Champions League

La mossa di Fonseca nello schierare Musah davanti ha “riacceso” Leao e lasciato pochi pericoli dietro

Scritto da Luca Bortuzzo, 6 Novembre 2024 - Tempo di lettura: 2 minuti

Questa vittoria al Bernabeu ha dimostrato che il Milan può fare a meno di Leao, ma che per raggiungere il massimo potenziale ha bisogno del suo talento

Nella vittoria per 3-1 del Milan sul Real Madrid, Rafael Leao si è dimostrato decisivo, grazie anche al supporto tattico di Yunus Musah. Il portoghese, protagonista di una prestazione straordinaria, ha brillato in una serata di grande prestigio, sfiorando un gol di testa e dimostrandosi una minaccia costante per la difesa avversaria. La strategia di Paulo Fonseca, che ha alternato periodi in panchina fino alla gara di ieri per riaccendere la miccia di Leao, ha dato forse i suoi frutti in una partita di cartello come quella madrilena e potrebbe rivelarsi sostenibile nel lungo periodo.

La prestazione poco convinceaGiocatori del Milan festeggiano il golnte evidenzia i problemi che Fonseca dovrà risolvere per puntare con decisione ai vertici della classifica. Per ora, il Natale rossonero può dirsi salvo, ma le sfide future richiederanno ben altro spirito e qualità in campo

Il gol di Morata. Dopo la vittoria di Madrid il compito di Fonseca sarà quello di proseguire su questa strada, affinando i meccanismi di gioco per permettere a Leao di incidere in maniera decisiva negli ultimi trenta metri, senza abbandonare la strategia che si è rivelata vincente in Spagna

Fonseca ha sfruttato al meglio anche le capacità di altri giocatori chiave come Christian Pulisic e Yunus Musah lì davanti. In particolare ha posizionato Leao più in alto in campo per affrontare direttamente Lucas Vazquez. Questa scelta si è rivelata vincente anche grazie al lavoro di Pulisic e Musah che hanno assunto ruoli specifici di marcatura e pressing, permettendo a Leao di usufruire degli spazi e di numerose situazioni di 1 contro 1.

Uno degli elementi più importanti nella strategia offensiva del Milan è stata la versatilità di Pulisic. Schierato non come semplice ala, ma pronto a inserirsi nel centrocampo e creare passaggi corti e fraseggi stretti con Leao, Pulisic ha contribuito a creare la superiorità numerica avanti. Questo schema non sarebbe stato possibile senza il contributo di Musah, la cui presenza si è rivelata determinante per l’equilibrio della squadra in fase di pressing e marcatura.

Yunus Musah ha messo a disposizione le sue doti atletiche per dare stabilità al sistema di gioco: spesso posizionato come esterno alto o come supporto sulla destra, Musah ha permesso al Milan di essere più bilanciato e ha ridotto le vulnerabilità sulla fascia destra, permettendo alla squadra di attaccare più efficacemente sull’altro lato del campo. Emerson Royal ha beneficiato della copertura difensiva dell’esterno, trovando maggior sicurezza nel suo ruolo di braccetto difensivo.

Il “piano” di Fonseca ha funzionato alla perfezione, consentendo al Milan di fronteggiare a testa alta Mbappe e Vinicius senza quasi mai lasciarli in campo aperto. Pur riconoscendo che alcuni episodi fortunati hanno contribuito alla vittoria, la prestazione del Milan ha evidenziato un chiaro progresso tattico e una struttura di gioco più solida.

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