È morto Rino Tommasi, leggenda del giornalismo sportivo in particolare di tennis e boxe
Voce popolare di tennis e boxe, ha portato lo sport nelle nostre case grazie alle telecronache iconiche che hanno segnato un'epoca nello sport
Il mondo dello sport e del tennis è in lutto per la morte di Rino Tommasi, celebre giornalista, telecronista e conduttore televisivo, scomparso all’età di 90 anni. Nato a Verona il 23 febbraio 1934, Tommasi è stato una figura emblematica nel panorama giornalistico italiano, soprattutto per le sue telecronache e articoli dedicati al tennis e al pugilato. La sua morte ha suscitato un’ondata di commozione, con tanti che si sono chiesti come avrebbe commentato i successi di Jannik Sinner e il momento d’oro del tennis italiano.

Rino Tommasi
La carriera di Rino Tommasi nel giornalismo sportivo
Rino Tommasi è stato una delle voci più conosciute e apprezzate nelle telecronache sportive. In particolare, la sua collaborazione con Gianni Clerici è diventata leggendaria. Insieme, i due hanno commentato i principali eventi tennistici per diverse reti televisive, tra cui TV Koper Capodistria, Tele+ e Sky Sport, fino al 2010. La loro capacità di alternare competenza e ironia ha reso le loro telecronache uniche, riuscendo a coinvolgere il pubblico in ogni momento. Oltre al tennis, Tommasi ha dedicato una parte significativa della sua carriera anche al pugilato, creando e conducendo negli anni Ottanta il programma televisivo settimanale “La grande boxe“, trasmesso sulle reti Fininvest.
Il ricordo della Federazione pugilistica italiana
La Federazione pugilistica italiana ha voluto rendere omaggio a Rino Tommasi, ricordandolo come una delle voci più autorevoli nel raccontare la nobile arte del pugilato. Il presidente Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico italiano, ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa, sottolineando l’importanza che Tommasi ha avuto per il mondo della boxe. “Pochi sono stati in grado di parlare, raccontare e narrare la nobile arte come hai fatto tu, Rino“, ha scritto la FPI, concludendo il messaggio con un affettuoso “Fai buon viaggio, Maestro“.
Oltre alla sua carriera giornalistica, Rino Tommasi ha avuto una passione per lo sport che risaliva alla sua giovinezza. Da giovane, infatti, è stato un buon tennista di seconda categoria e ha vinto campionati italiani universitari. La sua famiglia ha sempre vissuto nel mondo dello sport: suo padre Virgilio ha partecipato a due edizioni delle Olimpiadi, nel 1924 a Parigi e nel 1928 ad Amsterdam, nel salto in lungo, mentre suo zio Angelo ha gareggiato nel salto in alto alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932.
I riconoscimenti ricevuti durante la carriera
Nel corso della sua lunga carriera, Rino Tommasi ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività giornalistica. Nel 1982 e nel 1991, è stato premiato come Tennis Writer of the Year dall’Associazione Tennis Organizers. Nel 1993 ha vinto il prestigioso Ron Bookman Media Excellence Award. Tommasi ha anche ricevuto la Penna d’Oro del Coni nel 1979 e due premi di Letteratura Sportiva del Coni per i suoi libri “Storia del tennis” e “La grande boxe“. Un altro importante riconoscimento è arrivato nel 2012, quando il Comitato Olimpico Internazionale lo ha premiato per aver seguito il maggior numero di edizioni dei Giochi Olimpici, ben undici in totale.
Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte di Rino Tommasi. “Rino Tommasi è stato un protagonista indiscusso del nostro mondo“, ha dichiarato Malagò, aggiungendo che tutto il movimento sportivo italiano è vicino alla famiglia Tommasi in questo momento di dolore. La scomparsa di Tommasi lascia un vuoto incolmabile, ma il suo legame con lo sport e con il tennis italiano rimarrà indelebile.
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