Il ciclismo e gli infortuni: una panoramica sul rischio di caduta. Anche Eddy Merckx caduto in bicicletta
Eddy Merckx: durante un’uscita in bicicletta, una scivolata sui binari ferroviari gli ha causato una caduta che gli è costata una frattura dell’anca
Il mondo del ciclismo, tanto amato per la sua intensità e spettacolarità, porta con sé un lato oscuro fatto di frequenti incidenti e infortuni, che non risparmiano né professionisti né amatori. Questo sport, che richiede una combinazione unica di forza, resistenza e abilità tecnica, è infatti noto per il suo elevato tasso di lesioni, specialmente a carico delle articolazioni e dell’apparato muscolare.

Eddy Merckx
Le cause degli infortuni nel ciclismo
Tra i fattori principali che contribuiscono agli incidenti troviamo variabili come l’altezza della sella, la larghezza del manubrio, l’alimentazione e le condizioni generali di salute dell’atleta. Questi elementi, spesso sottovalutati, possono incidere notevolmente sulla postura e sulle performance, aumentando il rischio di lesioni. I numeri parlano chiaro: solo nella stagione primaverile, tra marzo e aprile, ben 48 corridori appartenenti al circuito UCI World Tour erano fuori gioco a causa di infortuni.
Gli incidenti più gravi dell’anno
La stagione ciclistica che si sta concludendo ha visto un alto numero di episodi drammatici. Più di 50 ciclisti hanno subito fratture ossee di varia entità, costringendoli a lunghe pause o, in alcuni casi, a interventi chirurgici. Tra i casi più significativi, il danese Jonas Vingegaard è stato coinvolto in un incidente in Spagna, riportando fratture alla clavicola, alle costole e un collasso polmonare. Simile sorte è toccata al belga Remco Evenepoel, che durante un allenamento ha subito gravi lesioni a scapola, mano e costole. Infine, il dramma del ciclista olandese Lars van den Berg, vittima di un malore improvviso durante la Faun-Ardèche Classic, che lo ha portato a una caduta violenta sull’asfalto.
Eddy Merckx: la leggenda che non si arrende
Anche una leggenda come Eddy Merckx, soprannominato “Il Cannibale” per la sua indomabile determinazione, non è immune agli imprevisti della bicicletta. Il belga, considerato uno dei migliori ciclisti di tutti i tempi con 11 Grandi Giri all’attivo, è stato protagonista di un incidente nei pressi della città belga di Mechelen. Eddy Merckx è stato recentemente protagonista di una brutta caduta durante un’uscita in bicicletta che gli è costata la frattura dell’anca. L’ex campione belga, noto per la sua determinazione in gara, ha descritto con lucidità l’incidente e i momenti successivi in cui si è trovato in una situazione di grande vulnerabilità.
Grazie al tempestivo intervento dei passanti e al trasporto immediato in ospedale, l’ex campione è stato sottoposto a un intervento chirurgico per l’installazione di una nuova anca. Con il suo consueto spirito ironico, Merckx ha commentato: “Ora dovrò correre con due piccole ruote in più, come le bici dei bambini”. Nonostante i rischi intrinseci, il ciclismo continua a ispirare milioni di appassionati in tutto il mondo, grazie a storie di coraggio e determinazione. Atleti come Merckx dimostrano che la passione per questo sport va oltre le difficoltà, trasformando ogni caduta in un’opportunità di rinascita.
L’incidente si è verificato in un passaggio a livello durante una giornata segnata da un improvviso cambiamento climatico. “Aveva iniziato a piovere, e mentre attraversavo i binari del treno, la ruota posteriore è scivolata, facendomi cadere violentemente sulla coscia destra”, ha raccontato Merckx in un’intervista rilasciata al quotidiano belga HLN. La caduta è stata immediatamente seguita da una sensazione di forte dolore e dalla consapevolezza di aver riportato una frattura. “Ero disteso sui binari e non riuscivo ad alzarmi. Ero spaventato perché non sapevo quando le sbarre del passaggio a livello si sarebbero abbassate”, ha aggiunto.
Nei minuti successivi all’incidente, Merckx ha cercato di attirare l’attenzione facendo gesti con le mani, ma inizialmente nessuno era nei paraggi. Solo poco dopo, alcuni passanti sono accorsi in suo aiuto, permettendo il trasporto all’ospedale St. Elisabeth di Herentals. Qui, i medici hanno riscontrato una frattura dell’anca, intervenendo chirurgicamente per risolvere la situazione. Il bollettino medico diffuso ha confermato il successo dell’operazione, ponendo le basi per il recupero della leggenda del ciclismo.
Dopo l’intervento, Eddy Merckx ha iniziato il lungo cammino della fisioterapia, mostrando una determinazione pari a quella che lo ha reso famoso nelle competizioni. “Sto già camminando con l’aiuto delle stampelle e ho completato la mia prima sessione di fisioterapia, durante la quale ho svolto alcuni semplici esercizi”, ha dichiarato l’ex campione. Nonostante l’incidente, Merckx è deciso a tornare in sella, anche se con un importante cambiamento: “Non pedalerò mai più da solo. Ho imparato la lezione, d’ora in poi lo farò sempre in compagnia”.
La vicenda di Eddy Merckx non solo evidenzia i rischi legati al ciclismo, ma sottolinea anche lo spirito indomito di chi ha dedicato la vita a questo sport. Con il suo atteggiamento positivo e la volontà di recuperare al meglio, il “Cannibale” continua a ispirare generazioni di appassionati, dimostrando che, anche fuori dalle competizioni, la determinazione può fare la differenza.
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