Ancora dobbiamo capire se la Juventus a Lille è stata sprecona o poco incisiva davanti
Un pareggio che lascia qualche rimpianto a Motta, che voleva vincerla, ma che evidenzia invece la scarsa capacità di far male per vie centrali: davanti non si segna come sperato
Due punti persi quelli della Juventus, che prende gol sull’unica falla difensiva di una serata intera, mentre fatica a metterla dentro. Potremmo riassumere così la gara di ieri sera a Lille, dove Motta sarà sicuramente soddisfatto del livello di gioco, un po’ meno del numero delle conclusioni in porta. Certo, se l’estremo difensore francese non avesse fatto miracoli su un destro al volo di Vlahovic forse oggi staremo parlando di un’altra gara. Ma è così, ci sono anche gli avversari. E questo la Juventus lo sa bene, con le sue difficoltà a penetrare le difese folte e affollate centralmente. Con la palla data per vie esterne ma poi al centro Vlahovic e poco altro.
La gara contro il Lille e un pareggio che non soddisfa del tutto Motta
La Juventus, in cerca di una posizione stabile in Europa e di una vittoria dopo la caduta contro lo Stoccarda, ha affrontato il Lille. I bianconeri, ancora incerti nel loro percorso europeo, sono scesi in campo con l’obiettivo di vincere ma senza riuscire a esprimere appieno le proprie potenzialità, evidenziando poche lacune nel gioco, ma sostanziali.
La squadra ha cercato di mantenere il ritmo e l’intensità dei padroni di casa. Dopo la sconfitta casalinga i giocatori sapevano che il match sarebbe stato impegnativo e richiedeva resistenza: nonostante l’impegno, il pareggio per 1-1 non è riuscito a dare alla Juventus quella sicurezza necessaria per scalare senza intoppi la parte alta della classifica.
Anche Motta, commentando la prestazione nel post ha offerto un’analisi bilanciata: sebbene abbia apprezzato i momenti positivi della squadra, ha anche evidenziato le opportunità mancate e alcuni cali di concentrazione. L’allenatore ha osservato che la Juventus ha mostrato buoni segnali, riuscendo a pressare nella metà campo avversaria e a creare occasioni.
Questo pareggio è il frutto di “due punti persi”. Non sappiamo se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Mezzo pieno perché la squadra ha giocato, ha creato occasioni; mezzo vuoto perché il gol subito è stato frutto di mancanza di concentrazione. Con questo risultato, la Juventus dovrà mantenere un equilibrio nelle prossime partite per evitare ulteriori punti persi, fondamentali per garantirsi un posto agli ottavi di Champions League. La Juventus, dunque, dovrà per forza vincere almeno una delle prossime due gare, se vuole lasciare un segno in Europa.
Da quello che si è visto in campo, possiamo ancora ribadire quanto manchi una seconda punta da schierare con o al posto del numero nove bianconero. Ma anche che Cabal non abbia dato la migliore versione di sé nel primo tempo, così come l’unico errore della gara di Kalulu. La squadra è giovanissima, può solo migliorare e le sensazioni sono positive. Ma non si può pareggiarla solo su rigore e tirare così poco in porta: anche i cambi non hanno aiutato il tecnico. Si, cambi dettati dalla sessione estiva di calciomercato, sia chiaro, ma sempre giocatori che una volta entrati in campo non hanno dato quella spinta che la Juventus dal minuto 60 in poi sembrava poter dare. Invece no, fuori Vlahovic di nuovo – d’accordo che vada dosato, essendo l’unico lì davanti – e dentro anche un anonimo Savona, che seppur di ottime prospettive, ha ovviamente fatto il suo senza incidere né far danno.
Troppo poco, per ora, ma questa squadra si farà.
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