Champions League

Real Madrid-Milan 1-3, vittoria di maturità e di squadra con Leao e Theo ispirati

Scritto da Michael Sousa, 6 Novembre 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

Nella vittoria c'è tutto il credo dell'allenatore che non si è lasciato intimidire dalle critiche e sta continuando a infondere la sua filosofia. Male il Real

Il Milan si è regalato una serata di gloria in Champions League, battendo il Real Madrid 1-3 nella prestigiosa cornice dello ristrutturatissimo Santiago Bernabeu. Con questa vittoria, la seconda consecutiva nella fase a gironi dopo il successo contro il Club Brugge, i rossoneri avanzano in classifica, posizionandosi temporaneamente al 18° posto, in attesa delle partite previste per oggi.

Giocatori del Milan festeggiano il gol

Giocatori del Milan festeggiano il gol

Nel consueto incontro con la stampa post-partita, Paulo Fonseca ha ricevuto i complimenti dei giornalisti, minimizzando però l’importanza della vittoria contro i Blancos. L’allenatore portoghese ha dichiarato che il suo stile di gioco si adatta meglio al contesto europeo rispetto a quello italiano. Secondo Fonseca, affrontare il Real Madrid è paradossalmente meno complesso rispetto a competere con squadre come il Cagliari o il Monza. Tuttavia, viene da chiedersi: il Milan ha davvero trovato la vittoria contro il Real così facilmente, o il risultato è stato in qualche modo generoso?

Statistiche e non solo dalla parte dell’allenatore e le sue scelte

Analizzando le statistiche, si evince che il Real Madrid ha mantenuto un possesso palla maggiore, con il 57% del controllo, realizzando anche un centinaio di passaggi in più rispetto al Milan. Questo dato, però, non riflette una vera dominanza in campo. Il Milan, seppur con meno passaggi, ha mantenuto un’alta precisione dell’88%, un risultato in linea con le medie stagionali.

La partita al Bernabeu è stata inoltre un susseguirsi di occasioni da gol, con entrambe le squadre determinate a segnare. Il Real Madrid ha tentato più tiri (23, di cui 10 in porta), mentre il Milan si è dimostrato più preciso, centrando lo specchio della porta 9 volte su 14 tentativi. Anche gli Expected Goals (xG) riflettono questo equilibrio: il Real ha registrato 2,66xG contro i 2,45xG del Milan, un numero di occasioni rare per partite di questo livello. Il Real ha creato abbastanza opportunità per segnare almeno due gol, ma la bravura del portiere Maignan e qualche imprecisione degli attaccanti spagnoli hanno impedito il risultato. Allo stesso modo, il 2,45xG del Milan ha portato a tre reti grazie alla capacità dei rossoneri di sfruttare le occasioni con cinismo.

La vittoria del Milan al Bernabeu è frutto soprattutto della determinazione di Fonseca, un tecnico che ha sempre seguito il proprio stile senza adattarsi alle pressioni esterne. Alla fine della partita, il volto di Fonseca era segnato da fatica, ma negli occhi brillava un senso di orgoglio, consapevole di aver raggiunto qualcosa di grande. La vittoria in casa del Real Madrid è il risultato di una strategia rigorosa che il tecnico ha saputo modificare solo nel momento decisivo, adattando la squadra e le proprie idee all’avversario.

Arrivato a Milano tra i dubbi generali, Fonseca ha vissuto un inizio difficile, con il Milan che faticava a trovare continuità e incassava sconfitte, portando molti a dubitare della sua permanenza in panchina. Dopo la vittoria nel derby, Fonseca sembrava destinato a un periodo di crisi, mentre la squadra soffriva e giocatori come Rafael Leão venivano messi in disparte, creando tensioni e incomprensioni. Fonseca, tuttavia, non si è mai preoccupato troppo delle critiche e ha risposto solo quando le domande diventavano ripetitive.

La serata del Bernabeu ha cambiato tutto: il lavoro intenso, i metodi rigorosi e le scelte spesso impopolari hanno trovato una risposta concreta in campo. Il Milan di Fonseca ha mostrato una capacità di adattamento, dimostrando di non essere un’entità statica. La squadra ha saputo combinare attacco e difesa, alternando pressing e controllo della palla, lasciando il Real Madrid spaesato. I giocatori rossoneri, come Yunus Musah, hanno corso senza sosta, mentre Leão, seppur incostante, ha messo in mostra una classe capace di caricare i compagni.

Fonseca ha ribadito un concetto a lui caro in conferenza stampa, che affrontare il Real in Champions, seppur in crisi di risultati pur sempre una squadra di caratura mondiale, è più facile rispetto alle partite di campionato quando si gioca con delle squadre chiuse dietro la linea della palla, citando le gare in cui ha pareggiato o addirittura perso nel campionato italiano. Forse non ha tutti i torti, ma che questa vittoria possa rialzare il morale della sua squadra – partendo dalla prova di maturità di Morata – se lo augura anche lo stesso portoghese.

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