Contromossa Bologna per il rinnovo di Italiano, la priorità è rispondere alle sirene di Milan e Roma
La fiducia data a Italiano a inizio stagione è stata ripagata da un buon piazzamento in classifica e la conquista della Coppa Italia. Ora parte l'operazione di conferma e pianificazione
Non sarà un Thiago Motta bis. O almeno questo è quello che spera la famiglia Saputo, che con Italiano ha saputo dare continuità al quinto posto in classifica del 2024, arrivando – dopo un inizio di campionato d’assestamento – alla conquista della Coppa Italia.

Con la vittoria della Coppa Italia, Vincenzo Italiano ha scritto una pagina importante della sua carriera e della storia del Bologna, dimostrando che il lavoro, la visione e il cuore possono davvero portare in alto
A Casteldebole è andato in scena il primo incontro formale tra la dirigenza del Bologna e l’agente di Vincenzo Italiano, Francesco Caliandro, per discutere il prolungamento del contratto dell’allenatore. Il tecnico è attualmente vincolato alla società emiliana fino a giugno 2026, ma da entrambe le parti emerge la volontà di prolungare l’accordo per almeno due stagioni aggiuntive.
Un rapporto saldo nonostante le voci di mercato
La società felsinea, rappresentata da Joey Saputo, Claudio Fenucci, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, intende blindare Italiano, anche per allontanare le continue indiscrezioni che lo accostano a club di prima fascia come Milan e Roma. Nonostante le numerose voci, il Bologna resta fiducioso sulla permanenza del suo allenatore, forte del contratto in essere e del desiderio reciproco di continuare insieme. In passato, anche diversi giocatori del club sono stati oggetto di speculazioni di mercato mai concretizzate, a dimostrazione di quanto l’ambiente bolognese sia spesso al centro dell’attenzione, ma altrettanto capace di trattenere le sue risorse migliori.
Uno dei motivi principali della volontà di Italiano di restare risiede nel legame profondo instaurato con l’ambiente. Il tecnico ha trovato un’intesa straordinaria con la dirigenza e una forte sintonia emotiva con la tifoseria, che lo ha apprezzato non solo per i risultati ottenuti, ma anche per la passione e l’entusiasmo trasmessi. La sua figura si avvicina a quella di allenatori storicamente amati a Bologna come Ulivieri, Mazzone, Mihajlovic e Pioli: tecnici capaci di comunicare empatia e sentimento, a differenza di altri, pur validi, meno inclini al coinvolgimento emotivo.
Due punti chiave per il rinnovo
Nel confronto tra la dirigenza e l’agente di Italiano, sono emersi due temi centrali. Il primo riguarda le garanzie tecniche: il tecnico vuole certezze sul fatto che eventuali cessioni importanti, qualora economicamente inevitabili, vengano compensate da rinforzi all’altezza. Dopo una stagione culminata con la qualificazione in Europa e la conquista della Coppa Italia, le aspettative sono cresciute e anche il progetto tecnico dovrà essere all’altezza.
Il secondo punto è l’adeguamento contrattuale. Alla luce dei successi raggiunti, è attesa una proposta economica migliorata, comprensiva di un aumento di stipendio e bonus più consistenti. Anche se una firma immediata sembra prematura, il dialogo è aperto e positivo: la volontà di proseguire insieme è forte, e salvo sorprese clamorose l’accordo arriverà. Intanto, il Bologna ha concluso il riscatto di Nicolò Casale per 7,5 milioni di euro. Il difensore sarà legato al club fino al giugno 2028, un ulteriore segnale di continuità e progettualità all’interno della rosa che ha appena vissuto una delle sue stagioni più brillanti.
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