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Luka Dončić ai Lakers, i veri motivi dietro la clamorosa trade con i Mavericks

Scritto da Federica Cavalera, 4 Febbraio 2025 - Tempo di lettura: 2 minuti

Basket: solo il tempo dirà se questa mossa si rivelerà vantaggiosa per entrambe le squadre o se Dallas rimpiangerà di aver lasciato andare uno dei talenti più straordinari della NBA

Il recente trasferimento di Luka Dončić dai Dallas Mavericks ai Los Angeles Lakers ha scosso il mondo NBA, lasciando tifosi e addetti ai lavori sorpresi e perplessi. La decisione della dirigenza texana di privarsi della loro giovane stella ha generato molte domande. Analizzando i retroscena della trattativa, emergono diversi fattori che hanno spinto i Mavericks a compiere questa scelta drastica.

Dončić

La decisione dei Mavericks di separarsi da Dončić è stata dettata da una combinazione di fattori legati alla sua condizione fisica, al contratto oneroso e ai rapporti interni alla squadra

Uno dei motivi principali dietro la cessione di Dončić riguarda le preoccupazioni per il suo stato fisico. Nella sua carriera NBA, il giocatore sloveno non è mai riuscito a disputare un’intera stagione da 82 partite, toccando un massimo di 66 gare tra il 2021 e il 2023. Nell’attuale annata, ha giocato solo 22 delle 50 partite dei Mavericks, restando fermo dal giorno di Natale a causa di un problema al polpaccio sinistro, il quarto stiramento dello stesso muscolo negli ultimi tre anni.

Oltre agli infortuni, anche il suo stile di vita fuori dal campo ha sollevato perplessità. Un’alimentazione non sempre controllata e la passione per la birra hanno contribuito a un aumento di peso significativo. Secondo alcune fonti, a novembre il suo peso avrebbe raggiunto i 120 chili, superando di gran lunga il livello considerato ideale per la sua condizione fisica, stimato attorno ai 111 chili.

Il nodo contrattuale e le tensioni interne

Un altro aspetto determinante nella decisione di Dallas è stato il futuro contrattuale di Dončić. La franchigia avrebbe dovuto offrirgli un’estensione supermax da 345 milioni di dollari per cinque anni a partire dalla prossima estate. Tuttavia, all’interno del management esistevano forti dubbi sulla sua capacità di mantenere una forma atletica adeguata per tutta la durata del contratto.

A complicare ulteriormente la situazione c’erano le tensioni tra Dončić e il general manager dei Mavericks, Nico Harrison. Il giocatore era spesso criticato per il suo atteggiamento nei confronti di arbitri, compagni di squadra e allenatori. Inoltre, la decisione della società di cambiare lo staff medico ha spinto Dončić ad affidarsi a un team di specialisti privato, generando ulteriori frizioni con la dirigenza.

La trattativa segreta e l’accordo con i Lakers

La svolta decisiva è arrivata il 7 gennaio, quando Nico Harrison ha proposto lo scambio a Rob Pelinka, general manager dei Lakers. Le trattative sono state condotte nella massima segretezza per settimane, senza coinvolgere agenti o altre figure, per evitare che eventuali fughe di notizie complicassero l’affare.

Alla fine, l’accordo ha portato Dončić a Los Angeles in cambio di Anthony Davis, Max Christie e una scelta al draft del 2029. I Mavericks hanno scelto di puntare su una squadra più esperta e competitiva nell’immediato, con Davis e Klay Thompson al fianco di Kyrie Irving, il quale però potrebbe lasciare Dallas in estate da free agent.

Per i Lakers, invece, l’arrivo di Dončić rappresenta un investimento a lungo termine. Con i suoi 26 anni, lo sloveno è destinato a diventare la nuova stella della squadra, raccogliendo l’eredità di LeBron James e garantendo un futuro brillante alla franchigia gialloviola.

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