Nella Classifica di Serie A dopo la 25° giornata tutti i meriti di Inzaghi ed i demeriti di Allegri e Pioli
Inter proiettata verso la seconda stella, dopo il crollo in 4 giornate della Juventus. Ed il Milan non è da meno con un sanguinoso turnover.
Come se i nodi stessero venendo la pettine. Ecco il destino di Inter Juventus, in un campionato in cui si è chiacchierato – anche se poco – della possibilità dei bianconeri di puntare allo scudetto, mentre Allegri ha sempre spento ogni speranza dichiarando di puntare al quarto posto.
Dopo la sconfitta rimediata a Milano contro l’Inter, anche gli analisti hanno iniziato a dare “ragione” al tecnico livornese, quando ha parlato soltanto di una rosa per “centrare i primi quattro posti utili alla Champions“.
In un articolo apparso sul Corriere dello Sport ad inizio febbraio, Ivan Zazzaroni rifletteva sul concetto di giustizia nel calcio, citando la celebre frase di Perry Mason, “La giustizia è solo un’illusione“. Egli suggeriva che il calcio stesso sia capace di creare una sorta di giustizia attraverso i risultati incontrovertibili che produce. Con questo concetto Zazzaroni sottolineava le rivincite di Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, precedentemente criticati: ma la vittoria del derby d’Italia dei nerazzurri ha riscritto più di un equilibrio in campo. E forse anche Zazzaroni ha cambiato idea su Allegri.
La forza di Inzaghi, il crollo di Allegri
Inzaghi è elogiato per il suo lavoro eccezionale con l’Inter, spesso ricordando la finale di Champions giocata contro il Manchester City e la capacità di capitalizzare sull’esperienza dei giocatori chiave, la crescita di Lautaro su tutti, l’affidabilità del centrocampo e degli uomini in difesa, come Acerbi, passando per le riserve. Molti sono convinti che l’Inter di quest’anno sia nata proprio dopo la sconfitta in quella finale, come se il desiderio di voler riscrivere quella storia avesse dato linfa vitale alle ambizioni della squadra di Milano.
Allegri, nonostante le sfide extra-calcio che la Juventus ha affrontato, ha condotto la squadra a risultati positivi, se pensiamo che l’obiettivo non sia mai stato quello dello scudetto. Però quei due punti in quattro giornate, dove sono passate squadre come Empoli, Verona, Udinese e Inter… lasciano qualche dubbio su quelle che sono le condizioni dello spogliatoio bianconero.
Quindi un’Inter proiettata verso la seconda stella per demeriti altrui? Non è così scontato fare una deduzione del genere. Se dovesse proseguire il cammino in Champions, probabilmente i meriti di Inzaghi sarebbero da riassegnare: guidare una squadra verso la seconda finale consecutiva, nonostante i 9 punti di vantaggio in campionato, non è certo scontato. Anche se in Champions ci sono tre o quattro squadre che potrebbero rendere la vita poco agevole ai nerazzurri, chi in Italia può realmente competere con la squadra di Inzaghi?
Ci ha pensato Allegri ad accendere questo campionato. Ma alcune delle sue vittorie, arrivate più per il colpo del singolo che per un gioco di squadra – che per almeno il 75% della partita giace dietro la linea della palla – lasciano il dubbio sulla reale portata della corazzata bianconera. La sconfitta di Milano è stata una cartina tornasole non solo delle ambizioni bianconere, ma anche di come la società dovrà muoversi presto sul mercato, probabilmente iniziando dall’allenatore.
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