostenibilità e nella sicurezza urbana. Milano, infatti, è considerata una delle città più sicure e con la miglior gestione ambientale, seguita da Bologna e Firenze. In queste città, la qualità dell’aria e la percezione di sicurezza sono tra le più alte.
Al Sud, invece, città come Napoli e Palermo presentano criticità significative sia nella gestione dell’inquinamento che nella sicurezza, con una percezione di insicurezza maggiore tra i residenti.
La classifica delle migliori città per ambiente e sicurezza:
- Milano – Eccellente gestione ecologica e alta percezione di tranquillità
- Bologna – Alta qualità ambientale e sicurezza
- Firenze – Buona gestione dell’inquinamento e aree verdi
- Roma – Percezione di sicurezza nella media e buona qualità dell’aria
- Genova – Parametri ambientali generalmente buoni
- Torino – Qualità dell’aria discreta, buona sicurezza in città
- Venezia – Alti livelli di sicurezza ma criticità ambientali
- Bari – Livelli di sicurezza bassi
- Cagliari – Qualità ecologica media, percezione di sicurezza bassa
- Napoli – Difficoltà nella gestione ecologica e bassa percezione di sicurezza
- Palermo – Alti tassi di inquinamento e percezione di scarsa sicurezza
- Catania – Problematiche ecologiche e percezione di sicurezza ridotta
- Messina – Elevata insicurezza e scarsa qualità ambientale
- Reggio Calabria – Gravi criticità ecologiche e percezione di insicurezza
Il rapporto BesT dell’Istat per il 2024 evidenzia una netta disparità tra le città italiane. Al Sud persistono gravi lacune che penalizzano la qualità della vita, limitando le opportunità per i residenti in settori chiave come la salute e l’istruzione.
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