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Tadej Pogačar ha vinto il Mondiale di Zurigo e impressionato tutti: ma quanto è veramente forte il ciclista sloveno?

Scritto da Michael Sousa, 1 Ottobre 2024 - Tempo di lettura: 2 minuti

L'impresa di Pogačar al Mondiale di Zurigo rappresenta un evento straordinario nella storia recente del ciclismo internazionale.

L’impresa di Tadej Pogačar al Mondiale di Zurigo ha impressionato il mondo del ciclismo. Lo sloveno, a 100,8 km dall’arrivo, ha scatenato un attacco devastante che ha lasciato tutti i favoriti alle spalle. Per comprendere meglio la sua straordinaria prestazione, si possono esaminare i dati di Pavel Sivakov, che ha condiviso le sue statistiche su Strava. Sivakov, compagno di squadra di Pogačar nell’UAE Team Emirates, è stato l’ultimo a cedere di fronte alla potenza del fuoriclasse sloveno, che ha dominato con una cavalcata solitaria di 51,7 km.

L'impresa di Pogačar

L’impresa di Pogačar

Lo sloveno, noto per le sue prestazioni eccezionali, in questa occasione ha voluto fare qualcosa di memorabile, andando oltre la semplice vittoria. Nonostante i rischi, Pogačar si è dimostrato non solo il più forte, ma anche il più astuto. Gli avversari forse non hanno gestito al meglio la situazione, ma i dati sulla velocità media negli ultimi 100 km evidenziano la straordinarietà della sua azione.

Pogačar ha sferrato l’attacco sullo strappo di Zürichbergstrasse, con una salita di 800 metri caratterizzata da una pendenza media del 7,1% e massima del 17,2%. Qui Sivakov, per non perdere contatto, ha mantenuto una media di 637 watt, raggiungendo un picco di 796 watt su pendenze variabili dal 9 al 18,1%. Tuttavia, nonostante l’enorme sforzo, il francese non è riuscito a rimanere a ruota di Pogačar, arrivando in cima alla salita con un ritardo di 3 secondi.

I dati di Sivakov aiutano a capire la forza di Pogačar

Sivakov ha seguito Pogačar per circa 40 minuti, durante i quali hanno mantenuto una velocità media di 43,5 km/h, superando i 200 km di gara. Il francese ha registrato una potenza normalizzata (NP) di 422 watt e una media di 380 watt. Tuttavia, al penultimo passaggio sullo strappo di Zürichbergstrasse, Sivakov ha cominciato a cedere. Mentre Pogačar manteneva una velocità superiore ai 30 km/h su una pendenza dell’8,1%, Sivakov non è riuscito a tenere il passo.

Nel tratto successivo, Sivakov ha perso continuità, non riuscendo più a superare i 480 watt nel tratto più impegnativo. A 45 km dall’arrivo, dopo un attacco di Evenepoel, ha definitivamente perso contatto con il gruppo dei migliori. Alla fine, Sivakov ha concluso la gara in 35ª posizione, con un ritardo di 6 minuti e 40 secondi da Pogačar.

L’analisi dei dati di Sivakov offre un’idea della forza di Pogačar. Lo sloveno ha completato i 273,9 km di gara, con 4.470 metri di dislivello, a una velocità media di 42,41 km/h, firmando una delle prestazioni più straordinarie della storia dei Mondiali di ciclismo, seconda solo a quella di Vittorio Adorni nel 1968.

Fonte: Bici da strada, dove potete trovare dati, tabelle ed analisi dettagliatissime che faranno felici tutti gli appassionati di ciclismo e non solo.