Come sono andati gli ultimi Napoli-Milan? I confronti tra le due squadre sono piuttosto equilibrati, ma c’è un dato sotto il Vesuvio
E se ad approfittarne saranno le inseguitrici? Il pareggio tra Napoli e Milan potrebbe non servire a entrambe. Ecco come stanno le due squadre.
Prendete gli ultimi Napoli-Milan dal 2020 ad oggi, compresi quelli della scorsa stagione che comprendono gli scontri di Champions: se è vero che il Napoli lo scorso anno ha asfaltato il campionato, è altrettanto verificato che il Milan allo stadio Diego Armando Maradona non ha mai lasciato un buon ricordo.
Partiamo dalla Champions di quest’anno, quarti di finale. Non è la prima gara tra Napoli e Milan, che i partenopei giocano in casa: il 2 aprile si è da poco giocato il big match di campionato che finisce con un risultato impietoso di 0-4, dove non solo il Napoli non gioca, ma subisce gol colossali, il tutto mitigato solo dallo scudetto in cassaforte. Il problema si palesa nuovamente dieci giorni dopo e questa volta è diverso, il 12 aprile perde l’occasione di centrare la semifinale, uscendo sconfitta nella gara di andata a Milano per 1-0 e pareggiando quella casalinga di ritorno il 18 aprile per 1-1. Gli equilibri negli scontri diretti non sono mai stati così sottili nelle ultime stagioni.
Sempre lo scorso campionato, nella gara di andata il Napoli aveva vinto a Milano per due reti a una, ma pochi mesi prima sul calare della stagione 2021-2022 aveva di nuovo perso in casa contro i rossoneri per 1-0. Il fatto è che quest’anno le squadre sembrano piuttosto simili sia nel bene che nel male, con grandi colpi rimasti in canna, assenti di lusso ed un gioco che stenta a decollare. Se proprio dovessimo tirare fuori una favorita, c’è il fattore campo per i padroni di casa e la somma delle fatiche europee appena accumulate da entrambe.
Il Napoli fatica a vincere in casa contro il Milan.
Il Napoli non gioca sereno, non è neanche al controfigura della squadra vista lo scorso anno, gettando qualche ombra sull’effettiva eredità lasciata da Spalletti a Garcia, che ha dal suo molte colpe ancora da espiare. Nel primo tempo contro l’Union Berlino in coppa, il Napoli ha avuto il 65% di possesso palla ma non ha registrato tiri in porta. L’Union Berlino ha adottato una strategia attendista, concedendo il possesso agli avversari e sfruttando la velocità di Becker e Fofana per ripartire. Gli esterni del 3-5-2 sono stati fondamentali per svuotare l’area e favorire gli inserimenti dei centrocampisti, tuttavia, nonostante un gol annullato per fuorigioco al 24′, il Napoli ha avuto altre poche occasioni e si è basato sulle giocate sporadiche di Kvaratskhelia. Il portiere Meret è stato il migliore del Napoli nel primo tempo. Diciamo che affrontare il Milan in questo momento potrebbe non essere tanto semplice, se guardiamo anche agli ultimi punteggi al tabbellino tra le due.
Il Milan continua però pericolosamente a non segnare. Questo problema persiste dalla scorsa stagione nelle ultime quattro giornate, a cui si somma il derby Champions in semifinale, dove ha segnato solo un gol. Se è vero che ogni gara ha le sue peculiarità, la mancanza di reti sembra però essere un problema piuttosto ricorrente. Nonostante le difficoltà Pioli potrebbe rimanere calmo, dal canto suo. Nell’ultima partita contro il PSG sono stati solo i dettagli ad aver fatto la differenza, con un gol di un Mbappé alieno e le occasioni mancate dai rossoneri, possiamo dire che le colpe sono in parte attribuibili alla mancanza di campioni nel reparto offensivo. Tutte le big italiane hanno un centravanti di peso davanti, e in questo il Milan sembra deprecare.
Ora, la squadra di Pioli affronterà la trasferta in un momento complicato della stagione, mentre il Napoli sta riacquistando un certo feeling con la propria fiducia e nei propri mezzi. Sarà una sfida cruciale che potrebbe influenzare il destino del campionato e della stagione del Milan, che sinora ha avuto problemi soprattutto negli scontri diretti ed un reparto offensivo che sta lottando sia sul piano qualitativo che su quello numerico.
Napoli-Milan rischia di diventare un’occasione più per le concorrenti che per le dirette interessante. C’è l’Inter, balzata di nuovo in testa proprio dopo il passo falso dei cugini contro la Juventus e ci sono i bianconeri, che hanno allungato di tre lunghezze proprio sui partenopei, tenendo il Milan sopra di un solo punto. Un pareggio in questo posticipo ed una vittoria di Juventus ed Inter sancirebbe una prima corsa a due squadre per il titolo, un riaffiorar dei ricordi per un derby d’Italia che, dal triplete ad oggi, non ha mai avuto quel sapore di scontro fatale perché il dominio nerazzurro prima e quello bianconero dei nove scudetti poi, ha contribuito a tenere lontano ogni forma di concorrenza diretta.
E poi ci sono squadre pronte, ad inserirsi per un posto Champions. C’è l’Atalanta, che bussa alle porte dell’Empoli (ritrovata?) vittoriosa nel derby toscano e c’è la Roma, sotto di parecchio ma con un calendario che la vede scontrarsi a San Siro proprio contro l’Inter. La Lazio, che singhiozzando ora si ritrova persino sotto la Roma, che era partita malissimo in questo inizio di campionato.
Come finirà Napoli-Milan?
Difficile da dire. Entrambe hanno problemi irrisolti in attacco, con un Napoli che deve fare a meno del gioiello Osimhen infortunatosi in nazionale e che rimette tutto sul duo Raspadori-Kvaratskhelia, dall’altra parte il Milan si ritrova ad essere Leao e Pulisic dipendente con un Giroud in piena fase calante. A centrocampo, sembra leggermente più fornito il Napoli che ha puntellato i giocatori già presenti in rosa mentre il Milan ha rivoluzionato gioco e ruoli, con un Krunic che non appare più così jolly per Pioli, che deve fare a meno di altri titolari tra cessioni – Tonali – ed inforunati – Bennacer.
Al netto delle due difese, entrambi assortite e di livello, potrebbe essere una gara con tante reti e capovolgimenti di fronte, così come potrebbe essere un remake della noiosissima gara tra Milan e Juventus di domenica scorsa, decisa da un tiro deviato ed un’espulsione ingenua quanto dolorsa.
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