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Fonseca è un altro nome caldo per la panchina del Milan: sarà lui il prossimo allenatore rossonero?

Scritto da Francesco Andriani, 22 Aprile 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

La dirigenza rossonera sta valutando diversi profili per l'allenatore, incluso quello di Paulo Fonseca, in scadenza con il Lille a luglio.

L’avventura di Stefano Pioli sulla panchina del Milan sembra giunta al termine, con la ricerca attiva di un successore iniziata. Nonostante il Milan mantenga stabilmente il secondo posto in campionato, la stagione si è rivelata deludente, con le uscite premature dalle Coppe e nessun trofeo conquistato. Si è già iniziato a parlare di possibili sostituti, tra cui emergono i nomi di Julen Lopetegui e Paulo Fonseca.

Fonseca al Milan?

Fonseca al Milan?

Fonseca, attualmente allenatore del Lille e ex tecnico della Roma, sembra essere un candidato di spicco per la panchina rossonera. Sono stati avviati contatti informali con il suo agente, Marco Abreu, e con un’agenzia che potrebbe facilitare l’operazione. Fonseca, in scadenza con il Lille, ha suscitato interesse soprattutto in Ligue 1, ma è aperto a un ritorno in Italia dopo la sua esperienza con la Roma.

Il Milan sembra considerare Fonseca un’opzione intrigante, data la sua esperienza positiva con il Lille e la sua familiarità con il calcio italiano. Inoltre, il suo schema preferito, il 4-2-3-1, sembra adattarsi bene alle caratteristiche dei giocatori rossoneri. La dirigenza milanista è intenzionata a esplorare questa possibilità, avviando i primi contatti con l’agente del tecnico portoghese.

Non solo Fonseca nel “casting” per allenare il Milan

Non è solo Paulo Fonseca ad essere preso in considerazione. Julen Lopetegui rimane un candidato di spicco, con un possibile accordo già in fase di definizione. Altri nomi sulla lista includono Xavi, Amorim, Tuchel e De Zerbi, ognuno con le proprie qualità e esperienze nel calcio europeo.

Il Milan è consapevole dell’importanza di prendere una decisione ponderata e mirata per il futuro della squadra. Con il derby all’orizzonte, l’attenzione è ora concentrata sul presente, ma il processo di selezione del nuovo allenatore sarà cruciale per il prosieguo del club. Sono stati avviati contatti informali con l’agente Marco Abreu e un’agenzia che potrebbe facilitare l’operazione. Resta da vedere se Fonseca sarà effettivamente scelto come successore di Stefano Pioli.

Il possibile arrivo del tecnico portoghese è stato oggetto di discussione all’interno della società rossonera, con le probabilità del suo ingresso in squadra in leggero aumento: la decisione finale dipenderà dalle intenzioni di Ibrahimovic, che ha manifestato il desiderio di riportare il Milan ai vertici e di cercare un allenatore di alto profilo. Vedremo quali saranno i canoni dell’ex calciatore svedese.

Come è andata la sua esperienza da allenatore in Italia?

La carriera di Paulo Fonseca come allenatore ha conosciuto alti e bassi nel corso degli anni. Dopo aver iniziato con le giovanili dell’Estrela Amadora e aver allenato alcune squadre delle serie minori, ha ottenuto un significativo traguardo nel 2012 con il Paços de Ferreira, conducendo la squadra al terzo posto e ai play-off per la Champions League.

Il suo successo non è sfuggito all’attenzione del Porto, che lo ha ingaggiato l’anno successivo. Qui, ha conquistato la sua prima Supercoppa come allenatore, ma nonostante i risultati positivi, è stato esonerato dal club dopo una stagione di 21 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte.

Fonseca è poi tornato al Paços de Ferreira prima di passare allo Sporting Braga, con cui ha vinto la Coppa di Portogallo. I momenti più significativi della sua carriera sono arrivati dal 2016, quando è diventato allenatore dello Shakhtar Donetsk in Ucraina. Qui, ha conquistato ben sette trofei, inclusi tre campionati consecutivi, tre Coppe d’Ucraina e una Supercoppa d’Ucraina, registrando un notevole record di 103 vittorie su 139 partite in tre anni, con soli 19 pareggi e 17 sconfitte.

Nel 2019, Fonseca è stato scelto dalla Roma come allenatore. Nella sua prima stagione, ha guidato la squadra al quinto posto in campionato, ma non è riuscito a superare gli ottavi di finale in Europa League. La sua avventura a Roma non è finita nel migliore dei modi, ma i ricordi tattici del suo stile di gioco sono rimasti intatti.

Paulo è un allenatore con una chiara filosofia tattica che si riflette nelle sue squadre nel corso della carriera. Il suo approccio si basa su una pressione intensa sull’avversario, una ricerca costante del possesso palla e un gioco veloce e offensivo. Tra le cose positive che si possono notare in lui, ha dimostrato una notevole capacità di adattamento alle diverse squadre che ha allenato, cercando di massimizzare le potenzialità dei suoi giocatori e della rosa in senso allargato. Le sue squadre sono caratterizzate da una solida organizzazione difensiva e da un forte senso di coesione di gruppo, fattori che hanno contribuito ai suoi successi sia a livello nazionale che internazionale, in Portogallo, Ucraina e Francia.