Tare al Milan quasi ufficiale, con lui Vincenzo Italiano in panchina ed altre novità che porteranno a un nuovo ciclo
Igli Tare verso l’incarico di direttore sportivo, con il compito di trovare subito un allenatore da Milan. Poi il mercato e la consapevolezza che sarà un nuovo anno zero
Il Milan si prepara a inaugurare una nuova fase, puntando su dirigenti con esperienza e conoscenza approfondita del calcio italiano. Il club rossonero è a un passo dall’accordo definitivo con Igli Tare, ex dirigente sportivo della Lazio. Dopo una lunga serie di incontri, che hanno toccato diverse città europee, tra cui Londra e Roma, si è arrivati alla stretta finale. Il dirigente albanese ha scelto il progetto di Casa Milan, declinando offerte economicamente molto vantaggiose provenienti dal mondo arabo, tra cui quelle dell’Al Nassr e di un’altra società saudita. Il contratto, ormai definito, sarà triennale e l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare al termine della stagione in corso.

Igli Tare ad un passo dal Milan
Un dirigente esperto e riconosciuto, con ottime doti di scouting e buona capacità di investimento
La scelta di Tare si fonda sulla sua abilità nello scoprire talenti e nel costruire squadre competitive. In quindici anni di lavoro alla Lazio, ha collaborato a stretto contatto con il presidente Lotito, ottenendo importanti risultati sportivi tra cui tre Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. La dirigenza milanista ha apprezzato particolarmente la sua capacità di operare con autonomia tecnica e la sua conoscenza delle dinamiche della Serie A. Il suo arrivo risponde all’esigenza del club di avere un riferimento stabile per agenti e calciatori, ruolo che è mancato negli ultimi anni. Tare, inoltre, sarà spesso presente anche a Milanello, garantendo continuità e presenza operativa.
Sul fronte tecnico, il Milan sta valutando chi sarà la guida in panchina per la prossima stagione. Dopo l’addio a Conceição, il nome in cima alla lista è quello di Vincenzo Italiano, attuale allenatore del Bologna. La recente vittoria della Coppa Italia ha rafforzato la sua candidatura, colmando quella che fino a poco tempo fa era la sua principale lacuna: l’assenza di titoli nel palmarès. Il tecnico rossoblù ha conquistato il primo trofeo della sua carriera e si è imposto all’attenzione del club rossonero per la proposta di gioco moderna, offensiva e coerente con le esigenze di rilancio della squadra.
Un altro nome valutato è quello di Massimiliano Allegri, già alla guida del Milan dal 2010 al 2014, prima delle esperienze vincenti con la Juventus. Il suo curriculum parla chiaro: sei scudetti, cinque Coppe Italia e tre Supercoppe, un bagaglio di esperienza che lo rende un candidato credibile. Attualmente l’entusiasmo e il progetto rappresentato da Italiano sembrano avere la priorità, anche perché si tratta di un tecnico giovane la cui identità di gioco probabilmente meglio si sposa con le caratteristiche dell’attuale rosa del Milan, non sarà tuttavia facile strapparlo al Bologna, ancora convalescente dal calciomercato della scorsa estate, che si era inaugurato con il divorzio con Thiago Motta. La decisione definitiva richiederà ancora qualche giorno, ma è ormai chiaro che il Milan vuole puntare su un’identità ben precisa: un progetto italiano, ambizioso e con una chiara visione per il futuro.
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